19.4.05

Voler parlare e rinunciare


In questo periodo mi sarebbe utile il confronto con una persona matura , ragionevole .
Qualcuno che mi mettesse di fronte alle mie responsabilità , che fungesse da grillo parlante.
Che mi sgridasse , urlandomi che NON STO AGENDO NEL MIO INTERESSE , comportandomi così .
In base ad una semplice questione di opportunità .
Qualcuno con il mio egoismo ed una più ampia visione del mondo .

Certi concetti sono stati ripetuti così tante volte da aver perso genuinità e suonare banali , quando non ipocriti .
La circostanza che ha visto varie persone , in epoche e situazioni anche personali diversissime fra loro , dire e ridire le stesse identiche cose non è piuttosto un invito a concentrarci sui bisogni comuni dell'uomo ? Sulle necessità , sui desideri che nessun contesto familiare, sociale ed economico riesce a far tacere ?

Abbiamo pessimi maestri .
I nostri pensieri sono stati banalizzati da altri prima di noi. O da contemporanei con maggiore eloquenza .

Quanto a me , rileggendo il blog mi vien fatto di pensare alla sciatteria dei corsivi che Costanzo scrive per Il Messaggero . Un uomo innamorato della propria intelligenza , che ama sfoggiare abbondanti litanie di ovvietà .



In fondo non ho la pretesa (mai avuta ) di essere intelligente anch'io . Tanti lo sono per conto mio . Posso assolvermi dalle banalità che scrivo qui , perché le esprimo senza alcun compenso e non ho una reputazione da mantenere .

Vorrei avere nove vite , come i gatti , e come canta Sergent Garcia . Ecco la banalità del giorno .
Imboccare percorsi distinti e paralleli e starmene seduta al balcone per vedere COME ANDREBBE o ANDRA' A FINIRE .
Osservandole come se guardassi un film a finale multiplo.

Non temo di prendere delle decisioni , ma mi piace sapere di avere un ampio ventaglio di possibilità davanti a me , sapere che non sarò vincolata a parole che potrei trovarmi a dire un giorno . Sapere di poter tornare indietro , oppure di poter saltare l'ostacolo e la responsabilità , per correre in avanti e avere di nuovo tante soluzioni a mia disposizione .

E non è questo un atteggiamento immaturo ?
Alla mia età tante hanno imboccato una via , consapevoli che ci saranno difficoltà , ma fiduciose e convinte che quella sia l'unica strada adatta a loro .
Non ho mai avuto una simile certezza .
O forse è adesso che mi manca .

Però è insensato esigere così tanto da se stessi , no ?
Dovrei essere tollerante riguardo ai miei limiti e non disperare .
Da qualche mese la mia vita è cambiata in maniera inimmaginabile .
Quando è stata ora ho rischiato … bisogna solo lasciar passare del tempo… VERO ?

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