6.4.06

Questo è un post multiuso: una tirata, una dichiarazione di voto, un lamento. Fatene quel che vi pare.

Pare che ad alcuni bloggers sia sgradito l'antiberlusconismo "manierato" di molti blog. Non -sia chiaro- per repentina simpatia nei confronti del Premier, ma perché urge trattare i "problemi del Paese". Un rinnovamento in materia di contenuti, secondo costoro, sarebbe necessario, meglio se accompagnato da uno sguardo diverso alla situazione della nostra Italia.

C'è chi ha espresso pacatamente questa critica e chi non ha esitato a bollare come teste vuote chi indulge al vizio.

L'antiberlusconismo di chi scrive è noto ai lettori pazienti (ma tanto pazienti) di questo blog. Aprendo questo spazio ho scelto di esprimermi su ciò che vedo, sento, capto, colgo nella vita italiana e nella mia piccola vita. Ho scelto di condividere riflessioni e irriflessioni, di farmi bacchettare quando è il caso (malgrado un ego facilmente infiammabile), di stabilire legami con persone che altrimenti non avrei mai conosciuto, persone che stimo e da cui posso imparare.

Non esito a palesare le mie posizioni nette ,quando non estreme, su ciò che credo di sapere e resto in attesa laddove non dispongo in modo immediato di elementi che mi consentano di approfondire ciò che conosco poco e male.

Un solo, unico, scintillante nonché bollito aggettivo riassume le mie vedute su politica interna ed estera, economia, ambiente, diritti civili e sociali: comunista.
Ho applicato qui ciò che il centrosinistra ha appreso al prezzo di ripetuti passi falsi ( qui da noi si chiamano "botte nei denti", ma tant'è...): l'individuazione dei punti in comune e il superamento delle differenze. Avrei forse potuto ribadire il mio comunismo da mane a sera, ma ho preferito uscire dal calduccio della mia tana e andare incontro agli altri. Solo il mio dovere, nulla di encomiabile.

L'antiberlusconismo è stato utile a noi bloggers di centrosinistra, ha stimolato un dialogo sereno tra di noi (dialogo che in condizioni diverse non si sarebbe sviluppato altrettanto agevolmente) e ci ha procurato diverse ore liete, perché il personaggio si presta come pochi al sarcasmo più feroce.

Ha comportato, però, due svantaggi di entità non lieve: il silenzio sulle contraddizioni del centrosinistra e, ben più grave, quello sui problemi del paese.
E' ciò che ha meritato ad alcuni il biasimo di bloggers genuini nel loro approccio a questo mezzo.

Doverose, a questo punto, un paio di precisazioni:

1) se, come ho ragione di credere, il centrosinistra vincerà le elezioni, il blogger di sinistra non potrà più servirsi dell'antiberlusconismo per motivare la monotematicità di certi posts. Potrà forse ricorrervi parlando della cura ricostituente cui il Paese sarà sottoposto e parodiando il ritornello a noi noto "è tutta colpa della sinistra", ma l'efficacia non andrà oltre.

2) la ragion d'essere dell'antiberlusconismo sta lì, nell'etimologia del termine. Quest'avversione che rasenta l'odio e spesso vi s'identifica non sarebbe esistita senza una simile anomalia sulla scena politica italiana e internazionale.

Noi siamo l'unico Paese al mondo (la Thailandia, forse, se n'è disfatta per sempre) ad avere eletto un magnate delle televisioni, della finanza, dell'editoria colluso con la mafia e con personaggi corrotti della Prima Repubblica per ben due volte. Sarà tedioso, ovvio, estenuante, ripetitivo, ma ciò non inficia la validità della mia affermazione: è semplicemente vero.

Berlusconi è il principale problema di questo paese, il fatto che abbia governato per migliorare la propria situazione ha aggravato i problemi già esistenti e ne ha creati altri, lascio a voi il piacere di elencarli, non dovrebbe esservi difficile.

Come comprendo e giustifico i bloggers che desiderano occuparsi dei problemi del Paese, così comprendo e giustifico chi biasima Berlusconi ritenendolo il capo del governo peggiore nel momento peggiore.

Sono atteggiamenti intellettuali distinti, ma complementari e spesso l'uno non esclude l'altro, anche se gli aut aut hanno un ché di stuzzicante per molti di noi.

Ora, secondo quel minimo di metodo che alcuni hanno dalla nascita e altri hanno acquisito per forza di cose, occorre risolvere il problema più urgente per dedicarsi agli altri.

Mi si dirà che la crisi economica del Paese ha un impatto maggiore sulle nostre vite rispetto all'attuale Capo del governo.

Sarei d'accordo se non fosse che chi ha avuto il potere per limitarne i danni e, eventualmente, porvi rimedio (fallendo con imprenditori, industriali, sindacati e cittadini) è quello stesso Berlusconi che l'ha ignorata e ha agito assecondando questa cecità. Perché? Non ne era capace e la causa non era di (per il) suo interesse.
Siamo all'impasse o, più volgarmente, al cane che si morde la coda.

Nonostante l'incompetenza, il conflitto d'interessi, il disprezzo per metà del Paese, Berlusconi è ancora lì. Non l'ho scelto come capo del Governo, ma mi arrogo il diritto di odiarlo per ciò che ci ha generosamente elargito e spero di potermi esprimere su questo come su altri argomenti.

Dall' 11 aprile -lo sappiamo- entrambi gli schieramenti dovranno ripensare in termini nuovi il Paese e se stessi. Una riorganizzazione s'impone e quest'impegno non potrà essere eluso o posticipato.

Dall'11 aprile noi cittadini di centrosinistra avremo (forse) un nemico in meno e competitori leali e rispettabili sul piano nazionale e internazionale. Avremo un centrosinistra riformista, una sinistra radicale (ma non kamikaze, o voto scheda bianca), un centro filo-ruiniano e una destra più vicina alla tradizione della destra europea e legalitaria.

Dall'11 aprile noi bloggers tireremo un brevssimo sospiro di sollievo.
Chi saprà guardare la realtà attraverso una lente diversa da quella dell'antiberlusconismo andrà avanti, mentre chi ne è schiavo avrà perduto idee e parole, dopo averlo coltivato per anni a scapito di tutto il resto.
Forse scoprirò di essere tra i primi, forse mi accorgerò di appartenere al gruppo dei secondi.
Non lo so, non m'interessa particolarmente: spero piuttosto di essere finalmente una cittadina un po' più rassegnata ai sacrifici che ci attendono.
Una cittadina un po' più fiera del proprio Paese.

25 commenti:

Hari Seldon ha detto...

Mica lo so se sei davvero comunista o solo antiberlusconiana (che per lui è lo stesso ...).
Quello che dici è così vero che mi fa tanata paura. Paura che non si vince nemmeno questa volta e che se si vince, come ho scritto da qualche parte, si ripassa dalla brace alla padella. L'unica vera differenza rispetto a cinque anni fa (a parte un po' più d'unità, di facciata) sono stati i cinque anni di un governo sfasciatutto e la sensazione diffusa che se non si mandano a casa ci vengono a tirare per i coglioni (...).
Tutti i difetti di una sinistra vecchia, inchiodata alle ideologie, senza ricambio nella classe dirigente, che trova nella cooptazione del fedele il solo modo di riprodursi, che aborre merito, impegno e libertà di pensiero, sono ancora lì, purtroppo.

Anonimo ha detto...

1. Uno un po' tonto come me non ha capito molto, se non che sei comunista, odi Berlusconi e ti stanno un po' sul cazzo quelli che cominciano a mettere le mani avanti.

2. Non dire gatto se non l'hai nel sacco, come si dice a Cusano Milanino. Suggerisco all'anonimo di toccarsi le palle in vece tua leggendo il post. Betfair dava vincente l'Inter, tanto per dirne una.

Anonimo ha detto...

Bellissimo post Undine, come al solito.
Sulle prime pensavo volessi togliermi la cittadinanza dal Partito delle tre I, poi scorrendo mi sono tranquillizzato.
"diverse ore liete" è l'high-light :) .

Ho scritto quel post anche perchè mi sono rotto di pensare sempre a B. Non ne posso più. Mio figlio che ha quasi 5 anni quando lo vede in TV dice "Uffi, sempre lui c'è!". Mi ha fatto capire che anch'io m'ero stancato. E allora ho pensato a tutto quello che leggo e scrivo di lui tutti i giorni e mi sono detto che mi merito di meglio.


@ rebelot: non credo di stare sul cazzo a Undine solo perchè ho detto che ci siamo avvitati su noi stessi a sinistra. A me sembra che lei condivida, ma sostanzialmente di questo problema che alcuni (me per esempio) vedono, non gliene può fregare di meno. Sbaglio Undine?
Che vuol dire mettere le mani avanti? Questa non l'ho capita.

Anonimo ha detto...

Dopo le elezioni bisogna vigilare sui nostri, che tengano una politica corretta, che aboliscano le leggi vergogna truffa e ad personam di questo truffaldino e losco governo
Non finisce la storia con le elezioni di domenica.

Anonimo ha detto...

Come interpreti la frase "Ora, premettendo che, presi singolarmente, ritengo che ognuno di noi sia una persona intelligente"?
Ma scusa, ti sembra che perderei tempo a discutere con chi ritengo abbia la testa vuota?

Perchè cerchi un insulto dove non ce n'era alcuno?

Guido

Anonimo ha detto...

Ne avevi di cose da dire. Personalmente sono fiera di essere sinistra, e mi sento più colta e preparata di qualsiasi destrorso...Un abbraccio Tis

Anonimo ha detto...

A volte capita di dover squotere le persone della propria famiglia quando vengono incastrate in un circolo autodistruttivo.
Ciò non vuol dire che non le si rispetti... anzi.

Ti abbraccio

Guido

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Sì, ne parliamo dopo il 10 aprile, l'ho già detto anche a Cape e comunque direi anche di scendere un momento coi piedi per terra: non siamo noi a far vincere Prodi e non saremo noi a correggere i tiri del governo di centrosinistra. Ci metteremo tanta buona volontà, ma non credo che saremo determinanti. Scusa eh, ci metto proprio tutti, ma senza offesa per nessuno.

munchhausen ha detto...

Gran bel post undine

Io credo che l' antiberlusconismo finirà quando sarà scritta una buona legge sul conflitto d' interessi ed una buona regolazione del sistema mediatico, e non automaticamente con la sua eventuale sconfitta alle elezioni. Perchè non è l' uomo in sè, quello che aborro ( anche se francamente l' uomo non è che mi stà tanto simpatico ), ma l' anomalia che egli costituisce.

Non è un peccato essere anti-berlusconiani. Anzi è un peccato pretendere che qualcuno non lo sia. Per fare un esempio quotidiano, è come chiedere ad un uomo che ha un minimo di senso civico e vive in un paese di mafia, di non avere come sua priorità politica, la sconfitta della mafia. Non è semplicemente accettabile . Semmai c' è da aver paura di chi, anche a sinistra, ha paura di dirsi anti-berlusconiano. Perchè non è molto diverso da chi disse" con la mafia bisogna conviverci".

Detto questo , la saturazione da esposizione al faccione del nano, porta anche me a riconsiderare il mio anti-berlusconismo, e non perchè non ne condivida tutte le istanze, ma perchè oramai se ne è detto abbastanza, e non resta che passare ai fatti ( con le leggi di un paese democratico, ovviamente ). Perciò, ad elezioni concluse e corretta l' anomalia, sarò molto lieto di fare a meno di dirmi "anti-berlusconiano", ma non prima.

Resta sospesa la questione: " saremmo capaci ancora di dare un contributo politico, una volta che lui se ne sarà andato ?". Io credo di si. Certo sarà uno shock, ma confido nel fatto che vivere in un paese migliore possa solo migliorarci.

Anonimo ha detto...

ben detto Undine. mi sento antiberlusconiano in quanto credo nella democrazia e, permettetemi, anche nel liberalismo. liberalismo di cui il pifferaio magico per i gonzi si è ingiustamente appropriato.

gidibao ha detto...

Berlusconi ha fatto comodo a molti (oltre che a se stesso principalmente...) tanto di destra quanto di sinistra: da accentratore qual è, ha fatto da parafulmine al panorama politico italiano distogliendo l'opinione pubblica (e soprattutto mediatica)dai problemi immanenenti e strutturali del nostro Paese. Ha sollevato polveroni mediatici per poi smentirli e confermarli nuovamente mutando opinione ad ogni battito di ciglio.
Nel frattempo, la Sinistra è riuscita, come da sempre, a fare la figura dei capponi del Manzoni...
Auguriamoci che dall' 11 Aprile, come scrive undine, possa avere finalmente inizio un nuovo modo di fare politica. Un modo nuovo che sappia dare a tutti gli italiani, e non solo a noi poveri coglioni di Sinistra, la possibilità concreta e tangibile di essere un po' più fieri di esserlo.

gidibao

Anonimo ha detto...

Ma dopo Berlusconi verranno i Casini, i Ruini, i Pera, i Formigoni, se sarà della sinistra il domani (se), il dopodomani è certamente loro (una rinata DC), quindi animo, che Tom avrà sempre il suo Jerry

Unknown ha detto...

Abbi pazienza: i grandi risultati si ottengo quasi sempre con piccoli passi. Non credo che il forse futuro governo di centro-sinistra farà cosa strabilianti. Farà cose meno peggiori del centro-destra. E questa (purtroppo) è una caratteristica che lo contraddistingue da qualche anno a questa parte. Spero che gli schieramenti, in futuro, siano tre, magari riuniti se non in tre partiti (un'aberrazione), in tre solide "unioni": una di destra, una di centro e una di sinistra. So che taglio un po' con l'accetta, ma di fatto il mondo partitico italiano è diviso così. Sarebbe un modo per tornare ad una più equa rappresentanza del Paese, come da Prima Repubblica, senza tirarsi dietro la mega frammentazione che in passato ha reso difatto ingovernabile questo Paese, relegandolo nel limbo democristiano.
Viva la democrazia partecipata!

Dblk ha detto...

Undine candidata! (prima bisogna cambiare la legge elettorale) Ciao, Dblk

Undine ha detto...

@Riccardo: non è detto, aspettiamo prima di fasciarci la testa. Io sono ottimista. Berlusconi potrebbe vincere soltanto riconquistanto i 3 milioni di preferenze perdute. Le sue esternazioni hanno questo scopo, chiaramente, ma non mi sembra fattibilte. Di più: credo che riuscirà ad attirare preferenze che andavano alla sua coalizione, ma non a ottenere nuovamente la fiducia dei delusi. Credo. Poniamo che vinca il centrosinistra e che manifesti una limpida inettitudine a governare...bene (o male), se andrà così sarà necessario ricominciare daccapo, ma il problema principale sarà eliminato. In ogni caso si prospettano tempi durissimi per noi italiani, il sospiro di sollievo durerà un nanosecondo.

@Rebelot: buone le prime due, non la terza. A me non stanno sulle scatole quelli che mettono le mani avanti. Possibile che antiberlusconismo e impegno costruttivo non possano convivere? Perché l'uno esclude l'altro? Mi sembra una forzatura logica, non trovo questi due atteggiamenti in conflitto tra loro. Con questo post volevo collocarmi al centro, non come Mastella ;-), ma cercare un punto in comune tra noi. Forse il tono duro l'ha reso simile a un'invettiva e in tal caso mi scuso, perché non era il fine che mi son proposta scrivendo il post. Se pregato di non umiliarmi ulteriormente riguardo a Betfair... anch'io davo vincente l'Inter. Lo do' vincente tutte le prime giornate di campionato ;-).

@Cape: ti capisco, eccome. Siamo saturi ed esasperati e dal tono di questa campagna elettorale e dall'attuale povertà di proposte e contenuti. Ci meritiamo tutti molto di meglio, il mio non è un attacco o una dichiarazione d'antipatia per chi crede che sia ora di andare oltre, anzi! Credo, semplicemente, che un individuo possa essere antiberlusconiano e, soprattutto, critico nei confronti del proprio schieramente e attento ai problemi del proprio Paese. Non è che "non me ne può fregar di meno" del problema, cerco di trovare, come ho detto a Rebelot, un punto in comune. Chi ha come unico riferimento Berlusconi cadrà, è inevitabile ed è giusto che sia così, troppi bloggers si limitano a variazioni sul tema. Insomma, come cofandatrice del partito delle tre I te la spiattello lì: sto nel mezzo. E' un po' strano, temo di sentir partire la canzone dell'Udeur...

@Abele: scusami. Credo d'aver sbagliato il riferimento al post. Ho letto "teste vuote" o "testa vuota" su uno dei tuoi post... Non ho fretta a sentirmi insultata, credimi, né ho avuto l'impressione che tu abbia voluto deliberatamente offendere qualcuno di noi.Il senso di ciò che dici è abbastanza evidente, ho riportato entrambi i vostri posts per indicare una differenza di tono. Era il mio unico scopo. Hai fatto benissimo a voler dare una buona scrollatina a chi si è infilato nel tunnel dell'antiberlusconismo nudo e semplice, ritengo che chi vi è entrato difficilmente potrà uscirne, ma spero vivamente di sbagliare e di esser smentita dai fatti. E il mio NON VOLEVA ESSERE UN ATTACCO a te. Ti abbraccio.

@Tisbe: sai che un commento da te scritto sul tuo blog mi ha commossa? Mi sono sentita tanto vicina a te, per lo stato d'animo con cui stai seguendo queste elezioni e per la tua rabbia dopo l'insulto a noi rivolto. un abbraccio a te, grazie della visita!

@Ed: esatto, sono d'accordo con te. Dopo il 10 aprile vedremo chi sa portare un contributo autonomo alla blogosfera e chi ha vissuto di rendita grazie all'antiberlusconismo. Probabilmente non saremo determinanti, è vero, ma ciò che stiamo facendo qui e nella nostra vita quotidiana ha una certa, seppur minima, rilevanza. Oggi sono più ottimista del solito...sarà il nome? ;-) Baci progressive rock!

@Munchhausen: ecco, hai saputo esprimere in poche righe ciò che ho dovuto scrivere in un post troppo lungo, perché sottoscrivo ogni riga del tuo commento. La tua posizione è esattamente la mia, Barone. Dopo l'11 aprile, dopo l'approvazione di una legge che regoli il conflitto d'interessi, sarò lieta di abbandonare l'antiberlusconismo. Pregusto i momenti di confronto (perché, ragazzi, ci scanneremo più di quanto abbiamo fatto sinora) tra di noi e sono certa come te che lo shock sarà estremamente benefico per tutti noi.

@Supramonte: chi crede nel liberalismo è il grande sconfitto di questa legislatura. Ben poche sono state le riforme di tipi liberale.Sarebbe interessante leggere l'articolo dell'Economist dedicato all'Italia e ai danni venuti da questo antiliberalismo. Su Italieni non c'è ancora e sul sito è in versione Premium... spero di riuscire ad acquistarlo tra pochi giorni.

@Gidibao: Esatto. Berlusconi ha fatto comodo a tanti, ha cercato di attirare l'attenzione su di sé distogliendola da altro e credo che tutti noi, almeno una volta, ci siamo cascati (io più di una). Speriamo di essere un po' più fieri da martedì o di avere ragioni per vergognarci un po' meno di adesso.

@Formamentis: innanzitutto ti ringrazio per la visita. Hai ragione, ci aspettano tanti topolini succulenti... il progetto teo-con di Pera deve preoccuparci. Avremo sempre un Jerry da inseguire... senza smettere di occuparci di Tom e della sua tecnica di cattura della preda! :-)

Bloggo ha detto...

Estrema? Ma quando mai.. :-)

Anonimo ha detto...

mi si illumini sul collante che tiene insieme la destra (e relativi bloggers di destra).

Cilions ha detto...

Aspetto con ansia lunedì!

Chris ha detto...

Bel post. Ma sarò tanto curioso di vedere i blogger di sinistra a chiaccherare senza Berlusconi.
Per conto mio continuerò , non all'opposizione, ma a fare come ho sempre fatto analisi politica e a pormi quei quesiti che possono portare a migliorare il mio ed il tuo paese senza perdere mai di vista la mia posizione rispetto alle mie idee.
Ciao:)

Unknown ha detto...

io mi auspico una fine rapida dell'antiberlusconismo. Non ne posso più di temere lo sbilanciamento indebito del potere, l'abuso nei più svariati campi: economia, politica, informazione...

spero che berlusconi cada, che vengano fatte delle leggi giuste, e NON forcaiole per risolvere conflitto di interessi, monoplio dell'informazione, collusione mafi-politica.

Così non avremo più bisogno di "odiare" berlusconi, e potremo tornare a confrontarci, anche animatamente, ma sicuramente con meno bile in corpo, sulla politica vera.

Auspico un nuovo governo perché si creino almeno i presupposti per un futuro politico più equo e vivibile.

gidibao ha detto...

buona domenica e buon voto undine :-)

un salutone,

gidibao

Anonimo ha detto...

E che meraviglia di post! E poi dicono che le donne non sarebbero in grado di fare politica...
Sul senso del post: personalmente, ho talmente tante cose in odio, che non sarà certo l'eventuale caduta del premierino a farmi mancare le parole. Quello, però, che pare abbastanza certo, è che il Cavaliere IN OGNI CASO non sparirà, e non sono ottimista come te su un futuro di competitori rispettabili.
In ogni caso, quando ho aperto il mio blog non sapevo bene cosa sarebbe diventato. Ora so che è fondamentalmente uno sfogo, e come tutti gli sfoghi di rabbia non necessita né di correttezza, né di intelligenza o coerenza.
I miei sono sfoghi. Così è se vi pare, e se poi li trovate interessanti, ben fatti ed intelligenti, ne sarò oltremodo lieto - ma non mi preoccuperò troppo della traiettoria generale: io mi diverto a "bocciare", a sparpagliare le boccette per tutto il tavolo. C'è chi è più preparato di me a "mandare in buca", e spero di giocarci in coppia.
I miei rispetti Undine. Sei forte.

Anonimo ha detto...

Credo che con questo post tu abbia sintetizzato un pò il pensiero di noi tutti...di sinistra e forse non solo di sinistra. C'è tanta gente del centro destra che non necessariamente ama il Cavaliere e che anzi proprio non lo vorrebbe. Francamente ho trovato questa campagna elettorale troppo aggressiva e tesa, non mi è piaciuta, mi ha creato malessere. I momenti di ilarità che Silvio ha saputo regalarmi hanno provocato risate nervosissime e affatto serene. I suoi "seguaci" degli altri partiti forse hanno voluto tenere il punto fino infondo, la loro strategia è stata quella di farsi vedere uniti in tutto e per tutto...peccato che l'espressione di Fini (evidentemente la sua ipocrisia è molto studiata e non naturale) non corrispondesse affatto al tono e al significato delle sue parole. Della serie: mi tocca fare buon viso a cattivo gioco...però...CRIBBIO...quanto mi costa... :)

derbeer ha detto...

Beh, io sono andata a votare stamattina e sono fiera di essere anti-berlusconiana.
Poi, Undine, non ti preoccupare di quello che dicono gli altri...

Anonimo ha detto...

Spero che dopo la sconfitta di berlusconi non mi mancheranno gli argomenti per aggiornare il blog. In fondo si può parlare male di tutti i politicanti, data la situazione.