Una persona che frequenta questo blog e mi conosce bene ha mosso una critica su 'Irriflessioni'.
-I tuoi post si occupano di argomenti poco allegri.
Leggendomi ha l'impressione di avere a che fare con qualcun'altra e avverte una grande differenza fra l'autrice del blog e cio' che scrive.
E' vero e, come tutte le critiche, questa merita di essere considerata.
Ho deciso di tenere un blog un anno e mezzo fa'.
L'ho aperto su Diabloggando, piattaforma che sconsiglio per gli scarsi servizi offerti ai bloggers.
L'ho chiuso dopo tre mesi e mi sono rivolta ad una mia cara amica.
Mi ha suggerito Blogspot.
E cosi ho iniziato 'Irriflessioni'. Me ne sono occupata per mesi, impedendo ai lettori di commentare cio' che scrivevo. E per mesi questo spazio non e' stato un blog, ma una finestra sulla contraddizione che esisteva dentro di me tra
la necessita' di comunicare cio' che sento e la paura dell'opinione altrui.
Si dice che il timore dell'opinione di chi ci circonda sia tipico dell'adolescenza. D'accordo.
Sono stata convinta, a lungo, che ci fossero persone pronte a scannarmi (perdonate l'emilianismo) per il piu' piccolo errore di contenuto,stile e sintassi.
Una volta accettata la mia congenita ignoranza, ho lasciato che 'Irriflessioni' diventasse un blog e la scoperta che il mondo non gira intorno a me ha completato l'opera.
Alla fine ha vinto la sana curiosita' . Curiosita' di conoscere persone, non solo bloggers. E mi sono messa a disposizione per critiche e suggerimenti, bene accolti.
Mi rivolgo al lettore e a chi possiede un'infarinatura di psicologia dinamica:
NON POSSO scrivere in modo costruttivo su qualcosa.
La mia acidita' latente trabocca qui e, non me ne vogliate, preferisco che a subirla sia gente che puo' eliminarmi con un click anziche' persone che sono tenute a sopportarmi. Sarei insincera, fasulla.
Non che la sincerita' sia necessariamente la dote richiesta ad un blog. Spesso avviene il contrario e il numero dei lettori e' direttamente proporzionale al fanta-pathos di certi weblog. Intendo soltanto precisare che, qui, non posso che essere COSI.
Poi c'e' da dire che certe psicologie frustrate e limitate prediligono concentrarsi sui lati negativi delle questioni che si trovano ad affrontare. Demolire e' cosi facile! Chi distrugge non e' tenuto a ricostruire ed esaurisce in fretta il proprio compito, senza doversi impegnare a CAPIRE realmente qualcosa.
Chi non si e' ancora addormentato leggendo questo post sbadigliera':
E ALLORA?
Allora riporto qui le parole di un grande autore portoghese che v'invito a conoscere, Jose' Regio, promettendo di non cadere nel baratro in cui sono finiti in tanti citando Ennio Flaiano:
L'originalita' non e' bizzarria, ne' aspirazione a distinguersi, ma fedelta' alla propria natura e volonta' di obbedirle. L'originalita' e' autenticita'.
Ecco, caro-lettore-che-mi-conosci, ci tengo che tu lo sappia. C'e' poco tempo per essere strani, siamo autentici.
Sono ANCHE cosi. E tutto il mondo non gira intorno a me.
4 commenti:
bel post.
mi piaci così come sei, perché cambiare?
Jx
mi piace il blog così com'è e come scrivi. andavo di fretta.
Jx
Secondo me qua possiamo nascondere ciò che vogliamo, ma quello che diciamo dev'essere vero. Trovo che il tuo blog sia così.
Anche il mio può essere criticato all'infinito, ma perlomeno so che non ci metto bugie.
Penso che i commenti qui sopra sintetizzino molto bene quello che penso di te oltre al fatto che sei intelligente sei dolce simpatica e sopratutto VERA, non capita spesso, no no.
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