3.2.06

La risata


Oui, on a le droit de caricaturer Dieu.


France Soir, 1/02/06


Spesso l'affinita' con chi e' piu' realista del re ci spaventa.
Piu' o meno cio' che ho provato stamattina alla notizia della pubblicazione delle caricature di Maometto da parte di Libero e La Padania. Quelle che sono costate il posto al direttore di France Soir e hanno causato disordini e proteste in tutto il mondo musulmano.
In Francia alcune sono state pubblicate da Le Monde e Liberation.
In Italia da Feltri e Paragone, quest'ultimo uomo cui va tutta la mia... compassione, ecco.
Pazienza.

Infastiditi, arrabbiati e impotenti.
Ecco come ci si sente alla notizia delle bandiere danesi e francesi bruciate in Pakistan, del veto a France Soir in Marocco, Tunisia e Algeria.

La liberta' di espressione va difesa. Punto.
La si difende persino pubblicando vignette di dubbio gusto.

La difendiamo ridendo.
Ridendo di Dio.
Ridendo di noi stessi.

19 commenti:

Anonimo ha detto...

non so se sono d'accordo...

forse ci scrivo un post su questa storia...

Anonimo ha detto...

Quelle vignette non erano un insulto alla religione musulmana, ma semplice satira. Chi le difende (per quanto sgradevoli) difende la libertà d'espressione.
Di certo Libero e la Padania non le pubblicano per questa ragione, ma la liberta d'espressione è un diritto sacrosanto.

AnonimaMente

T-rtz ha detto...

uhm... no so...
in realtà la libertà di stampa è un valore immenso; tuttavia credo si debba tenere conto della sensibilità di un popolo che, in moti sensi, ci è alieno. Per esperienza personale, essendo stato in diversi posti interessanti, posso dire che nessuno di noi si rende veramente conto delle dinamiche umane e sociali in medio oriente... è un universo complesso tanto quanto il nostro, e pensare di affermare un diritto "occidentale", in un certo senso è ritenersi superiori...

Undine ha detto...

Credo di essere stata fraintesa, con questo post.

La libertà d'espressione è un diritto universale. Quantomeno dovrebbe esserlo. Non sto parlando, come tanti fanno, di reciprocità, perchè ci sono diverse sensibilità.

Ma l'uomo può (o deve) irridere persino ciò che è più sacro. Anche in maniera pessima come è stato fatto dai vignettisti danesi.

Non vedo come una simile pretesa equivalga a ritenersi superiori a una cultura extraoccidentale. Certamente è stata strumentalizzata in modo indegno, ma ciò non dovrebbe far passare in secondo piano la questione della censura.

Riporto qui da Repubblica.

14:46 Reporter sans Frontieres: "Calma e dialogo"

Un appello "alla calma e al dialogo" è stato lanciato da Reporter sans Frontieres. "Noi comprendiamo che numerosi musulmani sono rimasti colpiti da queste pubblicazioni, ma nulla può giustificare gli appelli alla violenza nè le minacce".

E' ciò che penso io.

Anonimo ha detto...

la libertà d'espressione può essere molto pericolosa. potrebbe portare la gente a vedere le cose in modo diverso.
un po' come si propone la satira, invitare la gente a comprendere quello che in realtà succede in giro, come vengono veicolati i nostri pensieri dalla religione, dall' educazione, ect.

all'inizio del secolo due ragazzi mai si sarebbero sognati di scambiarsi effusioni amorose in pubblico. pena addirittura la visione di fiamme asfissianti tra urla agonizzanti chiusi tra altri lussuriosi in un vortice infinito...
oggi, per fortuna, ci si bacia tranquillamente in strada, sia in maniera casta che focosa.
cosa è cambiato da allora ad oggi?
niente. è questo il bello!
la libertà d'espressione porta a conclusione vecchi e patetici comportamente in favore di altre possibili strade da seguire.

il problema è: ma tutti sono così ansiosi di scoprire queste nuove strade?

ps
una risata ci seppellirà

Anonimo ha detto...

Brava Undine! Bravissima!! Hai la mia piena condivisione (..per quanto può valere ;-)

munchhausen ha detto...

Brava undine
Volevo anche io buttar giù qualcosa a proposito, ma ora, leggendo quello che hai scritto tu, credo che ci si posssa solo limtare a mettere un link al tuo post.
Stupisce che fior di giornalisti italiani, e ovviamente non mi riferisco a Feltri e Paragone, intimoriti dalla situazione politica, si affannino nel condannare quelle pubblicazioni.
Probabilmente alcune autorità politiche arabe vogliono solo sollevare un gran polverone, per indebolire la posizione Europea contro l' ascesa di Hamas. E, sicuramente, alcuni politici italiani, non chiedono di meglio che sguazzare in ogni forma di polverone mediatico che gli si presenti, pur di gridare l' allarme contro il "nemico infedele".
Ma non è il momento di essere intimoriti da tutto questo, è anzi il momento di affermare che le vignette andavano pubblicate, senza per questo indugiare in sterili ed offensive ( quelle si ) provocazioni.
L' unico limite dovrebbe essere il buon gusto, e credo che DIO, qualunque nome gli si attribuisca, si offenda di più per la mancanza di intelligenza che per dei tratti di matita.

artemisia ha detto...

Sono d'accordo con te Undine (e con Reporters sans frontieres): la libertà di stampa è sacra e alle pubblicazioni di cattivo gusto (come questa) non è lecito rispondere bruciando le bandiere. Le parole di Rep.s.Font. sono quasi esattamente le stesse del ministro degli esteri norvegese, persona che gode del mio massimo rispetto.

artemisia ha detto...

Tutti quelli che gettan le bombe sono "indietro". Sennò non le getterebbero. La strada è quella del dialogo, sempre. E la libertà di parola è il presupposto per il dialogo.

Anonimo ha detto...

Spiegatemi che c'entrano le vignette con le bombe.
Io non getto bombe - non ancora, almeno - ma se in Arabia vedessi una vignetta che irride il mio Dio mi seccherebbe e non poco e la mia sensibilità religiosa ne sarebbe offesa.
Sarei per questo intollerante?
Potrebbero legittimaente sostenere i miei ospiti arabi che non intendono farsi influenzare dalla mia sensibilità religiosa?
Non facciamo confusione fra libertà (sacrosanta) di satira - l'informazione quella no, non c'entra una beata a mazza - e sensibilità religiosa.
Cazzo, facciamo tutti un gran spreco di progressismo di sinistra e poi siamo di un'intolleranza paurosa !!!!

Anonimo ha detto...

Montecristo ma che c'entrano le bombe con le vignette?
Io non getto bombe - almeno per ora - ma se in Arabia vedessi una vignetta che irride il mio Dio mi sentirei offeso.
La libertà di satira è indiscutibile, ma la satira non può non tener conto delle diverse sensibilità che sotto diverse latitudini si hanno davanti alla simbologia religiosa.
E se in Arabia mi sentissi offeso dovrei sentirmi intollerante?
E i miei ospiti arabi avrebbero forse il diritto di dirmi che non intendono farsi influenzare dalla mia intolleranza?
Con tutto il nostro progressismo di sinistra mi sa che i più intolleranti spesso siamo proprio noi.

Undine ha detto...

Alt.
Se tutti i musulmani si sono sentiti offesi dalle vignette, solamente gli integralisti hanno bruciato bandiere, attaccato ambasciate e minacciato stranieri.

E ieri sera è stato arrestato un giornalista GIORDANO per aver pubblicato quelle caricature.

Allora,con il passare delle ore, realizzo che non si tratta di una fantomatica guerra culturale tra oriente e occidente, ma tra concezione laica e religiosa della società e della vita. Lo testimonia la posizione manifestata dal Vaticano, che grida all'errore, forse sperando di essere risparmiato almeno in futuro da qualche attacco di satira. O quella degli Stati Uniti, improvvisamente offesi da quelle vignette.

Ebbene sì.
Sono intollerante:per me Dio lo si ama meglio amandone i figli e chi se ne serve come bandiera, tessera o per marcare la propria differenza culturale (le famose radici cristiane dell'Europa o la centralità della religione in alcuni stati arabi) insulta lui e chi crede davvero.

Anonimo ha detto...

queste cose a me fanno paura

valentina ha detto...

avevo postato ieri ma non lo vedo, comunque concordo con munchhausen, e anche Chris nel suo blog ha descritto bene la situazione. E' una dimostrazione di potere, e da una parte penso che tutti hanno contribuito a darglielo. Le loro reazioni sono estreme, non giustificabili ma sicuramente un po' di timore lo incutono.
v

artemisia ha detto...

Contevico, sono d'accordo con te che la vignetta è offensiva. Benissimo. Allora che si fa? La si censura, come avviene in paesi dove la libertà di stampa deve soggiacere al volere di una casta religiosa? È proponibile questo in Europa? Ovviamente no. La libertà di stampa comporta anche che si possano pubblicare vignette che alcuni possono ritenere oltraggiose. In un dialogo democratico quelli che si sentono offesi devono poter esprimere la loro opinione.
Le bombe c'entrano perchè sono il contrario del dialogo. Quando io penso a bombe o armi ecc. non penso affatto solo a quelle di eventuali terroristi islamici, ma anche a paesi occidentali come gli Stati Uniti che,pur facendone ampio uso in politica estera, si richiamano a principi cosiddetti cristiani. Le armi del dialogo sono le uniche che possono garantire una convivenza pacifica tra i popoli.

Dio non c'entra niente in tutta questa storia. Dio viene solo strumentalizzato (da entrambe le parti) per giochi di potere. Personalmente, io mi sento offesa nella mia coscienza religiosa ogni volta che qualcuno uccide o viene ucciso in Suo nome.

alduccio ha detto...

Giusto: la religione è così importante che non può essere "sporcata" (scusa il termine) da una vignetta

Anonimo ha detto...

Undine come al solito è acuta e aderente al problema.
Aggiungo per rafforzare che la democrazia, quella vera, da la parola anche agli esseri più spregevoli e alle opinioni più estreme.

Senza distinzioni.

Mi viene in mente una frase di Moretti:
"Dalema non darti incastrare sula giustizia da Berlusconi"...

Chi vuol capire capisca.

SI-FA-SI ha detto...

Ho sentito che le vignette sarebbero uscite a Settembre 2005; quindi perche' tirarle fuori ora? Ho capito male?
Non mi sa proprio dello scontro di civilta', perlomeno non in questo momento; ci si arrivera' purtroppo, e questo e' soltanto un mezzuccio per attizzare il fuoco e far passaparola...

SI

Anonimo ha detto...

giusto! l'ho messa anch'io quella vignetta. ;)
supramonte