Uno dei nostri sport nazionali consiste nel commento delle sentenze della Corte di Cassazione.
In questi ultimi giorni abbiamo imparato che epiteti come 'pirla' o cattive abitudini come i gestacci in macchina sono di gravita' maggiore rispetto a quanto abbiamo creduto finora.
Poi arrivano sentenze come questa, e ci si trova a dibattere di questioni che scuotono la nostra coscienza, spesso, il nostro buon senso, quasi sempre.
Siccome l'emergenza aviaria verra' presto dimenticata dai media (dopo averla adeguatamente spolpata) e gli altri tormentoni mediatici si esauriscono nel giro di pochi giorni, mi permetto d'individuare nelle motivazioni della sentenza una ghiotta occasione per quest'informazione malata di sensazionalismo... e se ne parlera', a fondo, per...uhm, tre giorni circa.
Perche' questa e' una sentenza shock?
Pur essendo digiuna delle competenze necessarie per discuterne, mi accingo anch'io a praticare questo nostro diffuso sport nazionale.
La Corte di Cassazione ritiene che una minorenne non piu' 'illibata' possa essere violentata senza riportare gravi conseguenze nel suo sviluppo sessuale. Il violentatore ha quindi diritto a uno sconto di pena, perche' la ragazzina, avendo gia' avuto rapporti sessuali, e' consapevole, consenziente (deve essere per questo che si e' arrivati al ricorso in Cassazione, allora!) e sessualmente sviluppata.
Il fatto che la vittima sia gia' attiva sessualmente diminuisce notevolmente, si suppone, il trauma subito.
Sara' -perche' questo e' cio' che deduco io- piu' facile per lei riprendere una vita normale e superare quel 'riprovevole' episodio.
Intanto la sentenza crea un precedente.
Il reato di stupro nei confronti di una minorenne non piu' vergine non ha la stessa rilevanza penale di quello nei confronti di una vergine.
La sintesi: una ragazza dalla vita sessualmente attiva non puo' rivalersi nei confronti del proprio stupratore come un'altra perche', eh, non e' piu' vergine, quindi sa gia' come vanno 'le cose della vita'. Il trauma sara' minore e la sua sofferenza non e' paragonabile a quella di una vergine.
Perche' e' grave?
Stabilisce una discutibile classifica tra le sofferenze di vittime di stupro e la gravita' del danno subito diminuisce a seconda della propria storia personale. Inoltre pare di vedere una certa compiaciuta 'dirittura morale' nei membri della corte. Sembra dire, tra le righe: ha gia' avuto tanti rapporti sessuali, in fondo se l'e' cercata.
E c'e' un errore macroscopico, che attiene parzialmente al campo della psicosessuologia, ma che ha inciso non poco sulla sentenza.
Vede nella vittima di quattordici anni che ha avuto numerosi rapporti con uomini di ogni eta' una personalita' gia' armoniosamente sviluppata.
Ma e' davvero armoniosa e normale una simile evoluzione psicologica e personale?
E cosa c'e' di armonioso in una famiglia in cui un patrigno ha problemi periodici di tossicodipendenza e una madre accetta serenamente la precocita' sessuale della figlia?
Ecco, speriamo che lo sport nazionale aiuti tutti noi a crescere interrogarsi e non sviluppare, nel nostro quotidiano, atteggiamenti ottusi e superficiali come questo.
In questi ultimi giorni abbiamo imparato che epiteti come 'pirla' o cattive abitudini come i gestacci in macchina sono di gravita' maggiore rispetto a quanto abbiamo creduto finora.
Poi arrivano sentenze come questa, e ci si trova a dibattere di questioni che scuotono la nostra coscienza, spesso, il nostro buon senso, quasi sempre.
Siccome l'emergenza aviaria verra' presto dimenticata dai media (dopo averla adeguatamente spolpata) e gli altri tormentoni mediatici si esauriscono nel giro di pochi giorni, mi permetto d'individuare nelle motivazioni della sentenza una ghiotta occasione per quest'informazione malata di sensazionalismo... e se ne parlera', a fondo, per...uhm, tre giorni circa.
Perche' questa e' una sentenza shock?
Pur essendo digiuna delle competenze necessarie per discuterne, mi accingo anch'io a praticare questo nostro diffuso sport nazionale.
La Corte di Cassazione ritiene che una minorenne non piu' 'illibata' possa essere violentata senza riportare gravi conseguenze nel suo sviluppo sessuale. Il violentatore ha quindi diritto a uno sconto di pena, perche' la ragazzina, avendo gia' avuto rapporti sessuali, e' consapevole, consenziente (deve essere per questo che si e' arrivati al ricorso in Cassazione, allora!) e sessualmente sviluppata.
Il fatto che la vittima sia gia' attiva sessualmente diminuisce notevolmente, si suppone, il trauma subito.
Sara' -perche' questo e' cio' che deduco io- piu' facile per lei riprendere una vita normale e superare quel 'riprovevole' episodio.
Intanto la sentenza crea un precedente.
Il reato di stupro nei confronti di una minorenne non piu' vergine non ha la stessa rilevanza penale di quello nei confronti di una vergine.
La sintesi: una ragazza dalla vita sessualmente attiva non puo' rivalersi nei confronti del proprio stupratore come un'altra perche', eh, non e' piu' vergine, quindi sa gia' come vanno 'le cose della vita'. Il trauma sara' minore e la sua sofferenza non e' paragonabile a quella di una vergine.
Perche' e' grave?
Stabilisce una discutibile classifica tra le sofferenze di vittime di stupro e la gravita' del danno subito diminuisce a seconda della propria storia personale. Inoltre pare di vedere una certa compiaciuta 'dirittura morale' nei membri della corte. Sembra dire, tra le righe: ha gia' avuto tanti rapporti sessuali, in fondo se l'e' cercata.
E c'e' un errore macroscopico, che attiene parzialmente al campo della psicosessuologia, ma che ha inciso non poco sulla sentenza.
Vede nella vittima di quattordici anni che ha avuto numerosi rapporti con uomini di ogni eta' una personalita' gia' armoniosamente sviluppata.
Ma e' davvero armoniosa e normale una simile evoluzione psicologica e personale?
E cosa c'e' di armonioso in una famiglia in cui un patrigno ha problemi periodici di tossicodipendenza e una madre accetta serenamente la precocita' sessuale della figlia?
Ecco, speriamo che lo sport nazionale aiuti tutti noi a crescere interrogarsi e non sviluppare, nel nostro quotidiano, atteggiamenti ottusi e superficiali come questo.
12 commenti:
Credo che forse vi sia un po' di superficialità giuridica nella tua riflessione, così come in quella degli articolisti.
Da quanto mi è parso, non si tratta di stupro ma di abuso sessuale. Che è cosa giuridicamente assimilata nello stesso articolo del CP ma ben diversa, sopratutto nella considerazione delle attenuanti.
La legge prescrive che l'età del minore debba superare gli anni 14 per un rapporto sessuale con un maggiorenne e di 16 se non vi è una relazione del tipo di quella che intercorreva tra i due (patrigno-figlia della convivente).
E' dunque è reato indubitabilmente.
Quel che si dubita è l'applicazione di aggravanti/attenuanti. La Cassazione ci dice che la ragazza aveva una maturità sessuale sviluppata (immagino verificata con riscontri da periti psicologi) e che dunque all'atto in sé (lecito se si fosse trattato di uno sconosciuto, ad esempio) non vanno ricondotte aggravanti e, nella valutazione delle eventuali attenuanti, va tenuta in considerazione l'evoluzione psicologica della ragazza, cosa assolutamente normale nel diritto in moltissimi altri casi del codice (si pensi all'incapace).
That's it. Forse sarrebe meglio leggere le sentenze piuttosto che gli articoli di repubblica e del corriere. Al link un piccolo mio vecchio contributo sul tema "stupri", tanto per capire da che parte sto.
Bel blog, in ogni caso, e belle riflessioni.
Undine ho letto anche io la notizia e come te sono rimasto scioccocato: vorrei proprio poter leggere tutta la sentenza
...davanti a cosa come questa, mi chiedo che fine abbiano fatto le femministe incazzate che c'erano una volta...
Sia come sia, questa faccenda mi ha riempito prima di tristezza e poi di rabbia.
BUONE NOTIZIE se ho capito bene...
CASSAZIONE: SENTENZA SU STUPRO SARA' SEPPELLITA
"Questa sentenza, come avvenne per quella dello stupro e i jeans, sarà 'seppellita con ignominia' dalla stessa Corte di Cassazione: ossia non troverà mai spazio nel 'Massimario' e, anzi, verrà citata come esempio negativo di come una sentenza non dovrebbe mai essere scritta né motivata". Questa l'assicurazione che viene direttamente dai 'piani alti' della Suprema Corte che non condividono assolutamente il verdetto - emesso dalla Terza sezione penale del 'Palazzaccio' - favorevole a considerare come caso di "minor gravità" quello della violenza sessuale ai danni di una minorenne che ha già avuto rapporti.
ANSA
http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200602172032231552/200602172032231552.html
Hai ragione. La sentenza è una vera bufala. Ma io mi soffermerei a monte. come hai detto tu...."Ma e' davvero armoniosa e normale una simile evoluzione psicologica e personale?
E cosa c'e' di armonioso in una famiglia in cui un patrigno ha problemi periodici di tossicodipendenza e una madre accetta serenamente la precocita' sessuale della figlia?".
Oltre alla sentenza criminale ci dovremo interrogare su questo...
Ciao:)
Rebelot, grazie per la visita e i complimenti.
Che gli stessi vertici della Corte di Cassazione si siano espressi con sdegno a proposito di questa sentenza, fa ben sperare sulla comune sensibilità che appartiene sia a chi possiede una profonda conoscenza della materia che a coloro che si limitano a dare una frettolosa e superficiale occhiata agli articoli dei giornali.
Undine, mi trovo d'accordo con te su tutti i punti e vorrei aggiungere: un reato dovrebbe essere un reato indipendentemente dai risvolti psicologici e non che possa subire la vittima.
Allora una rapina o magari un omicidio di un negoziante che è già stato rapinato altre volte dovrebbe essere meno grave di uno che lo subisce per la prima volta?
La cosa è semplicemente assurda, da qualunque punto di vista la si guardi!
SU http://blog.terrorpilot.com Nemesis ha scritto
"Attendo con ansia il verdetto della cassazione che dare calci in culo a chi ne ha già presi sia meno grave, che dare dello stronzo a chi l’ha già preso è meno grave, che ammazzare di botte uno stupratore che ha già inavvertitamente preso un qualunque colpetto sia meno grave. Stronzi."
Quoto in pieno
Il commento cancellato è il mio, avevo sbagliato il link :)
La sentenza della Cassazione non si scaglia tanto contro la ragazzina (che tra l'altro non ha chiesto risarcimenti in denaro, ma solo giustizia), ma contro tutte le donne che hanno subito uno stupro o che, purtroppo, lo subiranno. Ogni avvocato si rifarà alla sentenza e in più aggiungerà la tipica frase "l'ha provocato seppur inconsciamente,..."- La sentenza verrà pur censurata, distrutta, ma per i casi in corso? Se si dovesse usarla durante un processo adesso? LA frittata è fatta, l'unica soluzione ora è mangiarla in fretta. Ciao, Dblk
Io sono più preoccupata per chi capiterà di nuovo fra le loro grinfie...
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