20.6.06

I poteri del nocino...

Uno dei mali che di fatto annulla i vantaggi del suffragio universale ed è strettamente legato alla partecipazione -scarsa- dei cittadini alla vita politica del nostro Paese è il voto acritico.
Non è mera prerogativa di quell'elettorato indeciso e teledipendente cui vien fatto di pensare, ma anche e soprattutto di quello che vota, anno dopo anno, sempre per la stessa coalizione e lo stesso partito.

La mia Emilia è "rossa" per antonomasia.
Qui il centrosinistra si afferma con percentuali "bulgare", specialmente nelle province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara (terre notoriamente improduttive, per dirla con il mio amato omonimo).

In Emilia i DS sono il primo partito, si fa il tour per le feste dell'Unità alla ricerca del fritto misto migliore, si detesta il centrodestra a prescindere e un po' di nocino (con l'aggiunta del ricordo degli ultimi cinque anni) aiuta a digerire con fatica persino Romano Prodi.

Qui il voto acritico e cieco, almeno per la maggior parte dei miei conterranei, è di casa.
La prova?
In occasione di consultazioni che trattano questioni costituzionali o di etica, l'elettorato tradizionalmente rosso sbanda. La pigrizia gli vieta d'informarsi e il rosso emiliano si reca alle urne forte della propria ignoranza e di qualche minuto di approfondimento su "Porta a porta".
Pare di vederlo davanti alla scheda elettorale, il povero diessino reggiano. Incerto, smarrito, senza simboli che gli sono familiari, senza la Quercia di riferimento, solo davanti a due caselle, quasi costretto a scegliere tra il SI e il NO.
Cosa fare?

Sabato mattina, Piazza Martiri a Carpi.
Sotto il lungo portico hanno preso posto i comitati a favore del SI e del NO al referendum del 25 e 26 giugno. Si distribuiscono opuscoli e volantini ai carpigiani intontiti dal caldo e dalla confusione e tra questi ci sono anch'io, accompagnata da E., un'amica diessina con solida tradizione comunista alle spalle.
Un membro del comitato per il NO si avvicina alla mia amica, le tende un opuscolo e lei, rossa di collera, lo respinge con violenza e si avvia a testa bassa verso la vetrina più vicina.

-Tutto bene?
-Mica tanto!
-Perché?
-E me lo domandi? "Quelli"
(chi? una loggia massonica? una baby gang?) vogliono che io voti NO al referendum! Ma scherziamo?
-Uhm...
-Finalmente avremo meno parlamentari e qualche soldino di più in tasca e "quelli" dicono che bisogna votare NO? Fossi matta!



Ecco perché evito accuratamente di parlare di politica con buona parte dei miei amici (sono ancora giovane e mi auguro di vivere a lungo, possibilmente senza farmi venire un embolo o un colpo apoplettico)... ed ecco perché ritengo il suffragio universale la conquista di civiltà più sprecata dalla nostra specie.

20 commenti:

Carmen ha detto...

Anche io evito molto accuratamente di parlare di politica con i miei amici le rare volte che e' accaduto mi è andata di traverso la cena con conseguenza di occhiatacce battutacce e quelli piu' accaniti (o ignoranti che dir si voglia) continuavano, malgrato la conversazione era cambiata, a voler convincere gli altri che LORO avevano ragione! Insomma spesso in alcune occasioni è meglio mettere la testa sotto la sabbia!

Cilions ha detto...

Il problema è ancora una volta legato alla campagna elettorale... sempre impeccabile per la destra che anche questa volta fa leva sull'ignoranza...
Votando si, avremo meno parlamentari, èvvero, ma anche una serie di "problemini" non da poco!
Dopo tutto ascoltanto la campagna "informativa" fatta sulla Fininvest, che ci si può aspettare dall'Italiano distratto?

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Se andiamo avanti così tra qualche generazione la tua Emilia non sarà più rossa e i tuoi nipotini voteranno Forza Ulivo :-(

Anonimo ha detto...

io ho riso dall'inizio alla fine.
Sto male?

Undine ha detto...

@Phastidio: innazitutto grazie per la visita. Non si tratta tanto di stentare a capire le direttive (e di certo non sono io a consigliare di seguirle), quanto piuttosto di una massa che va a votare conoscendo la questione solamente per sentito dire (teledipendenza), senza alcuna volontà di approfondire l'argomento. Vorrei (vano desiderio) che i cittadini si esprimessero alle urne in modo cosciente, consapevole e non per abitudine. La ragazza protagonista dell'episodio descritto nel post è convinta che si debba decidere SOLO della riduzione del numero di senatori e deputati. Ha avuto numerose occasioni per informarsi meglio, ma non le ha colte e domenica voterà sulla base di quel poco che sa. Gli ovini dalle sembianze umane non mi piacciono, sia che essi vadano a destra o a sinistra...e in questo senso, probabilmente, rientro in quella sinistra snob che non riesco ad apprezzare. Quella frase sul suffragio universale è ovviamente un'esagerazione, ma godere di questo intoccabile diritto dovrebbe comportare un dovere: tentare di sapere.

@Carmen: ehehe!!! Come ti capisco! Ci si casca sempre, lo so. Subito preferiamo non toccare l'argomento, poi ci si fa travolgere...e guai a chi ci è accanto. Tra i miei amici non ci sono simpatizzanti di centrodestra, ma molti sono di sinistra per abitudine... e in circostanze come questa il danno si vede.

@Francesco: la campagna informativa di Mediaset andrebbe premiata al Galà della pubblicità, sinceramente. Faziosa, faziosa, faziosa e ancora faziosa. Sono riuscita a seguire lo spot per intero soltanto una volta. Dopo non ce l'ho più fatta.


@Ed: ma sai che è proprio una grande idea? Forza Ulivo non suona male... I miei nipotini? Li diseredo! ;-)

@Cape: ti ha sconvolto il tour alla ricerca del miglior fritto misto della Bassa?

Anonimo ha detto...

Magari la tua amica ha visto solo gli spot mediaset bloccati dall'authority. Magari...
:-P

Anonimo ha detto...

Certo che anche a volersi informare non c'è da stare molto tranquilli.
Uno come me che volesse votare no (e intendo no, e non un no che prelude a chissà quale futura discussione bipartisan/inciucista ecc...) dove deve fare la sua crocetta?
La scelta di condurre una campagna per il ni, a mio modo di vedere, è stata una vera pazzia.
Ciao

Dblk ha detto...

E poi vi lamentate della misogenia. Scherzi a parte, o l'alta influenza delle tre reti di Milano hanno minato la sua psiche o non so. Questo mi sembra un referndum difficile da approvare. Ciao, Dblk

Anonimo ha detto...

ehehehe.. cose da pazzi!!!!!!!!!!!!!!!! maddòòòòòòòònnA!

Iniquo ha detto...

Il popolo è idiota, qualunque sia lo schieramento politico.
Quelli che parlano a slogan e se ne vantano li tratto come meritano mettendoli di fronte alla loro ottusità/ignoranza.

rainbowsparks ha detto...

Ma scusa, io mi metto nei panni della diessina per partito preso: prima di votare per il referendum non dovrei vedere cosa dice Fassino e agire acriticamente secondo il suo illuminato dettame?
se segui una linea senza pensarci,seguila fino in fondo,vah...

valentina ha detto...

Io invece l'argomento lo tocco spesso anche sapendo come la pensano gli altri, hai visto mai cambiano idea! Non cambia nulla ma ci provo.
v

Anonimo ha detto...

buon weekend
myrrdin

Unknown ha detto...

e come se non bastasse l'ignoranza popolare, ci si mettono di mezzo pure i politici volendo farci votare un referendum che andrebbe suddiviso in diverse domande. Perché non è possibile che io debba prendermi tutto il malloppone oppure niente (e non parliamo dell'incostituzionalissima mancanza di quorum, ci manca solo che non si arrivi alla maggioranza assoluta).

Quindi a malincuore andrò a votare no, sperando (forse inutilmente) che poi questo governo indica un altro referendum, meglio strutturato

meinong ha detto...

Ohi ohi

Italo

Anonimo ha detto...

Rendiamoci conto, però, che molte volte i quesiti (e mai come in questo referendum) sono piuttosto ostici, al punto che persino i Costituzionalisti si dividono (AIC, 17 sì e 174 no, mi pare). Ricordiamoci che abbiamo ancora una bella percentuale di analfabeti, che siamo un paese di vecchi, che il livello di scolarizzazione non è elevatissimo, e via dicendo.
E' difficile pensare che molta gente non voti sulla base delle direttive di questo o quello.
Noi (io sono romagnolo) viviamo in una realtà già molto positiva, ma esiste una bella fetta di italiani che, se dovessero votare solo avendo capito cosa fanno, non voterebbero mai. Intendiamoci, questa situazione non mi piace e sono sinceramente dispiaciuto per loro, ma è così.

(Bellissimo post... :)

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Silviaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!

Miss Quarrel ha detto...

Io mi trovo nella stessa situazione di Montecristo e giusto la settimana scorsa mi sono inviperita con una persona che conosco bene (i.e. so che vede solo il prosciutto che ha sugli occhi) e che candida se ne esce... "Oooh...al referendum votare NO, eh, che sennò l'Italia si divide in due!" E questa era la sua UNICA argomentazione, evidentemente frutto di un approccio teledipendente condito da scarso senso critico (a prescindere dallo schieramento)... le ho detto "Ma tu ti sei letta la Costituzione? Ti sei letta il testo riformato? Hai compreso gli effetti delle modifiche?"

Era una questione di principio, insomma. Mi viene l'orticaria quando sento uno slogan... e per questo riesco a parlare di politica solo con chi è disposto a ragionare :)

Brava Undine!

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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