28.10.05

Buon ponte a tutti, ci si rivede mercoledi.

Me lo sono sempre sentita dire, fin dalla piu' tenera eta'.

Lo diceva mia madre:'Silvia, sei tarda'.

Lo dicevano i professori che ho incontrato in seguito 'Silvia, non ci arrivi!' e lo stanno dicendo da qualche mese anche i miei insegnanti di danze caraibiche 'Silvia, e' inutile darti spiegazioni. Tu non capisci.'

Si, lo confesso: ho difficolta' d'apprendimento e, di conseguenza, stento a comprendere argomenti e situazioni che non sono alla mia portata.

Ecco perche' ho deciso di riportare qui tre dichiarazioni riguardanti il patto europeo di stabilita' e la posizione in cui si trova il nostro Paese. Per farmi un'opinione e ricevere i vostri consigli, il vostro aiuto. Tanto io non ci arrivo.

Ieri, a Hampton Court, il nostro premier ha sostenuto, con sicurezza e cognizione di causa, che:

L'inflazione non rappresenta piu' un problema per l'Europa, visto che anche sforando il 3 per cento del rapporto deficit/Pil, non ci sono conseguenze e che non c'e' alcuna preoccupazione per le finanze pubbliche. La preoccupazione... della Bce e' quella di contenere l'inflazione, ma con un'economia in stagnazione bisogna cambiare prospettiva. L'economia va sostenuta anche con interventi di spesa pubblica in deficit. Oggi l'eccezione e' rappresentata dal rispetto del rapporto deficit/Pil al 3 per cento, mentre la regola e' lo sfondamento di questa percentuale, anche se a questo rapporto si da' una grande importanza che invece non ha, perche' un sistema in deficit non da' automaticamente una crescita dell'inflazione.

Da tale dichiarazione si evince che il premier invoca una sospensione o un adeguamento del patto di stabilita' perche' le economie dei paesi dell'Ue sono in stagnazione e trarrebbero vantaggio da tale 'cambiamento di prospettiva'. Ok.

Poi arriva il ministro dell'economia Tremonti a confondermi le idee esprimendosi cosi:

Gli obiettivi fissati dall'Italia in sede europea, per quanto riguarda i bilanci pubblici sono confermati. In particolare il rapporto deficit/pil arrivera' per il 2005 a quella nota cifra che sapete e per il 2006 al 3,8%.

Ma la soglia non e' del 3%? E la 'nota cifra che sapete'? Deficit d'ossigeno nell'emissione del fonema?

The cherry on the cake: arriva un'altra dichiarazione, stavolta della portavoce del commissario agli Affari monetari Almunia.

La portavoce, Amelia Torres, afferma:

Mantenere le finanze pubbliche equilibrate con al massimo un deficit prossimo al 3% e' una condizione equilibrata

e ancora

ci sono vari Paesi che non rispettano questo principio e l'Italia quest'anno prevede di registrare un deficit superiore al 4%.

Aiutatemi a capire.
Il patto di stabilita' verra' rivisto?
Se quest'anno la 'nota cifra che sappiamo' corrisponde al 4%, come si fa a fissare un obiettivo per poi non riuscire a rispettarlo nemmeno nell'anno seguente?
Puo' mai risultare efficace una manovra che riduce di solo il 0,2 % il nostro deficit?
E una curiosita': come fa Berlusconi ad attirare costantemente su di se' l'ironia della compagine di Bruxelles e a scadere cosi generosamente nel ridicolo?


Fonti:
Berlusconi
Tremonti
Torres

27.10.05

Interprete simultaneo cercasi

Esiste una frattura nella nostra generazione, quella nata durante gli anni '80, una frattura invisibile agli occhi poco esperti: quella fra coloro che dopo la maturita' sono entrati nel mondo del lavoro (fisso) e quelli che hanno proseguito gli studi per un numero imprecisato di anni.

I primi hanno percezione della precarieta' in cui vive l'italiano medio tramite il caro-vita e la continua, silenziosa sottrazione dei diritti di cui hanno goduto i loro padri.
I secondi si affacciano ora nel mondo del lavoro, spesso non in modo confacente alle proprie competenze, al proprio valore individuale e intellettuale.

I primi brontolano perche' 'non riescono a fare il ponte' e minacciano di licenziarsi per un giorno di lavoro in piu'.

I secondi, quando va bene, fluttuano nell'allegro mondo dei call centers, dei lavori pagati a provvigione e dei Co. Co. Pro. .

I primi non sprecano la propria giusta indignazione unendosi ai colleghi e ricorrendo ai sindacati, ma diffidano di quegli stessi colleghi con cui condividono lavoro e giornate. Nicchiano quando viene proclamato uno sciopero, fanno testa o croce quando si tratta d'incontrare un rappresentante di sindacato.

I secondi, che hanno visto crollare i propri sogni non meno dei primi, faticano ad intendere la causa di cosi tanta indifferenza nei confronti dei propri diritti di lavoratori e vorrebbero (oh, quanto lo vorrebbero!) trovarsi in condizione di poterli far valere, quei diritti.

Ieri sera, al telefono, una mia cara amica era imbufalita per quel giorno di ponte in meno. Mi azzardo a supporre che se fosse stato a rischio qualcosa di diverso dal diritto al riposo lei, come gli altri, non avrebbe aperto bocca.

E ai secondi, a questa massa di poveri beoti, ingenui, coglioni e rimbambiti, non e' nemmeno concesso di biasimare la legge Biagi: farlo equivarrebbe a giustificarne il brutale assassinio.

26.10.05

Searching for Alice

Alice se ne' andata questa mattina.
Di nascosto, impulsiva come sempre. L'ha fatto senza dir niente a nessuno, perche' non tollera l'idea che altri abbiano bisogno di lei. E ci ha abbandonati.
L'ho scoperto poco dopo, anche se diversi indizi mi avevano suggerito la sua imminente partenza. Ma io, testardamente ottimista in tutto cio' che la riguarda, ho escluso a priori l'eventualita' che lei potesse lasciarmi.
I crudeli interrogativi di chi e' stato repentinamente abbandonato infestano la mia mente.


Alice, luminosa e divertente, come puoi scordare queste due settimane fatte di confidenza, intimita', rispetto, fiducia?


Errore di registrazione.

Alice, cosa e' accaduto tra di noi?

Gentile Cliente,
la sua utenza e' stata disattivata.


Alice mia, e' finito tutto?

Cosa posso tentare per riaverti qui?


Contatti il 187.

25.10.05




Il mondo appartiene agli scontenti, ai testardi, ai polemici, ai disfattisti, a chi nutre fiducia nel genere umano e nelle sue effettive possibilita' di evolversi, di progedire in senso morale e sociale.
Perche' dire NO costituisce il piu' grande atto di fede di cui siamo capaci.
Perche' NO e' la manifestazione della forza posseduta dal singolo e dalla sua parola, nonche' la speranza di poter realmente mutare il corso della propria esistenza.
Oggi molti recalcitrano, detestano i testa-a-testa, rifuggono dalla rivendicazione legittima dei propri diritti, sia in qualita' d'individui che di membri della societa' cui appartengono.


Da poche ore se n'e' andata Rosa Lee Parks, che deve essere stata una vera rompiscatole se ha costretto l'autista di un autobus di Montogomery (Alabama) ad arrestarla.
Il 1 dicembre 1955 sali sull'autobus per tornare a casa come ogni sera. Dopo aver preso posto nella zona riservata ai 'coloured', l'autobus si riempi di gente. Essendo esauriti i posti a sedere dei 'whites only', ci si aspettava che i neri cedessero il proprio ai 'whites' che erano rimasti in piedi. Rosa rifiuto'. E il suo piccolo, semplice e ben poco innocuo rifiuto diede il via al movimento per i diritti civili negli Stati Uniti.

Rosa, la scontenta, spiego' cosi il suo piccolo e importante NO:

Avevo il diritto di restare dov'ero. E volevo che quell'autista sapesse che noi venivamo trattati ingiustamente, come individui e come popolo.


Il cammino e' lungo, costantemente ostacolato da chi considera i diritti civili alla stregua di un noioso, gravoso optional, ma mi piace pensare che altri seguiteranno a percorrerlo. E che Rosa, da lassu', continuera' a guardare qui e a ribadire il suo NO.

Ce matin

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Amare la propria patria non significa necessariamente amare e rispettare chi ci vive.

24.10.05

Post a tre voci

La nostra presenza viene richiesta a tutti i costi venerdi sera: una coppia di amici che convive da due anni desidera fare un annuncio.
Sappiamo di cosa si tratta: la data del matrimonio.
Certo, stanno mettendo su casa insieme e frequentando un corso matrimoniale. Non e' possibile fingere di stupirsi, la nostra genuina contentezza dovrebbe bastargli.



In ritardo, come sempre.
I capelli arruffati, in disordine, si ribellano al pettine di fiducia e poco valgono i tentativi di dar loro una parvenza di disciplina.
Il ritardo perpetuo ha compromesso anche i cinque minuti dedicati al trucco: rimediero', in macchina o in seguito.
Quella cipria chiara in modo disgustoso trasforma il volto in una tavolozza
da pittore.
E le occhiaie!
No, sono in eterno ritardo e dover impiegare i pochi minuti che restano
facendo cio' che ho trascurato prima mi mette di malumore.

Al lato destro c'e' un cimitero.
Distolgo lo sguardo, l'eventualita' della morte mi sembra un oltraggio.
Ritorno a lei.
Il suo corpo magro e piccolo, quel corpo svelto e' stato dissolto: questioni di spazio, la popolazione aumenta e piu' ne muoiono piu' si pone il problema di dove sistemarli, dicono.
Dentro a un elegante 'cofanetto' dorato c'e' tutto cio' che conoscevo di lei. C'e' lei. Lei e' li. Lei e' li, e' li.

Lei, le sue risposte taglienti, le occhiate in tralice, i racconti sulla sua gioventu', l'amore per la terra, che l'amava cosi generosamente, l'ansia di sentirmi cantare, la fede in quell'uomo che garantiva a tutti ordine e benessere...
Dove sei?
La corrente d'emozioni, di non detti, di furiose discussioni quando alzavo la cresta, il rimpianto di aver lasciato solo mio padre, dove sei?

In quel 'cofanetto' c'e' tutto questo?

E' talmente piccolo per te, per l'amore che elargivi, per la persona che sei stata.
Mi aggrappo alla buona educazione e inizio a singhiozzare lentamente.
E so che la morte non l'accetto, la odio, che la morte la vorrei morta davvero...

Si, c'e' il ricordo a scaldarmi il cuore... il ricordo che fa fiorire quei timidi e consapevoli sorrisi, quando ci volgiamo al passato e vediamo noi stessi vestiti d'ignoranza ed egoismo. Nudi.

Ti vorrei vicina a me, ma tu ci sei, vero?
Lo ripeto interrogando le nuvole grigiastre e la distesa di case coloniche e terre coltivate, umide di quella frizzante pioggia che accarezza il paesaggio autunnale. Lo ripeto fino a quando le esigenze degli altri si fanno pressanti e sovrastano il ticchettio di quell'interrogativo che piu' d'ogni altro meriterebbe risposta.


Ci sediamo a tavola, la pizza e' di quelle che piacciono a me:pasta morbida e leggera, ingredienti di qualita'. Il lambrusco frizzante completa il benessere di quella piccola riunione.
Il tintinnio della forchetta contro il bicchiere richiama la nostra attenzione.
-Ragazzi, ho un annuncio.


Gia', lo so.
Ormai lo sappiamo tutti, pero' e' giusto mantenere la forma e dare un annuncio almeno alle persone care. Ma non potevano dirlo durante una chiacchierata tra amici? E' la forma dell'annuncio, quella che fatico a comprendere. Niente da dire sulla coppia, pero': si vogliono bene e fanno sul serio. Il mio disfattismo e' utile quanto un post it scritto col pennarello indelebile.

-Sono incinta!

Silenzio lungo un infinito momento.
No, decisamente non era attesa, quella cosa. Non era programmata perche' il momento non e' quello giusto. Quante difficolta',ci saranno per 'quella cosa'. E il matrimonio? E la casa?
Sgrano gli occhi e la mia mente si esprime con un termine che descrive in modo quasi puntiglioso lo shock provato: C***O.

Poi guardo lei.
Lei che ha una vita dentro quegli occhi.
Tra otto mesi nascera' un bambino, arrivera' un flusso di sentimenti, emozioni, esperienze, crisi e attimi d'intensa felicita', arrivera' un volto che non abbiamo mai visto, una voce nuova e mai udita prima, arrivera' una nuova vita. E quando realizzo che non arrivera' un contrattempo o un fuori programma, ma un'altra vera, nuova, affacinante e complicata esistenza, vorrei abbracciarla e proteggerla e mi limito a trattenere le lacrime e a pronunciare, con la voce tremante, una serie di formule da galateo che non mi rappresentano. L'ho abbracciata dopo, esclamando un 'uffa!' d'inadeguatezza per non essere in grado di esprimere verbalmente la mia gioia per lei.


Non siamo noi a sconfiggere la morte, ogni giorno?
Quando ci priva di chi amiamo o della possibilita' di amare ancora?
Chi patisce si lamenta di come il mondo vada avanti NONOSTANTE noi. E non e' invece una prova della nostra forza?
La vita che nasce, la vita che continua.
Testardamente.
Non ci sta a farsi sconfiggere e ribatte, ribatte a ogni lutto, ribatte a ogni perdita, portando nuova luce, portando quei nuovi delicati grovigli esistenziali chiamati 'uomini', portando idee e genio, egoismi e meschinita', portando benefiche o malefiche scosse. Portando impulsi, ininterrottamente, impulsi che contrastano e insultano l'eterno silenzio che la morte impone.

Lei puo' solo fermarci uno alla volta, mentre gli altri vanno avanti e seguitano a essere... il silenzio viene continuamente interrotto da noi. Da noi che piangiamo, gridiamo, parliamo, ridiamo.
Da noi che siamo.

21.10.05

Mi piace il singolo presentato ieri da Ligabue ... e' una data da ricordare.

Non intendevo trattare qui, OGGI, un'argomento gia' affrontato dal 80% dei blog, ma il fatto che tutti ne parlino non impedisce di esprimere la mia opinione.

Il mio parere risente delle convinzioni politiche e dell'esasperazione che mi portano a togliere l'audio quando odo la voce del mio magnifico omonimo.

A prescindere dalle valutazioni artistiche che, come ho scritto altrove, non sono in condizioni di dare, mi preme sottolineare come ieri sera, FINALMENTE, ci sia stato un barlume, un sospetto di liberta' d'espressione.

I soliti destrorsi dicono che il programma non aveva contraddittorio.
Bisogna capirli e compatirli: chi ha come riferimento il panino di Mimun o la gestione dell'informazione politica in mano a Vespa e Annuzza, rischia effettivamente di fraintedere tale concetto.

Poi arrivano loro, gli pseudointellettuali che ghignano come il compagno secchione che non vuole passare il compito ai meno bravi di lui: Celentano non ha detto niente di nuovo.

In un paese come la Svezia, infatti, sarebbe cosi.
Noialtri, QUI, dobbiamo accontentarci delle schegge impazzite e strapagate, le uniche a potersi concedere il lusso della liberta' d'espressione per il trascurabile fatto di aumentare gli ascolti.
Siamo giocoforza tenuti a confrontare un nuovo che sa di vecchio con un vecchio che non vuol saperne di rinnovarsi, obbligati a paragonare il peggio al meno peggio... a considerare uno show di non eccelsa qualita' un'oasi sahariana dove sorseggiare acqua fresca.

Non dico di chiedersi perche' siamo giunti a questo, ma esorto i compagni secchioni a ricordarlo, di tanto in tanto.

20.10.05

"...le stravaganze e le incoerenze mi divertono, lo ammetto e, quando posso, ne rido."

Noi femminucce adoriamo lamentarci degli uomini che non sanno sorprenderci, viziarci, coccolarci, farci sentire desiderate e al tempo stesso stimolare la nostra curiosita'.
Noi (spesso) siamo quelle che si lamentano dell'indifferenza del nostro lui al completino intimo che abbiamo scelto con tanta cura, del dialogo spento, dei suoi sguardi ad altre donne e via dicendo.

Qualche volta dovremmo (anche) esaminare la nostra vita di coppia e domandarci cosa EFFETTIVAMENTE facciamo per il nostro uomo.

Dobbiamo farlo, se non vogliamo che ci capiti un'avventura come questa che segue:





2005-10-20, Modena



MESSAGGI OSCENI SUL TELEFONO
Ma era il fidanzato



Tempestava la compagna di sms osceni, per rendere piu' frizzante un rapporto forse ormai esausto, ma alla fine e' stato lasciato dalla convivente che per scoprire chi fosse l'autore dei messaggi si era rivolta alla polizia postale.

Evidentemente non aveva nemmeno il sospetto che la persona che le spediva in continuazione sms piccanti sul telefonino fosse proprio il suo compagno ma l'amara scoperta e' arrivata dopo che la signora in questione, una 52enne residente in citta', esasperata ed indispettita dal tono dei messaggi, si era rivolta alla polizia postale. Una trentina le missive inviate da quella che inizialmente sembrava una persona sconosciuta.

Dopo attente verifiche, gli agenti con stupore hanno appurato che il numero riservato dal quale provenivano le proposte oscene, era intestato alla medesima persona che aveva sporto denuncia.

Cosi martedi pomeriggio gli uomini della polpost hanno invitato la signora a presentarsi negli uffici del centro storico per informarla di quanto appreso. Poche parole e immediatamente la signora ha capito che il numero di cellulare incriminato era quello utilizzato dal proprio compagno.

All'uomo, un 54enne residente a Spezzano, ora denunciato per molestie telefoniche, non e' rimasto altro che confessare.

Voleva risvegliare un rapporto un po' stanco ma come unica conseguenza, almeno per il momento, e' stato piantato in asso, proprio davanti ai poliziotti.

Trovata qui.

Molestie Via sms

Tim, Meridiana, Sky e il Ministero dell'Ambiente si divertono a mandare messaggi pubblicitari senza il mio consenso. Ecco il testo dell'ultimo, ricevuto alle 11:11:


1oooo posti a 9 euro+tasse per volare con Meridiana dal 1 no a 20 dic da BOLOGNA in Sicilia.
Scopri i voli in offerta e acquista subito.

Seguono numero di telefono e indirizzo del sito.

Il messaggio fa pensare. E conduce a inquietanti interrogativi:

1)perche' proprio in Sicilia?
2)perche' da novembre al 20 dicembre?
3)perche' non in primavera?
4)perche' il mio operatore mobile insiste ad inviare sms pubblicitari che, regolarmente, cancello?
5)perche' a me?

Questo post e' un appello:
vi siete trovati nella mia stessa situazione?
Se si, avete risolto il problema?
E se l'avete risolto, potreste spiegarmelo prima che io prenda un volo per Catania mossa unicamente dalla disperazione?
Grazie a tutti.

19.10.05

Paurosi da far paura

Se domani pomeriggio verso le sei siete liberi da impegni e passate dalle parti di Modena, contattatemi. Si terra' un evento speciale, un grande momento di aggregazione. Un momento per pensare, confrontarsi, comprendersi.

S'intuisce che sono rimasta senza sigarette?

Una persona che frequenta questo blog e mi conosce bene ha mosso una critica su 'Irriflessioni'.
-I tuoi post si occupano di argomenti poco allegri.

Leggendomi ha l'impressione di avere a che fare con qualcun'altra e avverte una grande differenza fra l'autrice del blog e cio' che scrive.

E' vero e, come tutte le critiche, questa merita di essere considerata.

Ho deciso di tenere un blog un anno e mezzo fa'.
L'ho aperto su Diabloggando, piattaforma che sconsiglio per gli scarsi servizi offerti ai bloggers.
L'ho chiuso dopo tre mesi e mi sono rivolta ad una mia cara amica.
Mi ha suggerito Blogspot.

E cosi ho iniziato 'Irriflessioni'. Me ne sono occupata per mesi, impedendo ai lettori di commentare cio' che scrivevo. E per mesi questo spazio non e' stato un blog, ma una finestra sulla contraddizione che esisteva dentro di me tra
la necessita' di comunicare cio' che sento e la paura dell'opinione altrui.


Si dice che il timore dell'opinione di chi ci circonda sia tipico dell'adolescenza. D'accordo.
Sono stata convinta, a lungo, che ci fossero persone pronte a scannarmi (perdonate l'emilianismo) per il piu' piccolo errore di contenuto,stile e sintassi.
Una volta accettata la mia congenita ignoranza, ho lasciato che 'Irriflessioni' diventasse un blog e la scoperta che il mondo non gira intorno a me ha completato l'opera.

Alla fine ha vinto la sana curiosita' . Curiosita' di conoscere persone, non solo bloggers. E mi sono messa a disposizione per critiche e suggerimenti, bene accolti.

Mi rivolgo al lettore e a chi possiede un'infarinatura di psicologia dinamica:
NON POSSO scrivere in modo costruttivo su qualcosa.
La mia acidita' latente trabocca qui e, non me ne vogliate, preferisco che a subirla sia gente che puo' eliminarmi con un click anziche' persone che sono tenute a sopportarmi. Sarei insincera, fasulla.
Non che la sincerita' sia necessariamente la dote richiesta ad un blog. Spesso avviene il contrario e il numero dei lettori e' direttamente proporzionale al fanta-pathos di certi weblog. Intendo soltanto precisare che, qui, non posso che essere COSI.
Poi c'e' da dire che certe psicologie frustrate e limitate prediligono concentrarsi sui lati negativi delle questioni che si trovano ad affrontare. Demolire e' cosi facile! Chi distrugge non e' tenuto a ricostruire ed esaurisce in fretta il proprio compito, senza doversi impegnare a CAPIRE realmente qualcosa.

Chi non si e' ancora addormentato leggendo questo post sbadigliera':
E ALLORA?

Allora riporto qui le parole di un grande autore portoghese che v'invito a conoscere, Jose' Regio, promettendo di non cadere nel baratro in cui sono finiti in tanti citando Ennio Flaiano:


L'originalita' non e' bizzarria, ne' aspirazione a distinguersi, ma fedelta' alla propria natura e volonta' di obbedirle. L'originalita' e' autenticita'.

Ecco, caro-lettore-che-mi-conosci, ci tengo che tu lo sappia. C'e' poco tempo per essere strani, siamo autentici.
Sono ANCHE cosi. E tutto il mondo non gira intorno a me.

18.10.05

Trash addiction

Ieri sera cena, telefonata e poi TV.
Su Rai Uno c'era il Professore, ma sinceramente non potevo sopportare la vista di Vespa e l'antipatico, cosi ho cambiato canale.

TRUE LIFE: I'm on a diet

Tre ragazzi decidono di perdere peso e MTV ha la bonta' di raccontarcelo.
'Interessante!' bofonchia la sottoscritta.

Da noi, malgrado qualche eccesso di protagonismo presente nella blogosfera (eccessi che non necessitano della mia compassione), non si assiste ad una spettacolarizzazione dei problemi di peso.
In generale si rileva una mentalita' scorretta, che collega l'essere normopeso a valori estetici piuttosto che a un generale benessere fisico. Sembra un errore da poco, ma i rischi sono seri. Aggiungendo poi l'input proveniente da genitori, allenatori o altre figure che esercitano grande influenza sulla vita del candidato a normopeso, si capisce come una seria presa di coscienza del valore del nostro corpo sia, alla meglio, un'utopia.
La trasmissione di ieri sera mi ha costretta ad un'ulteriore riflessione su questi aspetti.
E ad aumentare la consapevolezza della fortuna che ha la sottoscritta ad accettarsi (qualche volta) cosi com'e'.

C'e' Amber, biondina texana che ha gia' le idee su cio' che desidera fare da grande: la reginetta di bellezza. Guida macchine costose, ha insegnanti di portamento e dizione, un parrucchiere e un truccatore personali. Non la si vede studiare e le do' ragione: stare con la testa sui libri aumenta il doppio mento.

C'e' Kelly, vive in Florida e lavora alla reception di un'imprecisato esercizio commerciale. Allegra, piena di amici, le piace andare al fast food e conduce una vita normale. Sembra anche l'unica normale tra le tre vittime di True Life.

Infine ecco Cory, sbarazzino quanto Dino Zoff. Pratica lotta greco-romana e nel tempo libero frequenta l'universita'. Nella sua cerchia d'amicizie rientrano soltanto ragazzi che praticano la sua stessa disciplina sportiva.

GOALS

Amber deve perdere cinque chili in vista dell'ennesimo concorso di bellezza. La madre sta li a misurarle le cosce, il fondoschiena e la pancia armata di metro oculare.
-No, non ci siamo. Bisogna che tu mangi di meno.
'Devo vincere assolutamente!' e ' Devo stare bene in costume!' e' il mantra dell'aspirante reginetta.

Anche Kelly desidera star bene in costume da bagno, ma per ragioni diverse: pesa 114 kg.
Viene derisa dagli sconosciuti quando va al ristorante e sogna di poter camminare in spiaggia senza vergognarsi.

Cory gareggia per la categoria dei 64 kg.
Deve mantenere il peso in vista dell'ennesima competizione.

L'allenatore ha infatti invitato i lottatori a controllare attentamente il proprio peso, pena l'esclusione dalla gara.

Ah, dimenticavo: vuole vincere anche lui.

Vorrei sorvolare sulla mentalita' americana di ragionare per 'goals', quasi i protagonisti fossero dei beoti che non comprendono i vantaggi di un'alimentazione equilibrata e di un frequente movimento fisico ( non quello di guidare il mouse sul tappetino, ma un po' piu' faticoso).

Il 'goal' SAREBBE vivere in modo sano, facendo del sanissimo esercizio. Ma non ci arrivano. Vabbe'.


Come dimagrire?

Amber
punta su una dieta d'urto e si rimbambisce a forza di fiocchi di latte.
Ha eliminato proteine, carboidrati, vitamine e l'ossigeno. Vive SOLO di fiocchi di latte.
Non puo' mangiare altro perche', ribadisce, il suo sogno e' vincere la fascia come migliore ragazza in costume da bagno. Sua madre le rompe le scatole per poi ingozzarsi di nascosto al fast food.

Kelly suda, geme, lotta.
Gli incontri con il personal trainer e il nutrizionista sono stati traumatici per lei.
Via le bevande gassate, via le salse e il cibo fritto. Tanto, tanto sport.
Kelly, siamo con te!

Condivido la preoccupazione di Cory per la propria salute. Solo non mi concentrerei eccessivamente su quella fisica.
Mangia una barretta sostituitiva al giorno e,per avvertire meno lo stimolo della fame, la divide in due 'Cosi inganno il mio stomaco'. Fa 35 minuti di allenamento cardio con quattro strati di abbigliamento addosso e corre a pesarsi.
-Visto? Ho perso un chilo!
Mangia e sale sulla bilancia, fa pipi e sale sulla bilancia... e darsi allo step?

Come finisce?

Amber
vince il premio Miss Teen Texas (non quello in costume da bagno). Festeggia strafogandosi al fast food e il giorno dopo ricomincia un'altra dieta d'urto. Perche' 'deve vincere' il prossimo concorso che si terra' fra due mesi.

Kelly ha perso 24 chili e spera di perderne altri 15. E' cambiato il suo approccio verso il cibo e seguita ad allenarsi in palestra.

Cory ha vinto una gara e si e' classificato terzo a livello nazionale. E' soddisfatto del regime che ha seguito e benche' i medici gli abbiano detto che rischia l'infarto e la madre lo supplichi piangendo, proseguira' la lotta greco-romana. Ci sono altre gare da vincere.


Mi permetto di aggiungere, cosi en passant, che soltanto Kelly e' stata seguita da un nutrizionista.

17.10.05

'Gonfia' d'orgoglio

Lo ammetto.
Sono politicamente intollerante.
Ne ho avuto prova ieri sera, quando mi sono recata a votare per scegliere il candidato premier alle politiche del 2006.
Il signore brizzolato che ha controllato la mia tessera elettorale, la ragazza che mi ha suggerito di piegare la scheda in quattro, la famigliola che attendeva il proprio turno. Tutti erano di centrosinistra e io LO SAPEVO.


Una sensazione che mi ha inebriata e rassicurata.

Li vicino non c'erano i 'meritocratici' che parlano di valore personale confondendolo con la cultura del 'fare'.
Non c'erano Bertolini in sedicesimo che si lamentano di un'Emilia Rossa che 'non cambia mai strada'.
Non c'erano fans di Giulietto che danno la colpa di tutti i disastri all'euro e al buco lasciato dal centrosinistra.
Insomma, per dirla in soldoni:
NON C'ERANO TESTE DI C***O.

COME non sentirsi ebbri di felicita' quando pareva che il mio paesino fosse abitato soltanto da elettori di centrosinistra?

Non dovevo sgolarmi spiegando che la Thailandia accanto a noi fa un figurone e che Biagi non e' iscritto ai Comunisti italiani.
Non ero tenuta a sottolineare lo scarso rispetto per gli italiani dimostrato da un governo che cambia la legge elettorale a sei mesi dal voto.
Verita' lapalissiane, si. Eppure certi miei concittadini faticano meno a credere nell'onesta' di Luciano Moggi.

Il mio entusiasmo e' degenerato.
Ho lasciato ai miei compagni di sventura numero di cellulare, casa e persino l'indirizzo e-mail.

Poi me ne sono andata a casa, pimpante.
Solamente oggi ho riflettuto su quei minuti adrenalinici.

Sono intollerante?
Si.

Lo sono nei confronti di questo centrodestra, che poco ha a che fare con la tradizione di quello europeo.
Fini ci ha provato, diamogliene atto, ma nessuno aspira a stargli dietro.
Follini pure, ma non lo vedremo mai piu'.
Cosi ci troviamo un intrigante mix di postfascisti, razzisti che non disdegnano di ricevere prestazioni particolari da straniere, chiesaioli, pseudonazionalisti ed altri eredi di importanti tradizioni democratiche, oltre a galantuomini salvati dal fresco di qualche rassicurante cella.

Da cittadina che vota un partito della sinistra cosiddetta 'radicale', esigo un vero partito conservatore, sul modello francese e tedesco, ma non questi politici da avanspettacolo e orticaria.

Berlusconi e' comprensibilmente stizzito e gioca a far finta che quattro milioni quattrocentomila persone non esistano.
Maroni e Fini ci rispettano. Sono turbata e commossa.
Castelli parla di modello sovietico e di risultato gonfiato. Questo perche' se fosse stato del centrosinistra non avrebbe resistito alla tentazione di gonfiarli LUI, i risultati.

Prodi gongola, Bertinotti sfodera il sorriso di circostanza di chi sperava nel 28 % e si trova qualcosa in meno, Mastella ha convinto il figlio Elio a non telefonargli piu' quando da papa' ci sono i giornalisti e Rutelli (ignaro dei miei suggerimenti) continua a rifiutare l'ipotesi della lista unica.

Concludo.
Ieri tanti cittadini ed elettori di centrosinistra hanno inviato (per l'ennesima volta) un segnale.
E' auspicabile che qualcuno, soprattutto la' dove nascono le margherite, capisca quanto sia necessaria la creazione di una lista unica.
Speriamo che le tensioni diventino un ricordo e che questi cinque, lunghissimi anni, finiscano nel dimenticatoio.
Altrimenti saro' la prima ad affermare che ogni forma di partecipazione alla vita politica e civile del nostro paese e' inutile.

Nota:
festeggio con un cadeau per voi, niente di che, ma si ride.

15.10.05

Prima di partire

A Daniele Gasparini e' stato assegnato l'importante Premio internazionale di composizione Reina Sofia.
Come l'ho scoperto?
Ascoltando la Radio Nazionale Spagnola.
Invece noi dagli a parlare di uno che si tinge la chioma con l'Uniposca nero.

14.10.05

Mittente e destinatario

Mi scuso anticipatamente per il contenuto del post.
Ho provato a fare i tre giri di salsa venezuelana, che sia per questo?

Uno dei momenti piu' piacevoli della giornata e' la sigaretta che fumo dopo i pasti.
Non si puo' fumare in casa, ne' mi sembra giusto imporlo a chi vive con me ed e' antitabagista convinto.
Cosi mi accoccolo sulla sedia imbottita in terrazza, il mio punto fermo, il 'trono' (ognuno ha i troni che si merita) da cui presiedo la mia corte di rimpianti, buoni propositi, attacchi di un'ira che chissa' se imparero' mai a canalizzare in modo fruttuoso per me e le povere anime che hanno la ventura di conoscermi.

Aspiro, problemi che mi vengono a cercare, la saccente che ha ragione spiega per l'ennesima volta la lezione.

-FUMARE FA MALE (d'accordo)
-MANGIARE FA MALE ( eh, dillo a me che vivo nella tana del carboidrato!)
-ARRABBIATI DI MENO (tanto se e' scritto che un embolo mi pigli e mi porti via c'e' poco da fare)
-SII OTTIMISTA (il pessimismo genera energia negativa che ristagna negli ambienti in cui viviamo e si ripercuote sulle nostre vite... OM!)
-FIDUCIA, FIDUCIA, E ANCORA FIDUCIA

Il fatto che la saccente venga a trovarmi ogni volta che accendo una Merit in solitudine puo' dissuadermi dal rimpinguare le casse dello Stato.

Poi la bimba che non vuole crescere, la piu' forte delle due, quella attaccata ai vizi come un adesivo all'album di figurine, ha un moto d'orgoglio.
Diffidente, golosa, collerica, pessimista e tabagista. Bene. E allora?
I miei difetti (o percepiti come tali) avranno una spiegazione, un sospetto di finalita', caspiterina!
Non sara' certo una voce interiore surrogato delle prediche materne a indurre un serio cambiamento nelle cattive abitudini della sottoscritta! Mettero' l'accento sullo humour da trattoria vicino al Secchia, sulla pessima tendenza a voler fare la salvatrice di turno, sulla propensione a commuoversi per i fagiani uccisi dai cacciatori ogni giovedi e domenica presso casa mia e, non ultimo, sulla crescente simpatia per l'Inter, perche' una come me giusto per l'Inter puo' simpatizzare.

Tirero' fuori il meglio di me conservando gli antichi vizi.
E tutti saranno contenti.
Vero?


Per due giorni saro' assente da questo blog.
Cio' significa che per due giorni non sarete tenuti a visitarlo.
Mi attende un weekend di cibo, musica, buon vino e dolcezza. I quattro piaceri della mia vita, anche se non necessariamente in quest'ordine.
Domani andro' al Mart di Rovereto, sperando di riuscire a vedere la Collezione Phillips senza fare troppe ore di fila.
A tutti auguro un felice fine settimana.

13.10.05

Il mio orticello, innanzitutto!

Ecco a cosa conduce la riforma elettorale.

La volonta' dei cittadini non e' stata rispettata, ma cio' penso non stupisca piu' nessuno, vi pare?

E questa e' ragione di comprensibile irritazione. Irritazione che, sommata all'ingenuita' e all'inesperienza, m'induce a cambiare canale ogni volta che il mio tappo omonimo compare in TV. Sono satura e so di non essere l'unica. Fin qui, le ovvieta' di prammatica.

Attendo ansiosa l'asso nella manica che Fassino ha annunciato oggi, nel primo pomeriggio.
L'asso verra' estratto durante le votazioni al Senato. Ho cercato la notizia in rete, non c'e' traccia. Ad ogni modo si tratta di una dichiarazione rilasciata dal nostro a Mediavideo, assente su Tgcom (strano!).

Chiti e' fiducioso che la coalizione sapra' trovare un accordo ragionevole dopo le Primarie, baraccone in cui i leaders del centrosinistra 'fanno la conta' e si pesano come i bovini al mercato del bestiame.

Il centrosinistra sapra' rispondere in modo efficace?
Magari ricorrendo alla lista unica?
Rutelli capira' di essere piu' adatto alla carriera di attore di fotoromanzi Lancio piuttosto che alla vita politica?

Altro giramento di pigne:
voto da qualche anno, con quasi totale aderenza alle posizioni espresse in Parlamento, un partito che raccoglie, se va bene, un 2,5% circa ad ogni consultazione elettorale.

La soglia di sbarramento alla Camera e' del 2%. Spero che il mio partito di riferimento si presentera' assieme all'altro, che raccoglie a malapena il 2,3/5 % delle preferenze. Altrimenti saro' costretta a dirottare la mia preferenza altrove, per non correre il rischio di SPRECARE il mio voto.

Il semplice fatto di dover costringere i miei neuroni a vorticosi strategici calcoli pur di vedere espressa anche la mia volonta', e' sintomatico di quanto sia interessata la legge che verra' votata tra poco alla Camere dei deputati.

E le pigne girano intorno alla stanza.

OT: stasera faccio i pizzoccheri. Mangio e i miei dispiaceri verranno sommersi da fiumi di generoso lambrusco. A tutti voi auguro una buona serata.

12.10.05

Banale, ma sentito

E' vero.
Sono egocentrica, ma mai e poi mai mi mettero' a frignare con coloro che vedo e sento quotidianamente. Ne' mi faro' venire 'attacchi di pianto' con quelli che vedo e sento ogni due o tre mesi. Non ho pianto nemmeno il giorno del funerale di mia nonna e non per un preteso atteggiamento stoico, che non mi appartiene, quanto piuttosto per considerazioni terra-terra.
Il mio dolore e le considerazioni che gravitano attorno ad esso non vanno esibiti... la compassione e/o la simpatia ricevute non alleggeriscono il mio peso.

Avevo addirittura scritto un post riguardante il lutto che mi ha colpita, ma persino con 'voialtri' ho avuto un soprassalto di dignita'. No, non e' il termine esatto. Chi permette al proprio dolore di mostrarsi non manca di dignita'.
Ecco, per usare un termine piu' crudo, ritengo che piangere e raccontare a tutti quanto soffro sia poco pratico.

Posso contare su poche persone e il loro conforto rappresenta molto per me. Lamentarsi della morte, della malattie, delle disgrazie, della fragilita' delle cose umane non diminuisce la gravita' dell'accaduto.

Forse e' la montagna di libri su karma, reincarnazione, esperienze premorte, ipnosi regressiva, ad avermi condizionata.

O forse e' l'eterno irrisolto conflitto tra due culture, quella da cui provengo e quella in cui sono nata e cresciuta, a farmi parlare del male in maniera cosi cinica.

O la terza ipotesi: non sopporto la vista delle lacrime perche' mi ricordano cosa ci e' successo e cerco di dimenticarlo e/o rielaborarlo.

Ma perche' piangere ora, caspita?

Avremmo dovuto sbrigarci PRIMA, dimostrarle PRIMA cio' che provavamo per lei, anziche' considerarla come un soprammobile o un vecchio salvadanaio (non io).
Piangere ORA ... a che pro?
Mi sta tremendamente sulle palle. Non cambia le cose. Si elemosina attenzione da chi non puo' comunque comprendere cio' che soffriamo.

Adesso ce la dobbiamo scontare e convivere con i nostri rimpianti.
Niente bocconcini, niente 'mi dispiace'.
Dobbiamo cavarcela da soli.

Miscellanea

Ieri mio padre si e' recato alla Coop Grandemilia.
Davanti al banco formaggi (dove suole passare gran parte del tempo dedicato alla spesa), ha sentito distintamente degli addetti sghignazzare, e li ha visti darsi pacche sulle spalle.
Sorpreso, si e' guardato intorno:

COSA STAVA SUCCEDENDO?

Addetto 1: Hai sentito?
Addetto 2: Cosa?
Addetto 1: La bella notizia. Si e' slogato la caviglia!
Addetto 2: Evvai!!!

Solamente ieri sera, guardando il Tg3, siamo riusciti a dare un senso compiuto alle manifestazioni di giubilo dentro la Coop.

Ormai siamo ridotti a gioire delle slogature alla caviglia, a riprova della fossa in cui siamo finiti.

ANCORA:

Come potete vedere, ho inserito ICQ2Go.
Non e' necessario avere scaricato ICQ per mandarmi un messaggio. Cliccate e in dieci secondi si aprira' la finestra per dialogare con me.
Non e' un'esperienza che vi consiglio, ma lavarsi i capelli con la crema depilatoria e' senz'altro peggio.

11.10.05

Cari lettori,

sono costretta a darvi un doloroso annuncio:

La foto manca anche dal profilo

Ho provato a caricare l'immagine da un altro host. Nada.
La pagina di Blogger, che consente di modificare il profilo, non vuole saperne di aggiornarsi.

So che vedere la mia chioma elettrica, i miei occhi a palla, il mio sguardo intelligente, costituiva per voi uno dei momenti piu' piacevoli della vostra giornata.

Ebbene, e' finita.

Se avete qualche parente che lavora per Blogger, vi prego di mettere una parola per la sottoscritta. Altrimenti sarete costretti a privarvi del mio dolce visino. E del sondaggio, che non ha piu' ragion d'essere.


Ecco.
Queste sono le 'cosette' che mi fanno venir voglia di imbracciare un fucile e prendere di mira tutti quelli che si occupano di selezione del personale.
Violenta? Si, ma con certa gente non lo si e' MAI abbastanza.

Ma ancora piu' grave e' la notizia che l'Australia sara' il primo paese in cui lo sciopero verra' punito con il licenziamento. Leggere qui.

A volte penso a chi e' adulto, con carriera consolidata, stabilita' affettiva, un percorso gia' 'definito'. E l'invidio.
Per me non e' cosi. Sono giovane e sento che diritti e opportunita' concesse ai miei genitori, sono ora ritenuti d'intralcio.


Che razza di mondo mi trovero' davanti.

10.10.05

La lente - Il mio breviario politico



Da Dagospia

Il Cavaliere trapiantato attende con la clessidra sul tavolo lo scoccare del semestre bianco (13 dicembre), quando il presidente della Repubblica non potra' piu' sciogliere le Camere e di fatto perdera' l'unico suo vero potere. "Da allora vedrete - sta dicendo Silvio ai piu' stretti sodali - avendo finalmente le mani libere dai ricatti elettorali e di governi-ponte, cosa saro' capace di fare..."

Commento: chissa' perche' non riesco a stupirmi...
Commento 2: io una strigliatina a codesti "stretti sodali" la darei

9.10.05

Provincialotta


Per la quarta settimana, il cinema Embassy ha in cartellone 'Viva Zapatero', film-documentario ideato e diretto da Sabina Guzzanti. Reduce da tre finesettimana penosi, ho deciso di andarlo a vedere.

Il titolo fa riferimento alla modifica che il primo ministro spagnolo ha intenzione di apportare alla legge che consente al capo del governo di nominare i vertici della televisione pubblica in quel paese.

Antefatto, svolgimento, conclusione.

La prima scena ci presenta Silvio/Sabina e Tony Blair/Rory Bremner durante una conferenza stampa. Silvio domanda al premier inglese perche' non si faccia intervistare da giornalisti di fiducia. Il nostro capo del governo consiglia, anzi, di rivolgere la parola soltanto a professionisti inseriti nel propro libro paga.

Di seguito le interviste a Biagi, Santoro, Luttazzi.
Panoramiche sulla florida situazione dell'informazione televisiva in Italia: la rilevanza data al giornalismo gastronomico, ai fenomeni paranormali come le lacrime di una statua della Madonna.

Poi vengono stralci della prima e unica puntata di Raiot.
L'intervista a Gasparri/Marcore' sulla legge che ne porta il nome, la spiegazione in un linguaggio accessibile ai sordomuti della samurai Sabina.

Infine le querele e la sospensione del programma.
Sappiamo il pretesto: essendo stato oggetto di querela, la Rai ha deciso di tutelarsi per non incorrere in guai giudiziari.

E tutti hanno la possibilita' di esprimersi riguardo a Raiot: Annunziata, Cattaneo, Petruccioli, Gasparri, Petroni, Alberoni, Veneziani (che cinque minuti prima avrebbe dedicato volentieri tre minuti a Sabina). Chi tace e chi avrebbe fatto meglio a tacere, come Petruccioli che balbetta 'in Italia non c'e' la censura, ma qualche restrizione si ' (anche se non e' Frau, la poltrona va bene lo stesso).

Il ruolo della carta stampata.
Giornalisti che, anziche' contestare la chiusura del programma scorgendo in cio' un'ulteriore conferma della censura presente in Italia, attaccano la satira della Guzzanti.

Il confronto con la satira inglese e francese, spezzoni di programmi di satira che vanno regolarmente in onda nei due paesi.

Ci s'interroga su cosa deve essere la satira e, grazie al contributo di Fo, Canfora e Bremner, si sottolinea come questa debba coniugare comicita' e riflessione.

L'archiviazione della querela nei confronti di Raiot.
Il senatore Bonatesta di A.N che se la ride con fare fascista.

Poi, dolenti note: il ruolo dell'opposizione.

Si vede Violante (Fassino al suo fianco) ricordare a Berlusconi il patto di non belligeranza stipulato con Silvio e Letta.

E qui, a un elettore di sinistra, girano giustamente i cosiddetti.

E a me e' venuto da pensare: ma col cavolo che voto i DS (mai votati) !

Infine la seconda puntata di Raiot, portata in teatro e la marea di gente.
Ultimo fotogramma: cibarie sotto il busto di Mussolini.

Abbiamo applaudito, a lungo e spontaneamente.
Ne siamo usciti incazzati e contenti, per quanto cio' possa sembrare assurdo.

Personalmente mi sento ancora piu' in diritto di essere arrabbiata e furibonda con ciascun rappresentante di QUESTO centrodestra (cosi diverso dalla destra europea) e con certuni del centrosinistra.

Contenta perche' il mio amore per la democrazia e' ancora tale da non permettermi di alzare le spalle e andare avanti come se niente fosse.

Ragazzi, se non l'avete gia' visto, andate a vederlo.

Poi mi si dira' che la Guzzanti e' amara, politicante e pretestuosa.
Problema: tutto cio' che afferma nel suo documentario e' vero.
Pensatelo quando ascoltandola vi girano le scatole (la verita' ci fa male lo so).

Piccolo dubbio: la Guzzanti ringrazia Vittorio Feltri per la collaborazione.COME? DOVE? QUANDO? PERCHE'?

7.10.05

Fossi in voi prenderei sul serio COTANTO uomo




CALCIO, GATTUSO: SI CRITICA MILAN PERCHE' E' DI BERLUSCONI

Criticare il Milan per colpire Berlusconi. E' questa che l'idea che si e' fatto Rino Gattuso: ''Mi ha dato fastidio sentir parlare del Milan come di una squadra in crisi, allo sbando - ha detto il centrocampista rossonero - Forse si dice questo perche' e' di Berlusconi e ci si specula sopra. Siamo secondi dietro la Juve, e' giusto farci lavorare tranquilli''.

Da Repubblica

Oggi non e' successo niente. Sono acida di mio. Non solo oggi, in verita'.

La sottoscritta e' stata promossa da principiante di salsa venezuelana a partecipante del corso di salsa cubana.

Mercoledi seconda lezione.
Teoria, poi pratica con i ballerini.
Ovviamente alla sottoscritta non poteva capitare un cavaliere del suo stesso livello, con la stessa esperienza. NO.
Doveva capitarle un tipo che era stato ballerino cubano in una precendente incarnazione. Con la differenza che i cubani sono talmente presi dalla musica e dal proprio stato d'animo da non fare i saccenti scocciati con la compagna.

-Dobbiamo proprio ballare insieme? Non mi va proprio.
-Nessun problema, ballo con qualcun altro.
-Ma dai, ti faccio il favore di ballare con me.

Si comincia.
-Il braccio. Lo tiri troppo su.
Vero.
-Mah, che pazienza che ci vuole pero'.
EH.
-Non sorridi, perche'?
Dovrei?
-Mi sembri rigida.
-Parli delle braccia e delle spalle?
-No, tu.
Ah.
-Vedi, le potenzialita' le hai tutte, ma non ti lasci andare. E ora proviamo a fare il dile que' no.

L'abbiamo fatto una cinquantina di volte.

-Sai cosa c'e'? Devi partire quando ti do' la spinta.
Giusto.
-Hmm... si. Quando te l'hanno insegnato il dile que' no?
-In agosto.
-Beh allora va anche troppo bene secondo me!
PRENDO L'OMBRELLO!
-Comunque devi scioglierti e lasciarti andare.

Come faccio a sciogliermi e lasciarmi andare con qualcuno che balla malvolentieri con me?
Che ghigna e mi critica perche' non mi vede sorridere?
Che non ha pazienza?

Quando chi mi chiede di ballare e' sorridente, sciolto e cordiale, mi rilasso anch'io, ma se per compagno capita qualcuno che paga dazio, eh no!


Durante le prove con il cubano in pectore, c'era naturalmente il coro di salseros che urlava suggerimenti a tutto spiano.

-I piedi!!!- ha urlato una mia amica salsera nell'anima- non stai facendo l'incrociato. Perche'?

Arrivo sudata, col fiatone. Voglio riposarmi.

-Il laccio. Il laccio non l'hai fatto bene.
-Lo so. Nessuno me l'ha mai insegnato.
-Eh, dovremo fare una full immersion allora.

Se so sbaglio, se ancora non so devo fare una full immersion. A simili incoraggiamenti sono abituata: i miei mi hanno iniettato autostima sin da piccola.

Di nuovo sto ca**o di dile que' no.
-Il piede devi metterlo in avanti verso sinistra!- consiglia la mia amica.
-No!- S'intromette l'amico del mio cubano caballero- il piede va a lato a destra.
-Ma no! Avanti a sinistra... me l'hanno insegnato cosi!
-Si vede che ti hanno insegnato male allora! A lato a destra!
-Non credo...

Ragazzi, mettetevi d'accordo, un so' che di.
IO, nella mia modesta conoscenza di balli caraibici, faccio prima: guardo l'insegnante: quella vera, che si fa pagare.

Nota:
il piede va messo in avanti, ne' a destra ne' a sinistra.

6.10.05

I lettori del blog possono stare tranquilli: le varieta' di carattere e colore sono intenzionali. La prossima settimana cambiero' template ANCORA UNA VOLTA. E speriamo che sia quella buona. Speriamo.
La colonna a destra e' troppo in alto rispetto alla parte che contiene i posts e non c'e' modo di mandarla giu'. L'impossibilita' d'inserire lettere accentate poi, mi fa uscire fuori di testa. Quindi tornero' a spulciare tra i templates di mio gusto e a fare le prove del caso.

5.10.05

Consigli per gli acquisti


Leggo che il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha invitato gli italiani ad acquistare i prodotti nazionali per dare impulso alle nostre imprese.

Quali?
Quelle che hanno avviato la delocalizzazione della produzione vendendo ugualmente a caro prezzo i propri prodotti?

Quelle che hanno raddoppiato i prezzi stabilendo l'equivalenza 1 euro = 1000 lire che nemmeno il mio cuginetto di cinque anni ci sarebbe mai arrivato?

Attendo lista di imprese sane, con un buon rapporto qualita' -prezzo per acquisti intelligenti, convenienti e patriottici.

3.10.05

Chi legge questo blog sa che non parlo quasi mai di televisione. Perche' ? Perche' mi mancano gli strumenti e le competenze necessari per farlo. Il mio approccio alla Tv, cosi come alle piu' diverse forme d'arte e intrattenimento, dipende principalmente dal gusto personale e cio' prescinde da ogni valutazione di merito.


Mi trovo costretta a fare un'eccezione. Come ogni fanciulla influenzata che si rispetti, mi sono trovata a guardare la TV. Stanotte, verso l'una, sono stata svegliata da un feroce attacco di tosse. Sono scesa in cucina per farmi la solita camomilla calda con due generosi cucchiai di miele millefiori. E ho pigiato il telecomando.


Raidue: replica notturna dell'Isola dei famosi.


Non so se e' piu' irritante la boria di Al Bano o la tosse grassa di cui soffro in questi giorni. So pero' che la cara Romina Power si e' guadagnata tutta ( e sottolineo TUTTA) la cifra che ha ricevuto a separazione avvenuta.

Come si fa a sopportare un tomo del genere?

Fossi sua moglie m'inventerei il mal di testa non solo di notte, ma anche di giorno, per non esser costretta ad ascoltarlo.

E' un ignorante, che non ha mai concepito dubbi su se stesso e che si diverte a provocare, censurare, disprezzare gli altri. Forse piu' odioso di Pappalardo. Pur ammettendo la non remota eventualita' che ciascun concorrente interpreti un ruolo predefinito, quello scelto da Al Bano gli sta benissimo. Di certo non presenta sostanziali differenze rispetto alla sua originale personalita', data la bravura del cellinese.

Rimprovera, attacca, predica, si atteggia.

Spero che lo mandino a casa. Nella sua dolce terra, tra viti e uliveti. Lui e i suoi valori contadini (e non ho niente contro questi, sia chiaro)...

2.10.05

Definisco questo periodo con un solo aggettivo: orrendo.
Dopo tutto cio' che e' accaduto, ecco anche l'influenza.
La combatto leggendo e rileggendo libri sulla reincarnazione e il karma.
Il mio cervello e' pressoche' fritto, ma prevedo una rinascita per questo blog... e ho le mie ragioni per fare quest'affermazione.
Buona domenica a voi, che potete uscire.