9.10.05

Provincialotta


Per la quarta settimana, il cinema Embassy ha in cartellone 'Viva Zapatero', film-documentario ideato e diretto da Sabina Guzzanti. Reduce da tre finesettimana penosi, ho deciso di andarlo a vedere.

Il titolo fa riferimento alla modifica che il primo ministro spagnolo ha intenzione di apportare alla legge che consente al capo del governo di nominare i vertici della televisione pubblica in quel paese.

Antefatto, svolgimento, conclusione.

La prima scena ci presenta Silvio/Sabina e Tony Blair/Rory Bremner durante una conferenza stampa. Silvio domanda al premier inglese perche' non si faccia intervistare da giornalisti di fiducia. Il nostro capo del governo consiglia, anzi, di rivolgere la parola soltanto a professionisti inseriti nel propro libro paga.

Di seguito le interviste a Biagi, Santoro, Luttazzi.
Panoramiche sulla florida situazione dell'informazione televisiva in Italia: la rilevanza data al giornalismo gastronomico, ai fenomeni paranormali come le lacrime di una statua della Madonna.

Poi vengono stralci della prima e unica puntata di Raiot.
L'intervista a Gasparri/Marcore' sulla legge che ne porta il nome, la spiegazione in un linguaggio accessibile ai sordomuti della samurai Sabina.

Infine le querele e la sospensione del programma.
Sappiamo il pretesto: essendo stato oggetto di querela, la Rai ha deciso di tutelarsi per non incorrere in guai giudiziari.

E tutti hanno la possibilita' di esprimersi riguardo a Raiot: Annunziata, Cattaneo, Petruccioli, Gasparri, Petroni, Alberoni, Veneziani (che cinque minuti prima avrebbe dedicato volentieri tre minuti a Sabina). Chi tace e chi avrebbe fatto meglio a tacere, come Petruccioli che balbetta 'in Italia non c'e' la censura, ma qualche restrizione si ' (anche se non e' Frau, la poltrona va bene lo stesso).

Il ruolo della carta stampata.
Giornalisti che, anziche' contestare la chiusura del programma scorgendo in cio' un'ulteriore conferma della censura presente in Italia, attaccano la satira della Guzzanti.

Il confronto con la satira inglese e francese, spezzoni di programmi di satira che vanno regolarmente in onda nei due paesi.

Ci s'interroga su cosa deve essere la satira e, grazie al contributo di Fo, Canfora e Bremner, si sottolinea come questa debba coniugare comicita' e riflessione.

L'archiviazione della querela nei confronti di Raiot.
Il senatore Bonatesta di A.N che se la ride con fare fascista.

Poi, dolenti note: il ruolo dell'opposizione.

Si vede Violante (Fassino al suo fianco) ricordare a Berlusconi il patto di non belligeranza stipulato con Silvio e Letta.

E qui, a un elettore di sinistra, girano giustamente i cosiddetti.

E a me e' venuto da pensare: ma col cavolo che voto i DS (mai votati) !

Infine la seconda puntata di Raiot, portata in teatro e la marea di gente.
Ultimo fotogramma: cibarie sotto il busto di Mussolini.

Abbiamo applaudito, a lungo e spontaneamente.
Ne siamo usciti incazzati e contenti, per quanto cio' possa sembrare assurdo.

Personalmente mi sento ancora piu' in diritto di essere arrabbiata e furibonda con ciascun rappresentante di QUESTO centrodestra (cosi diverso dalla destra europea) e con certuni del centrosinistra.

Contenta perche' il mio amore per la democrazia e' ancora tale da non permettermi di alzare le spalle e andare avanti come se niente fosse.

Ragazzi, se non l'avete gia' visto, andate a vederlo.

Poi mi si dira' che la Guzzanti e' amara, politicante e pretestuosa.
Problema: tutto cio' che afferma nel suo documentario e' vero.
Pensatelo quando ascoltandola vi girano le scatole (la verita' ci fa male lo so).

Piccolo dubbio: la Guzzanti ringrazia Vittorio Feltri per la collaborazione.COME? DOVE? QUANDO? PERCHE'?

3 commenti:

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Questa cosa dei ringraziamenti a Feltri bisogna chiarirla perchè mi sconvolge un po'...non lo fossi ancora abbastanza :-)
Vediamo di capirci qualcosa e facciamocelo sapere.
Ciao

Undine ha detto...

Sono curiosa. Ti contatterò non appena avrò info più precise.

Undine ha detto...

Sono d'accordo con te, Conte.
Resta la curiosità sulla sua collaborazione. Ho ripassato mentalmente il film e non ho trovato "traccia" del suo contributo. Mah.