28.2.06

Thaksin Shinawatra




Cosa unisce Italia e Thailandia?
Non la posizione geografica, certamente non il clima o la bellezza dei paesaggi, anche se entrambi i paesi sono straordinariamente dotati in tal senso.
No, cio' che le ha accomunate e' stata la disinteressata attivita' politica dei nostri premier. Noi italiani ci siamo scelti Berlusconi, i thai hanno eletto Thaksin Shinawatra sia nel 2001 che l'anno scorso.
Ex poliziotto, ha costruito negli anni '80 un impero delle telecomunicazioni e fondato il Thai Rak Thai (la Thailandia ama i Thai). La maggioranza schiacciante -la prima nella storia di questo paese- ottenuta nelle ultime legislative ha fatto temere l'instaurazione di una 'dittatura parlamentare'. I poveri costituiscono buona parte del suo elettorato, hanno creduto nella guerra da lui dichiarata alla miseria e apprezzato l'operato del premier nei tragici giorni seguiti alla catastrofe dello tsunami.

E' stato contestato per la repressione poliziesca nel sud musulmano (che hanno inasprito ulteriormente il conflitto con i radicali islamici), per le esecuzioni extragiudiziali nella lotta alla droga (e chi si salva finisce in uno dei detox camp, campi di disintossicazione che somigliano a carceri di massima sicurezza dove si compiono vari tipi di torture) e la censura dei media.
Bene o male (piu' bene che male, in verita') la popolazione thai ha accolto con favore tali provvedimenti. Fino a quando...torniamo alla fine dello scorso mese.

Le azioni della Shin Corp (che controllava alcune compagnie nel settore dei trasporti e delle comunicazioni satellitari) sono state cedute dal premier a una finanziaria di Singapore evitando il pagamento delle tasse statali. Questa cessione fa temere per le possibili conseguenze sull'economia del paese e il popolo thai si e' sentito tradito e abbandonato.
In circa tre settimane migliaia di persone manifestano per chiedere le dimissioni di Shinawatra. Il malcontento per l'operato del premier -numerose le accuse di corruzione, abusi potere, favoritismi- ha gia' portato a un primo, concreto, risultato: venerdi scorso e' stato sciolto il Parlamento e il 2 aprile si terranno le elezioni anticipate.
L'opposizione s'interroga sul da farsi. E' necessario organizzarsi in vista delle elezioni e scegliere se presentare un candidato o boicottare le elezioni.
Shinawatra ha promesso ai suoi elettori aumenti di stipendio, impieghi part time per gli studenti, innalzamento del minimo salariale...

Cosi e'venuto meno cio' che ci accomunava alla Thailandia.
Il sarcasmo di alcuni sui punti in comune con quest'importante paese asiatico e' -piu' di prima- cieco e superfluo. Noi non siamo 'come la Thailandia'. Siamo peggio.
Domanda oziosa: possiamo sperare di fare nostra la lezione di un popolo che non scende in piazza da 14 anni e costringe il proprio premier alle elezioni?


Avviso ai lettori: per gli errori e le imprecisioni di questo post potete ringraziare Google Performancing.

27.2.06

Le mie venti regole per essere una perfetta PSS


Sei una studentessa mantenuta dai genitori e ti cade lo sguardo su 'Le mie venti regole per essere una perfetta ereditiera' di Paris Hilton, quel biondissimo nulla parlante che gira per il mondo e di cui si occupano i giornali (grazie a Rupert Murdoch e ai suoi pennivendoli).
Tu invece devi laurearti, te la cavi con dei lavori saltuari, ti senti dire dagli amici che 'durante il giorno non fai niente perche' studiare non e' un lavoro'.
Bene. Innanzitutto ti consiglio di cambiare amici, e alla svelta.

In secondo luogo ti raccomando di seguire i miei suggerimenti per creare e perfezionare la moda che i trendsetters non hanno ancora captato: il PSS (povera studentessa squattrinata) life style.

Una PSS come te, finanziariamente dipendente dai genitori, ma munita di dignita' propria, ha concepito qualcosa di tremendamente FASHION: il potenziamento e il perfezionamento delle tue caratteristiche finanziarie e personali.
Non solo, per sottolineare le proprie abilita' di promotrice di se (te) stessa, la prima PSS ha deciso d'inaugurare la rubrica di suggerimenti sul suo blog, confrontando le regole di vita della Hilton con quelle che dovranno essere le tue.
Una volta laureata, incoraggiata da altri precari come te, capirai di aver fatto bene ad ascoltarla.

Perche' il genio e' una perfetta sintesi di ragione e sentimento, ma l'autrice PSS non lo e': fa di necessita' virtu'. Assimila quest'insegnamento e mettilo in pratica.


QUARTA REGOLA DI PARIS:

MANGIA SOLO FAST FOOD, OPPURE IL CIBO PIU' COSTOSO
Patatine unte o tortini di polpa di granchio. Zucchero filato o caviale. Merendine o foie gras. Essere ereditiera e' una questione di estremi


Io mangio un po' di tutto, non ingrasso perche' il mio metabolismo lavora molto.

Ce l'hanno detto attrici, attricette, modelle, soubrettes e rappresentanti del veliname che allieta la nostra vita televisiva. Il LORO metabolismo lavora tanto, si. Mi piace pensare che sia dovuto a una benigna disposizione di Madre Natura, che ha deciso di compensarle in qualche modo per il pantano neuronale che le affligge.

Il nostro metabolismo, invece, ci gioca brutti scherzi, e' severo, vietato lasciarsi andare.
E qui il dramma della PSS (ragazza normale con un metabolismo simpatico come la signorina Rottermeier) si differenzia.
C'e' chi tende a metter chili nella parte superiore del corpo (braccia e tronco) e chi in quella inferiore (gambe e fondoschiena).
Percio' non abbiamo scelta: o il jeans e' talmente aderente da farci sembrare salsicciotte che camminano o andiamo in giro infagottate quando non strettamente fasciate da un Domopak contenitivo.

Allora, prima di entrare nel tunnel dell'insoddisfazione, del senso d'inferiorita', fermiamoci.
Il cibo e' uno dei sommi piaceri della vita. Chi nega questo deve essere oggetto di preoccupazione (non necessariamente la nostra, che' di problemi ne abbiamo gia' tanti), perche' l'atteggiamento nei confronti del cibo e' sintomatico di quello nei confronti della vita e degli altri.
Mangiate serenamente, coccolatevi, premiatevi per una giornata soddisfacente e consolatevi se e' stata difficile dedicandovi al vostro piatto preferito. Attente soltanto alle porzioni e al condimento. Ma non diventate schiave del vostro corpo, accontentatevi di essere normopeso e cercate di praticare un'attivita' fisica o sportiva.
Se non avete imparato a cucinare, e' ora d'iniziare. Dedicandovi alla preparazione dei cibi scoprirete tanti trucchi per rendere gustoso un piatto senza esagerare in grassi o porcherie varie. Coccolate i vostri cari con cibi importanti o semplicemente divertenti, cercate le novita' e aggiornate il vostro quaderno delle ricette. Potrete sfruutare la vostra curiosita' anche in campo culinario e i vostri legami, rafforzati dai piaceri della convivialita', ne beneficeranno.

Non mettetevi a fare il conteggio delle calorie al ristorante, non scegliete cibi dimagranti per far vedere che mangiate 'proprio come un uccellino'. Quello che poteva essere il vostro lui sparira' dopo il pagamento del conto, ritenendovi incapace di gustare le cose, le esperienze, i gesti, le emozioni.

Mi e' capitato di leggere di una prova del nove creata da qualche rappresentante maschile per verificare la 'sposabilita' ' di una fanciulla. Se costei acconsente a cucinare un piatto di lasagne alle quattro di notte, allora sara' eletta a 'donna della propria vita'. Riflettete bene, se e quando vi sara' richiesta una prova delle vostre abilita' culinarie. Perche' una cucina non e' un ristorante e un marito esigente da questo punto di vista non e' un cliente che si puo' mandar via come se niente fosse.

Portatelo a un Mc Donald (o all'Autogrill) e mangiate senza ritegno i panini piu' unti, quelli -per intenderci- col prosciutto arancione e il formaggio quasi blu. Fate come Paris Hilton, fingete di amare gli estremi anche voi e, per completare l'opera, fatevi scappare un ruttino. Avrete un ingordo in meno da soddisfare. E sara' la prima volta che, seguendo i consigli della Hilton, potrete guadagnare qualcosa.

21.2.06

Le grandi opere avvantaggiano...

Ne abbiamo sentito parlare tanto, in questi anni. Sono un motivo d'orgoglio per il governo e qualcosa di piu' dell'orgoglio per il ministro Lunardi, sapete com'e'. Costituiscono un ulteriore elemento di divisione nel centrosinistra e sono state abilmente sfruttate da chi ha realizzato la campagna elettorale per Forza Italia.

Ma cosa sono queste grandi opere?
E si puo' sapere, di grazia, se funzionano o meno?


Ecco perche' in questo blog nasce la sezione grandi opere. Per capirci qualcosa e non restare a bocca aperta durante il commovente spot del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (spesso seguito da una pubblicita' di assorbenti interni, ma questa e' la vita).

Il 14 maggio 2003 e' stata posta a Venezia, con la pompa che si conviene a queste occasioni, la prima pietra per il MOSE.
E' il sistema di difesa dalle acque alte degli abitati lagunari e consiste nelle opere mobili alle bocche di porto e in quelle complementari.
MOSE sta per MOdulo Sperimentale Elettromeccanico. Questo e' il nome dato a diverse sperimentazioni -sul prototipo in scala reale di una singola paratoia- svolte tra il 1988 e il 1992.

E' costituito da 79 paratoie d'acciaio posizionate alle tre bocche di porto della laguna, rispettivamente quella del Lido, di Malamocco e di Chioggia. All'estremita' delle barriere saranno collocati dei muraglioni larghi 45 metri e alti fino a 7 metri sul livello del mare.
Queste porte, in condizioni normali rimangono sul fondo, ma possono essere sollevate per bloccare la marea qualora fosse necessario (con una marea superiore ai 110 cm). Le porte vengono riempite d'acqua per restare sul fondo e svuotate della stessa giungono a costituire un ponte levatoio. Le bocche restano cosi chiuse per il tempo di manovra delle paratoie e di durata dell'acqua alta , quattro ore e mezzo circa.

Il sistema, afferma il governo, sara' efficace in caso di un consistente aumento del livello del mare nel prossimo secolo. perche' concepito per sostenere un dislivello tra laguna e mare fino a due metri.

E cosa succede ai fondali delle bocche di porto?
Saranno dragati circa 5 milioni di metri cubi di materiale e, per proteggerli dall'erosione marina, saranno ricoperti da pietre per una superificie di 560000 metri quadrati e un volume di 6000000 di metri cubi.
Navi, rimorchiatori d'appoggio saranno accolti da una conca di navigazione realizzata alla bocca di porto di Malamocco.

Obiezioni:


  • le dighe si alzeranno soltanto con marea superiore a 110 cm, in casi di livello inferiore, Venezia sara' ugualmente costretta a subire l'acqua alta
  • l'ecosistema verra' seriamente danneggiato dallo sbancamento dei fondali
  • le opere di costruzione non hanno considerato le oasi naturali e le zone di riproduzione degli uccelli
  • il paesaggio lagunare subira' una modifica irreversibile
  • pesanti ripercussioni sulle attivita' portuali
  • alti costi di realizzazione e gestione


E le alternative?

L'Amministrazione Comunale ha voluto un gruppo di lavoro per esaminare interventi meno dannosi e piu' efficaci.
Intanto la Commissione Europea ha accolto il ricorso presentato dai Verdi sull'imaptto ambientale dell'opera sull'ecosistema lagunare e ha aperto una procedura d'infrazione sui lavori del Mose. Matteoli si e' affrettato a precisare che non si tratta di bocciatura, ma di una richiesta di chiarimento.
La Corte dell'Aja decidera' valutando le risposte fornite dal governo.
Speriamo che non ci siano comunisti anche li.

Fonti:
Sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri
No Mose

20.2.06

Un esempio di post senza ragione scritto di lunedi.

Gli individui acidi che conosciamo sono degli inguaribili ottimisti. Perche' credono che tutto possa andare meglio di come, effettivamente, va e brontolano sconsolati, sopraffatti dallo spreco di buonsenso altrui, impotenti.
Si lagnano del tempo (troppo caldo in estate, troppo freddo in inverno), del mondo (e qui, forse, si puo' dar loro ragione) e delle proprie impossibilita', perche'- pur vivendo nella strada affollata- prediligono quella finestra al terzo piano, postazione privilegiata da cui osservare indisturbati l'intrecciarsi delle piccole meschine vicende umane.

Gli individui acidi sono il rifugio di parenti e amici che hanno scoperto in loro lo sguardo visionario e l'attaccamento alla realta'. Combinazione insolita per chi crede di trovare valore soltanto in cio' che si verifica di rado. Dispensano consigli, ascoltano confessioni per poi studiare quell'immensa varieta' di caratteri e situazioni che non cessera' mai di stupirli. E ne ricavano l'ennesima legge di condotta morale, l'ennesimo sospiro di delusione, perche' ancora una volta le loro aspettative sugli uomini e la loro incoerenza sono state disattese. E il frutto di quelle riflessioni, gli insegnamenti, non saranno apprezzati da nessuno, tantomeno da quella marea di parenti e amici che si reca da loro per sapere esattamente cosa dovrebbero fare e, di conseguenza, comportarsi in maniera opposta.
Ecco perche', quando si espone credendo in cio' che dice, non accetta critiche.
Le sue risposte, le sue limitate conclusioni nascono dalla solitudine imposta, dalla mondanita' subita. E non capisce, spesso, che la critica e' soltanto una frase della lingua amica che sente parlare cosi poco. Talmente poco da non riuscire piu' a intenderla.

Chi e' acido si accontenterebbe del cantuccio vicino alla finestra e delle fusa del proprio gatto fedele, della frescura mattutina, del solido piacere di un piatto di tagliatelle ai funghi, delle carezze di chi lo ama -saggiamente- soltanto per com' e'. E che gli fa notare, con indulgente affetto: 'Guai a chi ti tocca, vero?'
Un sorriso divertito e consapevole. In fondo anche la veduta da quella finestra e' imperfetta.

17.2.06

L'ennesima sentenza shock

Uno dei nostri sport nazionali consiste nel commento delle sentenze della Corte di Cassazione.
In questi ultimi giorni abbiamo imparato che epiteti come 'pirla' o cattive abitudini come i gestacci in macchina sono di gravita' maggiore rispetto a quanto abbiamo creduto finora.

Poi arrivano sentenze come questa, e ci si trova a dibattere di questioni che scuotono la nostra coscienza, spesso, il nostro buon senso, quasi sempre.

Siccome l'emergenza aviaria verra' presto dimenticata dai media (dopo averla adeguatamente spolpata) e gli altri tormentoni mediatici si esauriscono nel giro di pochi giorni, mi permetto d'individuare nelle motivazioni della sentenza una ghiotta occasione per quest'informazione malata di sensazionalismo... e se ne parlera', a fondo, per...uhm, tre giorni circa.

Perche' questa e' una sentenza shock?
Pur essendo digiuna delle competenze necessarie per discuterne, mi accingo anch'io a praticare questo nostro diffuso sport nazionale.

La Corte di Cassazione ritiene che una minorenne non piu' 'illibata' possa essere violentata senza riportare gravi conseguenze nel suo sviluppo sessuale. Il violentatore ha quindi diritto a uno sconto di pena, perche' la ragazzina, avendo gia' avuto rapporti sessuali, e' consapevole, consenziente (deve essere per questo che si e' arrivati al ricorso in Cassazione, allora!) e sessualmente sviluppata.
Il fatto che la vittima sia gia' attiva sessualmente diminuisce notevolmente, si suppone, il trauma subito.
Sara' -perche' questo e' cio' che deduco io- piu' facile per lei riprendere una vita normale e superare quel 'riprovevole' episodio.

Intanto la sentenza crea un precedente.
Il reato di stupro nei confronti di una minorenne non piu' vergine non ha la stessa rilevanza penale di quello nei confronti di una vergine.

La sintesi: una ragazza dalla vita sessualmente attiva non puo' rivalersi nei confronti del proprio stupratore come un'altra perche', eh, non e' piu' vergine, quindi sa gia' come vanno 'le cose della vita'. Il trauma sara' minore e la sua sofferenza non e' paragonabile a quella di una vergine.

Perche' e' grave?
Stabilisce una discutibile classifica tra le sofferenze di vittime di stupro e la gravita' del danno subito diminuisce a seconda della propria storia personale. Inoltre pare di vedere una certa compiaciuta 'dirittura morale' nei membri della corte. Sembra dire, tra le righe: ha gia' avuto tanti rapporti sessuali, in fondo se l'e' cercata.

E c'e' un errore macroscopico, che attiene parzialmente al campo della psicosessuologia, ma che ha inciso non poco sulla sentenza.

Vede nella vittima di quattordici anni che ha avuto numerosi rapporti con uomini di ogni eta' una personalita' gia' armoniosamente sviluppata.
Ma e' davvero armoniosa e normale una simile evoluzione psicologica e personale?
E cosa c'e' di armonioso in una famiglia in cui un patrigno ha problemi periodici di tossicodipendenza e una madre accetta serenamente la precocita' sessuale della figlia?

Ecco, speriamo che lo sport nazionale aiuti tutti noi a crescere interrogarsi e non sviluppare, nel nostro quotidiano, atteggiamenti ottusi e superficiali come questo.

16.2.06

Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sara' sincero.



Ormai da settimane si sa che Vladimir Luxuria ha deciso di candidarsi per Rifondazione Comunista.
E da settimane gli attacchi di politici e blogger non accennano a diminuire.

Non si tratta di critiche di merito (l'unica consentita e ragionevole sarebbe la sua scarsa esperienza politica), ma di uscite umoristiche talmente intelligenti che quelli della Trattoria Il Ponte di Carpi sono gia' preoccupati, timorosi di perdere il primato cosi faticosamente conquistato.

La Battaglia, con cognizione di causa, parla di carrierismo gay.
Gasparri lo difende con solide motivazioni, peggiorando la situazione.
Calderoli, che ha appena scoperto il significato del termine abbronzatura, teme la candidatura di Bin Laden.
E Mastella, uomo d'indiscussa tempra morale, mugugna.

E i blog?

Qui fioriscono post e commenti intelligenti.

Principalmente blogger cui il sesso orale manca proprio tanto.
Altri si domandano cosa abbiano mai fatto di male per meritarsi un candidato come Luxuria o s'ingegnano a trovare spiegazioni a quest'entrata in politica. Sospettandolo, probabilmente, di agire come farebbero loro, se gli si presentasse l'opportunita'.

Pochi hanno voglia di valutare gli obiettivi che si e' prefisso, di cercare di capirli.
Nessuna volonta' di ricordare il grande impegno di Luxuria a favore di gay, lesbiche e transgender.
E' piu' facile, in quest'Italietta omofoba, dissertare di parti anatomiche e piume colorate.
Questo paese di cartone, che se ne frega delle istanze di alcune categorie discriminate quando non ignorate.


E il feeling tra CEI e partiti di centro testimonia questa sordita'.

Un paese che schiamazza per la candidatura di un transgender e tace su quella di Calogero Mannino e altri compagni d'avventura merita il peggio e anche qualcosa di piu'.
Zequila, per esempio. O la sottoscritta.

13.2.06

Stop alle dietrologie

Diciamocelo: il nostro e' un popolo di santi, navigatori e...dietrologi.
Perche' siamo inclini a dubitare dell'onesta' di chi fa un'affermazione.
Potremmo crederci, semplicemente, ma cio' non rientra fra le nostre abitudini: dobbiamo vagliare, analizzare, approfondire o, nei casi piu' disperati, screditare chi la fa.
Costume ingiusto e incivile, quello che ci spinge a domandarci, in qualsiasi circostanza della nostra vita, qui prodest? A chi giova?

Infatti cosa risponderemmo se qualcuno, pur interferendo nella nostra domestica intimita', ci ponesse i seguenti quesiti?

1) Ha pregiudizi nei confronti di chi si e' sposato per una seconda volta?
No, per niente.

2) Concederebbe un'altra possibilita' a chi ha commesso un errore?
Si, abbastanza.

3) Ritiene giusto che un uomo debba avere cura del proprio aspetto?
Si, totalmente d'accordo.

4) Crede che gli uomini in eta' matura abbiano tanto da dare a chi li circonda?
Si, totalmente d'accordo.

5) L'amore per la musica in un individuo pregiudica le possibilita' di riuscita professionale?
No, per niente.

e infine

6)Ha una cattiva opinione degli individui piccoli di statura?
No, per niente.


Potrebbe un individuo adulto, di media condizione economica, con un medio livello d'istruzione, dare risposte diverse?
No, naturalmente.
Siete quindi pregati di porre fine alla sinistra e troppo facile ironia sull'avvenuto sorpasso della Cdl, annunciato e festeggiato da Silvio Berlusconi venerdi scorso.

Perche', tra un'apparizione televisiva, un intervento radiofonico e un compiaciuto accenno al misticismo del figlio piu' piccolo, il Premier ci teneva tanto a sapere cosa gli italiani pensassero di lui. Cosi, sfibrato dall'incertezza, ha commissionato un sondaggio d'opinione a un istituto di ricerca americano.

Se s'ignora l'autore della rilevazione, una ragione c'e': una ragione che potrebbe nuocere non poco all'istituto contattato da Berlusconi.
Una spiegazione che, se resa nota, comprometterebbe l'attendibilita' delle rilevazioni effettuate.

Le domande (queste) se l'e' scritte lui.


10.2.06

Undine, una futura milionaria?

E-mail ricevuta stamattina:

Carissima Silvia,
avevo intenzione di affrontare quest'argomento Via e-mail, ma dopo una notte di preghiere ho deciso di contattarti per chiedere il tuo aiuto. Ti prego, ho davvero bisogno di te!

La tua situazione deve essere assai critica per desiderare il mio aiuto, figliola.

Sono una ragazza di 20 anni e vivo sola, perche' temo di essere uccisa dagli assassini di mio padre.
Promettimi di mantenere segreto cio' che ti rivelero' fino all'arrivo del denaro nel tuo paese.

No, non lo diro' a nessuno. Al massimo ci scrivero' un post.

Mio padre, prima di morire e a causa della crisi politica che ha portato alla guerra, ha depositato del denaro in una cassetta di sicurezza presso una compagnia del mio Paese.

Tuo padre non era propriamente il piu' vispo della famiglia, vero?


Ho bisogno di qualcuno su cui contare, qualcuno che mi aiuti e reclami per se' il contenuto di quella cassetta, per poter salvare i miei beni.

Ecco perche' ho disperatamente bisogno di te, devi aiutarmi perche' qui non ho nessuno di cui fidarmi e non ho denaro per lasciare questo Paese.


Ti prego aiutami, vieni in mio soccorso, ho bisogno di essere assistita in questa operazione, devo trasferire all'estero il mio denaro per poterlo investire in futuro!

Potresti investire sul talento artistico di Elena Santarelli o Aida Yespica. E, se le cose si mettono benissimo, ci scappa anche la telefonata con Chavez.

Contatterai la compagnia come socia straniera di Sonia Michael e reclamerai il contenuto di quella cassetta depositato da mio padre, il dottor Dane Michael, della repubblica di Sierra Leone.

Mio padre non ha dichiarato quale fosse il reale contenuto ai dipendenti della compagnia. Ha semplicemente detto loro che si trattava di ricordi e gioie di famiglia.

E io cosa potrei farci con quel denaro?
Comprare una casa per me e il mio ragazzo?

Tu sei l'unica persona a cui ho inviato questo messaggio e io manterro' il segreto fino all'arrivo del denaro nel tuo Paese. Prometti di non tradirmi quando l'avrai in custodia.

In campagna o in paese?

Ti mandero' i documenti e la compagnia di sicurezza ti contattera' non appena avrai accettato di aiutarmi. Per farlo mi servono i tuoi numeri di telefono e di fax.

E la sala prove?

La somma che dovrai custodire corrisponde a 22,3 milioni di dollari e riceverai il 10% del totale se deciderai di aiutarmi seguendo le mie istruzioni.

Si, meglio in campagna. Faremo uno studio insonorizzato. E una serra gigante, cosi ci faccio il mio orto e ho le verdure anche d'inverno, alla faccia del caro-zucchina. E una pista di go kart. E una cascata finta dove farmi immortalare -per la gioia dei leghisti e degli uomini che la pensano come Proust- in tutta la mia mediterranea e opulenta bellezza. E un parco giochi per il maialino vietnamita che comprero', cosi corre e non s'impigrisce in casa.

Una volta ricevuto il denaro sara' bene che tu l'investa.


Conta su di me: non manchero' di farlo.

Spero di avere presto tue notizie,

Che Dio ti benedica

Sonia Michael


Il bilancio degli ultimi sette giorni e' positivo: un logorroico venditore di divani, il cambio tariffe di Tim Tribu' e una tentata truffa.
Vado a comprare un fax.

9.2.06

Shut up!

Ne parlano tutti.
Per Berlusconi si tratta soltanto di acqua fresca e si dice convinto della futura rimonta della propria coalizione (e dov'e' il tuo programma, Silvio?).
I Verdi auspicano che vi s'introduca il riconoscimento dell'omeopatia e delle medicine non convenzionali.
L'Udeur manifesta il proprio dissenso sui Pacs e propone l'adesione per parti separate.
Il Velino ne ride e consiglia agli interessati di cercarlo a 'Chi l'ha visto'.
Ma Rifondazione, Pdci e Verdi sono stati chiari: a loro non piace e andra' rivisto per alcuni punti.

E tra noi bloggers di centrosinistra c'e' un unico interrogativo: CHE FINE HA FATTO?

Ci riferiamo, nauralmente, al Programma elettorale dell'Unione, a questo spirito guida evocato dai leader del centrosinistra e affrontato in maniera obliqua e guardinga, in modo da non urtare la sensibilita' degli alleati. Mentre Prodi giura sul pentimento di Bertinotti, questi lo smentisce e Rutelli non si trattiene dal rilasciare dichiarazioni quantomeno imbarazzanti. E la suscettibilita' e' intatta.

Quelle 274 pagine (la bozza) sono pressoche' assenti nel panorama dell'informazione televisiva e giornalistica. Non se ne parla. Per alcune ragioni.
Errori politico-comportamentali (non so quanto comunicativamente efficaci) da parte dei principali leader del centrosinistra. Attenti a difendersi dall'attacco di un premier mediaticamente impotente, preferiscono indugiare su altre questioni.

D'Alema disserta sulla moralita' di Consorte e Cuffaro con un Presidente della Camera che, accanto al capo della propria coalizione, puo' solo ben figurare.
Fassino, nonostante la flemma suggeritagli dai suoi esperti di comunicazione televisiva, va in collera non appena gli si nomina Unipol.
Prodi -il piu' efficace finora- ironizza su tacchi e tappeti.
E tutti, con una voce sola, supplicano: occupiamoci dei veri problemi del nostro Paese.

Bene, dico io, ma non e' ancora accaduto.
Il Premier passa da una telecamera a un microfono e i nostri smentiscono, punto per punto, le sue deliranti affermazioni.

Come se non bastasse, ecco il TOTOARBITRO.

In attesa dei due confronti televisivi tra il Cavaliere e il Professore, si fanno nomi su chi debba condurre il dibattito.

Uomo o donna?
Vespa o La Rosa?
Mentana o Mimun?
Berlinguer o Di Bella?
E Fede?
E Ferrara?
E Topolino?

Altro dramma personale che ha causato fredde notti insonni agli elettori del centrosinistra e conciliato il sonno di quelli del centrodestra (i cui neuroni, in quello spazio deserto, si danno al bungee jumping senza adeguate misure di sicurezza):

Prodi deve partecipare a un dibattito con Berlusconi?

D'Alema dice di no.
Prodi, spavaldo, vuole sfidare le tre punte (con buone probabilita' di riuscita).
L'Unita', per chiarirsi le idee, ha lanciato un sondaggio domandando ai lettori se l'incontro-scontro Prodi-Berlusconi s'ha da fare o no.

Il povero Programma elettorale dell'Unione (martire dei capricci altrui, tanto da meritare l'iniziale maiuscola) verra' (mal)trattato oggi e -se Dio vuole- sottoscritto entro sabato.
Alla vigilia dell'entrata in vigore della Par Condicio speriamo, da cittadini ed elettori, che quotidiani, TV, ma soprattutto i leader del centrosinistra gli concedano finalmente lo spazio che merita.

Altrimenti non possiamo che dirci d'accordo con Luttazzi.



E' la quarta volta che votiamo dal 2001 ed e' la quarta volta che Berlusconi perde. I leader dell'Ulivo sentono che qualcosa sta cambiando. 'Ma sei sicuro-dice un leader dell'Ulivo a un altro- che il vento stia cambiando?' E l'altro: 'Certo, non vedi che ci votano anche senza programma? Sono disperati'.


Pubblicato anche su Sondaggiami.

8.2.06

La catena settifera

Il buon Charlie mi ha inviato una catena.
Si, e' vero che ormai le fanno tutti e che per qualcuno possono rappresentare una vera seccatura, ma io la faccio volentieri. Dopo giorni dedicati ai forzitalioti e prima del post scoraggiato e scoraggiante che ho intenzione di pubblicare prossimamente, questa catena mi pare una piacevole interruzione della routine blogosferica.

Sette cose che voglio fare prima di morire:

1) Continuare a stare con l'Anonimo Lettore.
2) Laurearmi
3) Superare la paura dell'aereo e ritornare a viaggiare come un tempo
4) Trovare un lavoro (con la legge Biagi e' piu' facile, Baldelli docet).
5) Allestire un piccolo ricovero per animali abbandonati
6) Candidarmi per il mio partito di riferimento (e questo potrebbe rientrare nel punto 4, non vi pare?)
7) Migliorare nel canto

Sette cose che non posso fare:

1) superare la paura dell'aereo. Non senza avere assunto una quantita' hollywoodiana di sonniferi
2) Smettere di fumare, al momento, ma prima o poi...
3) Non credere nella reincarnazione. E' la mia consolazione e me la tengo stretta.
4) Abbandonare questo blog.
5) Combattere il mio peggior difetto: l'ira. Posso impiegarla in maniera costruttiva, ma nient'altro.
6) Reprimere il disgusto che mi assale alla vista del basilico cotto in un piatto di pasta al sugo
7) Farmi piacere la musica house.

Sette cose che mi piacciono del 'bloggare':

1) Asseconda la propria curiosita'
a sforzarsi di mediare tra le esigenze proprie e altrui
3) Crea dipendenza
4) Permette di frequentare soltanto persone interessanti, se lo si vuole
5) Da' voce a parti di me altrimenti costrette al silenzio
6) Si e' certi di essere ascoltati e capiti
7) Elimina elementi di disturbo nella comunicazione

Sette cose che dico spesso:

1) beh
2) boh
3) hai perfettamente ragione, pero'...
4) chiama pure quando vuoi
5) ho cambiato idea
6) tranquilla/o!
7) fa te!

Sette libri che mi piacciono:

1) Il secolo breve - E. Hobsbawm
2) Fahrenheit 451- R. Bradbury
3) Parerga e Paralipomena- A. Schopenauer
4) Karma- F.Leoni
5) tutti i romanzi di Jane Austen
6) Contos e novelas- Jose' Regio
7) Geni, popoli e lingue- L. Cavalli Sforza

Sette film:

1) Pane e tulipani
2) Birdy
3) Together
4) Central do Brasil
5) La finestra di fronte
6) Um filme falado
7) e tutti quelli dei fratelli Farrelly, of course!

Sono invitati a proseguire la catena:

1) Dblk
2) Dr. e Ing di Lardo di Colonnaden
3) Ed
4) Francesco
5) Massimo
6) Rainbowsparks
7) Velenero





7.2.06

Giovani, carini e candidabili.

Era la Rai 21:15.


Pierluigi Diaco: Cosa ha fatto Forza Italia per i giovani?

Simone Baldelli: Beh, abbiamo abolito il servizio di leva.

Diaco: ma quello e' un processo avviato dal precedente governo!

Baldelli: Certo, ma noi l'abbiamo portato a termine!

Diaco: Ah. E poi?

Baldelli: La riforma Moratti. Portera' grandi vantaggi ai giovani, e' un'ottima legge.

Diaco: Altro?

Baldelli: La legge Biagi, naturalmente.




Si, Baldelli e' coordinatore nazionale di Forza Italia Giovani. Il fotografo e' stato particolarmente benigno con lui: prima l'ha immortalato accanto a Renato Brunetta, uomo dall'indubbio mind appeal, poi ha glissato sulla pappagorgia e quei dieci dodici kg che si trascina assieme a quattro poveri neuroni balbuzienti che soffrono di depressione. E... si, la masturbazione e', assieme alla politica, l'attivita' cui si dedica con maggior costanza.
Baldelli, non Brunetta!
Ops...no.
Forse anche Brunetta.

6.2.06

Divano India, 850 euro

Il seguente monologo (tagliato) e' stato ascoltato dalla sottoscritta al Salone del Mobile di Parma il 4/02 verso le 19 e 30.

Come? Gennaio dell'anno prossimo? E non potete comprarlo gia' adesso? Ah... non sapete dove metterlo, capisco. Ragazzi quanti anni avete? Vi capisco, mia figlia di 27 anni convive, anzi e' sposata e so che mettere su casa e' difficile e stressante. Vedo che tu hai capelli lunghi... anch'io suonavo da giovane (sic), sai chi era il cantante della mia prima band? Teo Teocoli! Si! Io suonavo, ho suonato tanto, senza abbandonare la mia attivita' scolastica... pensate che ho fatto il classico e mio fratello e' stato compagno di classe di Virginio Scotti, cioe' Gerry. E ho detto tutto. Tu hai gli occhi vispi,eh? Sembri molto sveglia. Studi? Si? L'altra mia figlia studia Lettere con indirizzo Scienze della Comunicazione, Arte e Teatro. E' una testarda, se sapeste cosa mi fa passare! Io conosco lo scenografo del Piccolo Teatro, potrebbe lavorare li, i miei amici le garantiscono uno stipendio minimo, ma come lavoretto potrebbe andar bene. Lei invece si ostina a fare la babysitter, la cameriera, perche' quell'occupazione non le piacerebbe. Studia tanto, sapete? Pero' qualche volta commette alcuni errori di sintassi e grammatica. L'italiano!!! E' la nostra lingua e dovremmo parlarla in modo corretto! Penso agli autisti e controllori di tram di Milano, tutti marocchi, mai che mettano una parola al posto giusto. Eh, ma dai meridionali, cosa ci si puo' aspettare? Guardate anche i nostri politici, come si esprimono male! Guardate D'Alema come sbaglia i congiuntivi coi verbi di pensiero! E pensate che io ho avuto la possibilita' di leggere i coccodrilli scritti dai giornalisti per numerosi personaggi. Spero di leggere presto quello di Prodi, poi ognuno e' libero di votare per chi crede, ma la mia opinione e' questa. Gli errori, dicevo. Beh, anche i giornalisti sbagliano, scrivono delle assurdita', in genere li giustifico, ma il coccodrillo viene scritto molto tempo prima della scomparsa del personaggio in questione e c'e' tempo di rivedere l'articolo, o no? Sapete, ho letto il coccodrillo di Montanelli, scritto da un mio amico, Paolo. Paolo vive in America, e' il padre dei due Guzzanti (sic)... beh, ha scritto che Montanelli e' nato nel XIX secolo! Roba da pazzi! Gli ho telefonato e gli ho detto 'Paolo, ma che cazzo scrivi?'. E m'ha dato ragione. Eh, con Paolo quando ci vediamo, ci mandiamo a cagare volentieri. Ma la scuola e' importante. Il cognome di mia figlia e' Barbera, e' una bella ragazza. Quando Antonio Ricci ha scelto quella sarda come velina, tre anni fa', si e' arrabbiato con il mio amico (quello che interpreta il Gabibbo). Perche' Barolo e Barbera sarebbero state bene, non vi pare? Eh, ma mia figlia sta bene cosi. Studia ed e' felice. Ragazzi, bisogna saper vivere, vivere e' la cosa piu' bella del mondo, bisogna saper ricominciare! Io ho fatto il rappresentante per tanti anni, prendevo nove/dieci milioni al mese, ma sapete com'e'... viaggiando in macchina... ho pagato con la salute anni di trasferte! Le emorroidi! Si, mi era cascato tutto e sembrava che non ci fosse soluzione. Fortuna che il mio caro amico Umberto, Veronesi, si, mi ha visitato (sic) e ha detto che dovevo lasciare il lavoro. Ben 12 cm di emorroidi! Immaginate! E cosi sono qui a vendere divani, un mio amico ha voluto offrirmi questa possibilita'. Allora? Perche' non lo prendete lo stesso? Poi lo metterete da qualche parente o amico. No? Pensateci, io domani sono ancora qui!

No, il Salone del Mobile di Parma non e' stato granche'.
Ci butteremo sull'Ikea.


IMPORTANTE

Blogger (per inspiegabili motivi) non pubblica tutti i commenti, l'ho scoperto leggendo nella mia casella di posta - su cui ricevo tutti i commenti ai posts - ben due interventi di Contevico che non comparivano assieme agli altri e la segnalazione di Valentina.

Faro' presente il disservizio a modo mio - inviando ai responsabili una registrazione di Miss Padania su rete 4 - e v'invito,nel frattempo, a commentare con fiducia: ricevendo tutti i commenti Via e-mail, saro' in grado di pubblicarli per voi nel caso Blogger non funzioni a dovere.

3.2.06

La risata


Oui, on a le droit de caricaturer Dieu.


France Soir, 1/02/06


Spesso l'affinita' con chi e' piu' realista del re ci spaventa.
Piu' o meno cio' che ho provato stamattina alla notizia della pubblicazione delle caricature di Maometto da parte di Libero e La Padania. Quelle che sono costate il posto al direttore di France Soir e hanno causato disordini e proteste in tutto il mondo musulmano.
In Francia alcune sono state pubblicate da Le Monde e Liberation.
In Italia da Feltri e Paragone, quest'ultimo uomo cui va tutta la mia... compassione, ecco.
Pazienza.

Infastiditi, arrabbiati e impotenti.
Ecco come ci si sente alla notizia delle bandiere danesi e francesi bruciate in Pakistan, del veto a France Soir in Marocco, Tunisia e Algeria.

La liberta' di espressione va difesa. Punto.
La si difende persino pubblicando vignette di dubbio gusto.

La difendiamo ridendo.
Ridendo di Dio.
Ridendo di noi stessi.

2.2.06

E non se ne vogliono andare...

C'e' un luogo comune, nella societa' italiana. L'idea che siano i figli i primi a voler restare a casa, a eludere qualsiasi tipo di responsabilita', per rifugiarsi tra le braccia della colf che e' anche la loro mamma e dell'uomo silenzioso che e' anche il loro papa'.

A questa ovvieta' se n'e' aggiunta un'altra, complice il felice inserimento dei giovani nel mondo nel lavoro: i figli andrebbero via di casa, se avessero i mezzi per farlo.
E questo luogo comune presenta qualche traccia di buonsenso, diciamocelo.

Vorrei parlare invece di quei giovani che desiderano l'indipendenza nonostante l'attuale crisi nel mercato del lavoro. Di quelli che desiderano, comunque, rischiare e impegnarsi per realizzare il proprio progetto di vita, in un ambiente diverso, sganciandosi finalmente dalla perniciosa tutela di mamma e papa'.

Ebbene, volonta', energia, disponibilita' al sacrificio contano poco.
Nati negli anni '80 hanno ricevuto tutto e i genitori, in virtu' dei sacrifici fatti per mantenerli e per 'non fargli mancar niente', ne ostacolano le ambizioni. Convinti che fatica e sudore siano svantaggi da conoscere il piu' tardi possibile. Certi che basteranno il proprio stipendio e l'ala protettrice generosamente offerta, a tutelarli dalle miserie quotidiane della vita.

Abbiamo avuto tutto e dobbiamo continuare a prendere. Da altri. Da loro.
Rimandando il confronto col futuro, l'incontro con le difficolta' di far quadrare il bilancio, si, ma anche con la scoperta della nostra elasticita' mentale, della nostra capacita' di volgerci dal male al bene.

Rifiutandoci inneschiamo un meccanismo di ripicche e di silenzi, di rimproveri e di accuse.
Loro che hanno lavorato per noi.
Loro che sanno cosa significa risparmiare, faticare, rinunciare.
Loro che vogliono posticipare il momento in cui diventeremo finalmente adulti, responsabili, autonomi (sia pure con qualche intoppo).

Noi che dovremmo maturare ed esser pronti a cogliere la giusta occasione, a far nostra la migliore scelta di vita senza compiere il benche' minimo sforzo (e sbattere la testa contro il muro).
Noi che dovremmo ringraziarli per cio' che ci e' stato dato e plasmare la nostra esistenza secondo le loro aspettative.

Domandiamo ai genitori che si lagnano dell'irresponsabilita' filiale cosa desiderano i propri adorati e straviziati pargoli.
Farfguglieranno qualcosa d'incomprensibile e cambieranno argomento.

Perche' dare inizio a una nuova vita e' l'atto piu' altruistico ed egoistico di cui e' capace l'essere umano.


Ps: c'e' chi la pensa come me

1.2.06

Piccolo spazio, pubblicita'. (Irriflessione velenosa)

Seguire un blog e' un atto di fiducia.
Sbirciamo tra i links di qualche amico blogger ed entriamo in un mondo sconosciuto. Leggiamo i post piu' recenti e diamo un'occhiata veloce al blog. Ci facciamo influenzare dalla grafica, dai bannerini, ma anche e soprattutto dagli argomenti affrontati dall'autore e dal modo in cui sono trattati.

Quei primi secondi, perfino il mio Gugi lo sa, sono fondamentali.
In un breve istante compiamo una scelta, decidendo se seguire quel blog o etichettarlo e abbandonarlo definitivamente.

Ciascuno di noi effettua la scelta in base alle proprie preferenze, alla propria concezione di blog e, in qualche caso, alla propria non-ideologia.

La sottoscritta, per motivi di salute (si sta sottoponendo ad un ciclo cromoterapico e non vorrebbe comprometterne i benefici), allontana istantaneamente dalla propria vista i blog dei berlusconiani accaniti e quelli dark-gothic o farciti di Manga.
Ciascuno ha i limiti che si merita, ma permettetemi di biasimare qui un (mal)costume assai comune nella blogosfera: il blogcentrismo.

Atteggiamento che si riscontra in blogger talmente convinti del valore del proprio spazio personale da dichiarare in modo perentorio ( magari con un accessibilissimo testo rosso su sfondo bordeaux) che no, LUI/LEI GLI SCAMBI DI LINKS NON LI FA. E che (udite udite!) nel blogroll inserisce soltanto i blog di suo gusto.

Cio' evoca scenari inquietanti.
Suggerisce alla mente la visione di un povero individuo perseguitato notte e di da cacciatori di links, talmente angosciato da aver cambiato dieci volte il proprio indirizzo e-mail.
Potrei dirvi per quale motivo blog di codesto tipo debbano essere saltati a pie' pari (e' la quarta categoria di blog che mi pregio d'ignorare), ma mi limitero' a ipotizzare le ragioni di tanta (finta) ritrosia:

1) tale 'editto' suscita un'immagine discretamente positiva nel neovisitatore. Qualcuno si sentira' affine al blogger apparentemente poco compiacente e confidera' nella sua probita', perche' il blogger duro, poco avvezzo alle smancerie (tacere sulle richieste di scambio di links, per dirne una), sembra piu' affidabile, non ha la fissa di piacere a tutti, bla bla bla...

2) la precisazione lascia intuire che il blog in cui si e' capitati sia (sempre) molto seguito, ammirato, linkato e che entrare nelle grazie dell'autore sia positivo, ai fini della promozione del proprio blog.

3) il blogger popolare conosce bene i punti 1 e 2. Si dibattera', resistera', ma alla fine concedera' il tanto agognato link. E (cio' che piu' conta per lui) ne avra' guadagnato uno per se'.


Percio' se siete autori di un blog talmente sconosciuto da dover scrivere il vostro codice fiscale per accedere alla bacheca, sapete come fare.
Perdendo modestia e ansia di conoscere e capire, otterrete links a volonta'.