7.6.06

Vagabondo che non sono altro...

Gli osservatori della vita politica italiana avevano previsto le difficoltà che avrebbe incontrato l'Unione nelle nomine delle Commissioni al Senato, dove sappiamo che il margine di vantaggio della maggioranza di governo è effettivamente ristretto.

Nei momenti difficili, si dice, sono i più forti ad indicare la via o a tracciarne una da percorrere soli soletti sino al prossimo eventuale incontro con il migliore offerente.

Chissà se l'immagine dell'uomo carismatico e temprato dalla sofferenza -l'uomo che, faticosamente, cambia idea con più rapidità della cravatta- si applica al senatore Sergio De Gregorio (IdV).


Il dabben uomo è stato eletto stamattina Presidente della Commissione Difesa del Senato grazie ai voti della Cdl (13), battendo quindi l'altra candidata, la senatrice di PRC Lidia Menapace (donna dalle idee scandalosamente pacifiste).

La storia personale di questo servitore dello Stato democraticamente eletto è invero di una tragicità che si ritrova soltanto nelle pellicole interpretate da Yvonne Sanson e Amedeo Nazzari.



Ripercorriamola assieme, muniti dei doverosi, irrinunciabili Kleenex.


Inizia giovanissimo la propria carriera di giornalista presso il Paese Sera, in seguito collabora con programmi televisivi della Rai e del Biscione. Durante una estenuante settimana di vacanza su una nave da crociera nel Mediterraneo (1995), ha la fortuna di riconoscere tra i passeggeri Tommaso Buscetta e riesce a realizzare lo scoop per il settimanale Oggi.

Ma comprendiamo che è poca cosa per un uomo con le qualità che De Gregorio possiede e negli ultimi anni la sua esistenza ha seguito il filo di un vagabondaggio ansioso, di un eclettismo mai vissuto appieno , di una sete di conoscenza mai placata.
Il Senatore dell'IdV percorre senza meta il globo intero, alla ricerca di una causa cui dedicarsi: diventa direttore di Ideazione, intervista Craxi ad Hammamet, favorisce la rinascita del Festival della Canzone di Napoli (trasmesso regolarmente su Rete 4), amministra la società che si occupa dell'inserto campano de "Il giornale" durante la direzione di Feltri, ha tempo per diventare direttore editoriale dell' Avanti e persino per fondare "Italiani nel mondo" associazione che ha lo scopo di promuovere il made in Italy in ogni dove.

Alle ultime elezioni regionali la sua straziante mancanza di punti di riferimento si rivela nel modo più drammatico: De Gregorio si è presentato con la propria lista "Italiani nel mondo", l'ha abbandonata, ha scelto Forza Italia, ha abbandonato anche quella e ha trovato finalmente conforto presso l'accogliente scudo crociato della DC di Rotondi. La penultima tappa del suo travagliato percorso esistenziale è la direzione editoriale de "L'Italia dei Valori".

E l'ultima?

La notte scorsa l'inquieto senatore De Gregorio ha risposto al telefono. Dall'altra parte c'è un uomo che esercita un forte ascendente sui compagni di partito: Renato Schifani. Non conosciamo le parole esatte che il capogruppo di FI al Senato ha rivolto a quell'uomo assetato di certezze, nella fresca notte romana, ma sappiamo che ha detto sì, che da uomo coraggioso è andato ancora una volta incontro al destino.

Fino alla prossima telefonata?




Nota: le mie più sincere scuse ad Alberto Salerno, l'autore di "Vagabondo" .
Nota 2: mi offro come talent scout per L'Italia dei Valori.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Effettivamente un figuro simile poco ha a che fare con il termine VALORI.
Io ho votato Franca Rame al senato e ne vado orgoglioso e davanti a questo schifo ho scritto a Di Pietro.. di solito mi risponde.. :) Se vuoi gli propongo il tuo nominativo per la ricerca di talenti!!!

munchhausen ha detto...

E pensare che essendo stato eletto in campania gli ho dato pure il mio voto...
accidenti...
già il vantaggio è quello che è, ci mancava proprio questo zeppolone di gregorio

Anonimo ha detto...

Eccola qua, precisa sul bersaglio la brava Undine. Lo sapevo che non ti sarebbe scappata la faccenda.
Che tristezza, che rabbia.
Un "uomo" che vedrei bene alla guida della Porconave nello Spazio al finco di Miss Piggy... un uomo cono lo sguardo di una mucca che guarda passare il treno, con la testa più monoblocco di un PlayMobil (che si orienta solamente perchè c'è l'adesivo della faccetta), un uomo da vendere a peso per ricavarne qualcosa, un uomo che non capisco se ha del muschio o della moquette sulla testa (ma non importa, quello che non ha SULLA testa, probabilmente ce l'ha dentro)... mammamiaaaaaaaaaaaaa... e pensare che avevamo una candidata "un nome un programma" bella pronta...non mi do pace. Adesso il buon DiPietro faccia qualcosa o chiamo la derattizzazione.

Anonimo ha detto...

PS Ho linkato questo post e ti ho clonato pure la foto... se ti secca, dimmelo.

PiB ha detto...

Io ti leggo e mi dico..vai in vacanza più spesso perchè a quanto pare ti rigenera..

p.s.
Yvonne Sanson e Amedeo Nazzari..e io che pensavo di essere l'unico ad essere stato torturato per anni dalla madre con la visione di Catene!

Iniquo ha detto...

Di Pietro dovrebbe scegliere meglio i propri parlamentari.
Ah dimenticavo: è di Tonino che si tratta, come non detto....

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Blogger mi sta facendo arrabbiare ma questa cosa ancora di più. Non conoscevo il personaggio e ti ringrazio, Silvia.
E' un tipo di spessore, tipo la pupù che fanno le mucche per le strade di montagna.

Undine ha detto...

@Beppone: perché no? Potremmo sempre provarci, grazie! ;-) Da ciò che mi risulta Di Pietro è abbastanza contrariato, ha invitato De Gregorio a dimettersi, ma quest'ultimo non ne vuole sapere. :-(

@Munchhausen: ehehe! Zeppolone è il termine giusto, sì. Mi domando con quale criteri si scelgano i candidati dei partiti. Basta scorgere il curriculum di alcuni personaggi per sapere che cambieranno il cavallo in corsa!

@Nybras: mo grazie! Ora, derattizzazione a parte (ci vorrebbe, eccome), resta il problema al senato. Il voto di De Gregorio è prezioso, ecco perché l'Unione non può punire chi sgarra come il nostro uomo inquieto. Dovremo digerire tutte le scelte sbagliate di questi "uomini di frontiera" pur di tenere in piedi il governo Prodi. E me ne dispiace.

@Pib: ah sì? Mi fa piacere! Domani parto per il weekend...speriamo con dei buoni risultati? Anche tu li guardavi? 'unico titolo che ricordo è "Catene", ma la visione forzata di quei film ha seriamente inciso sul mio sviluppo emotivo...

@Iniquo: esatto! I candidati (e futuri eletti) devono essere scelti con un minimo di attenzione, di "usta" -come si dice da me. Non possiamo diventare ostaggio delle ambizioni di uomini scontenti come questo.

@Ed: ahahaha! Sì, proprio un personaggio di spessore, hai ragione! Quanto a conoscerlo... beh, il suo vagabondare frenetico non permette a nessuno di conoscerlo realmente!

Undine ha detto...

Avrebbe prevalso in caso di parità (12 voti per entrambi i candidati), ma ai 12 della Cdl si è aggiunto quello di De Gregorio.

Anonimo ha detto...

Ecco, pure questa. Preferivo non saperla. :( A volte la conoscenza è così dolorosa, così dolorosa...

Anonimo ha detto...

... e noi che ci preoccupavamo di CLEMENTE!!!! :) .. :|

Prof.Spalmalacqua ha detto...

Il metodo Moggi funziona sempre...

Undine ha detto...

E la faccia di tolla del nostro Senatore stamattina? P
Ho letto la dichiarazione a Repubblica... ha risvegliato in me un certo istinto da "principessa guerriera".
Sì, la conoscenza è dolorosa.

Anonimo ha detto...

I dipietristi, beppegrillisti, travaglisti della blogosfera che dicono di questo senatore senza condanne, ma con una storia politica tanto pittoresca.
Ma Di Pietro non lo conosceva, prima di candidarlo?
Loyola

Anonimo ha detto...

sono deluso, arrabbiato, inca22ato.. sia per il "signor" De Gregorio, che e soprattutto per la NON reazione di Di Pietro.
IdV ha sbagliato a sceglierlo e già in passato aveva sbagliato a scegliere altre persone.. ma quello che mi fa rabbia è il fatto che non si impongano le dimissioni oppure l'espulsione dal partito!
Non si può concepire!
Rischiamo il governo? Prima i VALORI di cui Di Pietro si è sempre fatto portavoce e dopo si ragiona!
Sono veramente frustrato nel sapere di aver sbagliato (ANCORA UNA VOLTA) a riporre la mia fiducia politica!
C'è da dire una cosa.. la nascita di partiti come IdV comunque generati da persone di buona volontà (come Di Pietro), ma con scarsa capacità di evitare tranelli politici, sono colpa soprattutto della NON politica di partiti istituzionali (vedi DS) che portano molti esasperati dalle continue promesse disattese a rivolgersi a presunti paladini di giustizia.
Beppe
P.S.: Attendo ancora risposta da Di Pietro.

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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