29.6.05

Vecchia, potenziale strega


Ammiro, invidio e detesto (selvaggiamente) quella gente che dimostra meno anni di quelli che, effettivamente, ha. Nel giro di due settimane ho notato alcune smorfie di disappunto quando rivelo la mia età. In tre casi su tre, tutti mi danno 27/28 anni. PERCHE'? Perché, porca miseria?

E cosa accadrà quando ne avrò quaranta? Quanti ne dimostrerò, per allora?
Adesso mi scateno.
Immagino il dialogo con la prossima ragazza (perché sempre con fanciulle come me succede)che mi domanderà:


"Quanti anni hai?"


Io rispondo



Smorfia, espressione di stupore.Spesso una frase infelice.


Io: quanti anni hai tu, invece?


Lei risponde


Io: te ne davo di più, sai?

Sì, è vero...ci sono tanti problemi, questioni serie, intendo. Eppure in una società che continua a credere nella bellezza e nella giovinezza, io mi sento un pesce fuor d'acqua. Per questo ho intenzione di diventare stronza: voglio entrare nel club!

24.6.05

Abbiamo utilizzato la videocamera in varie occasioni: l'ultimo dell'anno, una gita da qualche parte, la prima neve della stagione… infine mio padre ed io abbiamo deciso di servircene per una causa del tutto diversa. Una nobile causa: riprendere mia madre in preda all'ennesimo attacco di collera contro il mondo, il sistema solare, l'Universo e, naturalmente, il marito e la figlia.

Quelli sono brutti momenti.
Attimi in cui si vorrebbe fuggire, o insonorizzare le pareti di tutte le stanze della casa.
E' comica, ma offensiva, inveisce senza ragione ed attacca sempre per prima.
Le discussioni familiari iniziano, spesso, in seguito ad una parola e/o atteggiamento sbagliato da parte di mio padre o della sottoscritta. Parole e/o atteggiamenti che sanno d'insulto, per lei.


Oggi si è arrabbiata perché:


1) mio padre ha rovesciato una goccia d'olio sul pavimento

2) io ho espresso i miei dubbi sull'eventualità di arrivare a guadagnare 3000 € al mese

3) mio padre le ha chiesto il centesimo consiglio sulla macchina d'acquistare (sì, è noioso, ma a chi può rivolgersi se non alla propria famiglia? Al giornalaio?)

4) mio padre non si è alzato subito per aprire il cancello al corriere

5) mio padre ha acquistato un volume della De Agostini

Tutto questo per SESSANTA MINUTI FILATI.

Così l'ho ripresa mentre sbraitava sul divano, con tanto di ciabatta in mano (strumento intimidatorio). E' andata avanti per tre minuti, dopodiché ha iniziato ad acquietarsi, il viso è tornato gradatamente al normale colorito. Infine è scoppiata a ridere, perché non si sentiva a proprio agio, sapendo di essere ripresa dall'adorata figliola.

Mi sa che userò spesso la videocamera in futuro.

20.6.05

Resoconto frettoloso e trascurato.





Inizio disilludendovi: non sono sparita e non ho intenzione di chiudere il blog.
Perciò vi toccherà sopportarmi ancora per un po' di tempo, ahimé!

Sono stata abbastanza impegnata con lo studio, inoltre c'è qualcosa di "profumato" all'orizzonte...speriamo bene.

Il mio umore è particolarmente labile in questi giorni: mangio tanto, fumo tanto, bevo tanto e sono più isterica del solito. Nei momenti di nervosismo mi metto ai fornelli, prendo degli ingredienti a caso, ignoro le dosi e commetto dei reati culinari.
Queste, per farvi un esempio, voi avreste il coraggio di mangiarle?




E di chiamarle frittelle?

Sindrome premestruale?

La scorsa settimana ho assistito a due concerti. Il primo è stato quello del Septeto Nacional de Cuba, l'unico gruppo che ha ricevuto una nomination ai Grammy Awards. Bravissimi. Un'atmosfera unica.

Altro concerto: quello di Elvis Costello. Non conoscevo bene il repertorio di quest'artista, ma la serata è stata semplicemente magica, ci siamo sentiti sospesi in un mondo privo di qualsiasi dimensione e alla fine del concerto...avevamo le lacrime agli occhi.

Peccato doverne dar conto così di sfuggita, avrei preferito scrivere le mie impressioni subito dopo le due esibizioni. Mi accorgo che le parole non rendono giustizia alla bellezza di quei momenti.

Prima di andare: spero che chi ha fotografato la rosa non se ne abbia a male per l'inserimento dell'immagine in questo blog.

A presto...!

13.6.05

Libertà è partecipazione

In questi giorni è stata scritta una pagina nera nella storia della nostra democrazia. Il Comitato Scienza e Vita ha raggiunto il proprio scopo e lo strumento referendario è stato ridotto a burletta…per non dire peggio.
I soliti hanno sentenziato che "su una materia così delicata non era possibile votare", hanno invitato all'astensione ben sapendo che se astenersi non è reato, invitare a farlo è proibito dalla legge. Mi auguro che qualcuno li denunci.
Non discuto dell'opinione legittima che ciascuno di noi può avere, ma sarebbe stato giusto esprimerla andando a votare, anziché astenersi. Si poteva votare SI, NO o scheda bianca.

Invece ha vinto l'Italia peggiore, quella del menefreghismo, della disinformazione, della mancanza d'idee proprie, della pigrizia mentale, dell'indolenza, della non partecipazione. Tutti a belare felici e contenti…e se penso che c'è chi è morto, chi ha lottato affinché tutti noi potessimo esprimere la nostra opinione…divento una belva.

Ho sentito affermare che "i quesiti erano troppo complessi". Bene, penso che non siano mancati gli strumenti per approfondire i quattro quesiti referendari, purtroppo c'è chi non ha voluto farlo. La lettura della Gazzetta dello Sport o dei manifesti pubblicitari costituisce il massimo dello sforzo per certa gente ignorante che desidera restare ignorante.

Precisazione: ho avuto intenzione di votare due NO e due SI, ho espresso il mio parere avendo doveri solo nei confronti della mia coscienza (e non del partito di riferimento). Io stessa, se mai mi trovassi in condizione di non aver figli, non ricorrerei alla fecondazione assistita, ma fatico a comprendere perché chi non condivide il mio punto di vista debba andare in Spagna o Slovenia anziché ricevere le cure del caso in Italia.

Sapevo fin da ieri mattina che il quorum non sarebbe stato raggiunto, ma sono andata a votare ugualmente e non strapperò la mia scheda elettorale come qualche radicale inferocito ha gridato ieri sera.
Il fatto che altri usino male i tre neuroni che Madre Natura ha loro concesso non mi dispensa dall'esercizio del mio diritto-dovere.

La nostra fortuna è vivere in un mondo dove i risultati della ricerca scientifica procurano vantaggi anche ai paesi in cui non è svolta, perciò sotto quest'aspetto, sarà solo (eufemismo) la ricerca italiana a rimetterci. Ed in breve tempo anche l'Italia godrà dei successi di questa.

Ben più triste vedo il futuro di coloro che desiderano un figlio: pellegrinaggi all'estero e spese folli (si parte dagli 8000 €, tanto Silvio dice che in Italia stiamo tutti bene).

Insomma, contrariamente alle attese di quella gentaglia di Scienza e Vita, io sono ottimista: l'Italia resta indietro, soltanto per ora. Tra qualche anno sarà necessario rivedere la legge e non basteranno l'indolenza, la dipendenza dal Vaticano o l'ignoranza ad impedirlo .
Nel frattempo, gli altri ci salutano durante il sorpasso.

Italiano! Questo è un paese che negli ultimi anni ha fatto grandi passi avanti, peccato che tutti gli altri vanno in macchina!
Brunello Robertetti/Corrado Guzzanti

11.6.05

Un fiore per tirarmi su!
Oggi sono girata malissimo.
Il vento (che mi provoca il mal di testa), mia madre (che mi ha indirizzato due/tre cordialissimi epiteti), il tempaccio di stasera, contribuiscono ad accrescere il malumore.
Colgo perciò l'occasione per fare qualcosa qui, anche se in ritardo.
Pubblico il link al post più divertente che abbia mai letto
con un sincero ringraziamento a Confuso. Il suo blog è uno dei primi a meritare una visita.

Buon weekend a tutti.
Andate a votare.

9.6.05

Riporto qui una notizia letta ieri sul Televideo di TRC. E' stata tolta dopo poche ore.

Indignata reazione di Luca Caselli di A.N perché, martedì sera, il consiglio comunale di Sassuolo avrebbe negato il tributo di un minuto di silenzio agli elicotteristi dell'Esercito morti, nei giorni scorsi, in Iraq.
Caselli stesso aveva proposto l'omaggio a seduta del consiglio iniziata. Il presidente Patrizia Barbolini ha risposto che, a quel punto, il consiglio doveva proseguire i lavori.
Caselli stigmatizza l'episodio e commenta "Questo è il senso dello stato che regna in provincia di Modena".
Barbolini precisa che il ricordo dei militari morti è in calendario per la prossima seduta.

Ora, non so voi, ma per me qui siamo al delirio (e sono generosa).
Possibile che il consiglio comunale di Sassuolo non abbia trovato UN MINUTO per ricordare le nostre ultime quattro vittime in Iraq?
Non si sfiora il ridicolo inserendo l'omaggio nel calendario della seduta successiva? Un minuto per ricordare dei morti?
Il fatto che ciò sia stato proposto a "seduta iniziata" non ha importanza.
Sarebbe stato compito del presidente proporre un minuto di silenzio per i nostri connazionali. Ad inizio seduta. Invece si è offerta l'occasione ad un consigliere di destra di essere accusati di scarso senso dello stato. E NON HA TORTO.

Poco importa che l'intervento italiano in Iraq non abbia raccolto il consenso della maggior parte della popolazione, è doveroso tributare un sincero omaggio a chi è morto là. Meritano un minuto di silenzio non per la loro appartenenza all'esercito, ma perché si tratta di padri e figli che sono tornati a casa in una bara. Erano in Iraq per mantenere la propria famiglia, mandati là dallo scarso senso della vita (e dello stato, e della pace) di qualcun altro.



Poi può obiettare che "se la sono cercata" (dissento, ma mettiamo pure che sia andata così... E ALLORA?)

Si può dubitare del dolore del consigliere di A.N., che la notizia dei sequestri di giornalisti e volontari in Iraq lascia alquanto indiffente.

Ma nulla mi toglie dalla testa che, l'altra sera, la nostra appartenenza al genere umano -quello capace di provare compassione- sia stata semplicemente avvilita.

7.6.05

Mia madre è una donna equilibrata.
L'equilibrio di cui è stata abbondantemente fornita da Madre Natura convive con 5 e 6 personalità parallele. I diversi ruoli da lei interpretati.

E' lei la prima vera pessimista conosciuta dalla sottoscritta.
Non solo pessimista, sarebbe troppo poco. Si diletta di dietrologia, con una pecca: di solito non c'è niente sotto
.

Ieri mattina decido d'inviare un messaggio sms ad una persona che non sento da qualche tempo.

Il tempo va, passano le ore…e non arriva risposta.

"Avrà avuto i suoi impegni!" dico io.

Le undici di sera. Nessuna risposta.

"Avrà avuto i suoi impegni!" ripeto io.

Mi fumo una sigaretta in terrazza e racconto la cosa a mia madre, che non ha incertezze.

-Si vede che ce l'ha con te per qualche ragione!

Ecco! Ora è colpa mia!
Qualsiasi ritardo, contrattempo e/o silenzio si spiega con un mio errore.

Perché? Perché, porca miseria?

-Eppure non possono esserci altri motivi- insiste mia madre- E' sempre stata una persona puntuale e precisa. Io ci penserei su.


Riuscita ad insinuarmi il dubbio, il sospetto, se ne va a dormire tutta soddisfatta.

Resto io ad arrovellarmi. La tranquillità di pochi minuti prima è scomparsa, adesso non riesco a calmarmi e scavo…scavo…

Il cellulare è a portata di mano. E' inevitabile: mi scateno.
Invio un sms dal tono perentorio:

"…Perché se c'è un problema è giusto parlarne! E' giusto dirlo, NO?"

Stamattina accendo il cellulare e trovo un sms.

"Non ti ho risposto prima perché avevo molto da fare. Non mi hai fatto proprio niente, anzi! Scusami tu per il ritardo!".

Grazie, mamma.

Senti chi parla!


Ieri il pontefice ha ripetuto ancora una volta che la famiglia è il centro della vita, che va difesa dai legami pseudomatrimoniali che la mettono a rischio, che l'embrione va tutelato, che...
Le continue ingerenze del clero nella vita di tutti noi non smettono d'infastidirmi.

Non la capisco questa gente che si arroga il diritto di parlare in nome di Dio.

Ci vuole un bel coraggio per farlo.
Tanta faccia tosta.
Tanta ignoranza della vita vera.


Badate: sono uomini. E celibi.

Di famiglia non sanno un bel niente.

Non hanno mai trascorso la propria esistenza accanto ad una donna.
Non hanno mai conosciuto la gioia di diventare padri.
Non hanno mai stretto un figlio loro tra le braccia.
Non hanno mai dovuto vivere accanto ad un coniuge violento perché "la Chiesa non ammette il divorzio".
Non hanno mai dovuto affrontare una crisi matrimoniale.
Non hanno mai assistito la moglie durante un periodo difficile.
Non hanno mai asciugato le lacrime dei propri figli.


Non conoscono quella forma d'amore paziente che comprende solidarietà, fiducia, dialogo e rispetto. Quell'amore così prezioso e fragile…non hanno mai lottato per preservarlo nel tempo, malgrado i lutti, le delusioni, le disillusioni.

Sono uomini e celibi.
Qualche volta per fede e spesso per ambizione, eppure parlano di voi e di me come se ci conoscessero bene.
Emettono sentenze sui nostri corpi e sulle nostre coscienze, ma ignorano le nostre vite, i nostri drammi, le nostre rinunce, i nostri tentativi di vivere il meno infelicemente possibile.

Come mai, allora, tanta attenzione alla famiglia da parte di persone che non ne hanno mai formata una?


No. Qui l'amore di Dio per le Sue creature NON C'ENTRA.


La società è in continua evoluzione, così come la concezione di famiglia e questi uomini celibi, senza alcun affetto stabile e impegno coniugale, credono che la Chiesa finirà sempre più in secondo piano e che il numero dei fedeli calerà.Meno fedeli, minor importanza e meno lilleri.
Ecco perché persistono nella proposta di un unico modello di famiglia, un'unica etica, un unico modo d'amare.

Non comprendono che la Chiesa sta già perdendo consensi e che il giovane medio partecipa ad una funzione religiosa solo in occasione di cerimonie o di festività come il Natale e la Pasqua. Il giovane medio prega, ma non in chiesa. Il giovane medio non partecipa attivamente alla vita della parrocchia. Si dice "fedele non praticante" ed in materia di etica segue soprattutto la propria coscienza.

Ecco perché sono anticlericale.
Se è fastidioso ricevere consigli da chi sa più di noi, come tollerare quelli di chi non sa un benemerito cavolo?

Ah già...parlano in nome di Dio!

Non sapevo che al buon Dio spettasse la noiosa incombenza di eleggere pontefici, cardinali, monsignori, vescovi…deve essere per questo che altri parlano a nome Suo. Ha già così tanto da fare!

Ricordando "Sex and the City"...un telefilm che adoravo!





Which Sex and the City Vixen Best Matches Your Sex Style?
Ho pensato che questo blog ha troppi lettori.Cos� ecco una mia foto recente, scattata in un attimo di parapiglia.

5.6.05

Sabor a menta (magari!)

Il corso di danze caraibiche prosegue.
Ieri sera mi sono gettata anch'io, timorosa di fare brutta figura: conosco sei passi in croce e ho fatto poche lezioni per ballare decentemente.

Il primo cavaliere è stato un quarantenne di Carpi, calvo e gentile. Sa più cose di me e la mia goffaggine l'ha disgustato. Non mi ha più chiesto di ballare con lui.
Il secondo è un compagno di corso, che ha all'incirca la mia età. Va a lezione di salsa cubana ed è davvero bravo. Mi ha insegnato qualche figura, ma soprattutto ha saputo guidarmi.
Segue un ragazzo di Formigine e qui comincia la parte di serata dedicata al pronto soccorso. Era uno dei più sfigati della sala.E gli puzzava anche l'alito.Abbiamo ballato circa venti minuti e non è andata male.
C'è una frase di rito, che se e quando inizierete a danzare, vi sentirete rivolgere piuttosto spesso:
- Il tuo boy/fidanzato/moroso non è geloso? Non l'infastidisce sapere che balli i latini con altri ragazzi?
E' un modo garbato, vecchio quanto il mondo, per sapere se la propria dama è già impegnata.

Mi domando perché essere gelosi. In fondo si balla soltanto. Si è così concentrati e divertiti che manca il tempo e la voglia per pensare ad altro. Serve solo un cavaliere con esperienza, che sappia condurre e andare a tempo, quanto al resto…per me ha davvero poca importanza.

-No!-ho risposto io-è molto comprensivo!Tra qualche mese inizierà anche lui i corsi…e l'anno prossimo ci sposiamo!

Via, fuori uno.

C'è rimasto male e ci ha augurato (a me e al moroso fantasma) tanta felicità.

Arriva un uomo di mezza età, occhiali, rosso in viso, più basso di me.
Salta come un grillo ed è stato faticoso stargli dietro.

Stanca morta.

Balli di gruppo.
Quando imparerò a fare la vuelta mi divertirò.

Mi accalappia un vecchio, farcito d'alcol, ma bravo ballerino.

-Ti ho notata in pista durante i balli di gruppo…come ti muovi bene!
Tsé, omaccio bavoso che non sei altro!

-Non si balla col braccio destro!Deve rimanere fermo.

Giustissimo, mi scusi.

Bisognosa d'aiuto gli domando se piego abbastanza bene le gambe o persisto nella mia andatura da grillo.
Mi sorride.
Mi strizza l'occhio.

-Sotto sei a posto, tranquilla!
Con tanto di sguardo famelico.

Rido, ma vorrei piangere.

-Il tuo fidanzato non è geloso sapendo che vieni a ballare i latini?

A ridaje!!!

-No, è molto comprensivo. Tra qualche mese inizierà anche lui i corsi.

Il ritratto del mio fidanzato fantasma non ha bloccato la pertinacia del mio "maturo" cavaliere.

-E' qui anche lui stasera?

Ahia! Che cosa dico?

-Sì, certo! Mi accompagna sempre ( fortuna che il mio naso è già abbastanza lungo)!

Indico con il capo un gruppo di amici che ha trascorso la serata con noi.

-Bene! Qual è?

Gli segnalo il ragazzo più muscoloso, con l'aria da duro.
Smorfia di delusione sul volto del mio bianco cavaliere.

-Fate proprio una bella coppia!

-Vero?Grazie, lo dicono tutti!

Torno a sedere, bevo il mio settecentesimo bicchiere d'acqua naturale.
Sono le tre meno un quarto e la serata volge al termine.

Guardo supplichevole il mio compagno di corso.

BALLIAMO, TI PREGO!

Me la sono cavata, tranne che per le piroette.

-Complimenti, sei migliorata rispetto all'inizio della serata!

Grazie! Almeno fare il pronto soccorso è servito a qualcosa.

Mai rifiutare un ballo. Ballate con chi volete. La danza è una delle poche attività umane che non richiedono selettività.

2.6.05

Il silenzio di questi giorni non è dovuto a una mancanza d'argomenti maggiore di quella che affligge dalla nascita questo blog.
Si è verificato il contrario.Inconsueto.
La responsabilità, diretta o indiretta delle lacrime di coloro che ci vogliono bene è uno dei dolori che la vita ha voluto che conoscessi.

Sapere che non esiste un pulsante da premere per modificare ciò che provoca sofferenza costituisce un nuovo motivo di sconforto.

Ci si sente inutili, un peso gravoso per se e per gli altri, costretti ad agire in modo cieco ed ingiusto, senza possibilità di scelta. Impensabile qualsiasi tentativo di migliorare la situazione.

E' venuta meno la rassicurante immagine di ragazza corretta.
Ora vado tastoni qua e là, mi spetta ricorrere ad una morale elastica. Troppo elastica, forse.

Un peso per me e per gli altri.
Un pensiero familiare. Fuga o annullamento.

Parole da reinventare.
Sentimenti da (ri)scoprire.
Solo fatica, tanta fatica.

Eccomi qui, spaesata, ignorante, in questo mondo più grande e complesso del previsto.

Dare e ricevere. Ricevere e dare.
Sarebbe folle voler applicare questa regola. Semplice. Le cose non vanno così, nemmeno quando l'intera situazione dipende da noi.

Un caos tiranno, crudele, governa i nostri giorni e ci divora.
Migliori e peggiori, buoni e cattivi, tutti maltrattati in egual misura.
Nessun merito è riconosciuto.

Le ore alleggeriscono i pesi, ci liberano dai crucci, anestetizzano i sensi di colpa.
E le parole restano ciò che valgono: parole, soltanto.