27.1.05

And the winner is...

Rassegna dedicata alla stupidità umana , con tanto di standing ovation . Un cattivo esempio da non seguire e tenere ben presente .


"Bimbo emarginato perché nero"
Milano, denunciate scuola e maestre


Per le maestre era "altamente pericoloso", per i compagni "nero e sfortunato", per i genitori degli altri alunni sarebe dovuto essere dichiarato handicappato. Così a scuola il piccolo, un bimbo di 8 anni di origine brasiliana, veniva tenuto isolato in un banco lontano dal resto della classe. Ora i genitori, una coppia di Cassina de' Pecchi (Milano), ha denunciato le maestre e la preside della scuola per maltrattamento e violenza mentale e morale.

Il bambino, giunto in Italia nel 2002 dopo aver vissuto in un istituto, viene definito dai genitori come un bambino iperattivo, che non ha problemi cognitivi nè psichici ma a causa della sua esperienza ha scarsa autostima; non conosce l'italiano ed ha difetti nella pronuncia. In classe aveva comportamenti aggressivi e rabbiosi; capitava che si buttasse per terra, che pretendesse di usare materiale didattico di altri. "L'approccio fra le insegnanti e Bruno - afferma un genitore - è stato subito difficile. Le maestre interpretavano la sua iperattivià come un disturbo, un'incapacità ad adeguarsi alle regole. Hanno usato un approccio punitivo verso il bambino, lo hanno isolato ed allontanato dalla classe".
"Invece di aiutarlo a superare le sue diversità, dettate dalla mancata conoscenza della lingua, dal colore della pelle, dalla posizione di adottato, le maestre - sostengono ora i genitori - hanno accentuato la sua disuguaglianza. Dicevano: non si accetta perché è nero, non è felice perché vuole tornare in istituto in Brasile, è infelice nella nuova famiglia. Ad esempio, non hanno mai parlato di adozione perché 'i bambini potrebbero spaventarsi ed hanno concluso che questa classe non è adatta a lui".
Anche i genitori degli altri alunni "impedivano ai propri figli di giocare con lui. In un'assemblea hanno chiesto, e la scuola era d'accordo, che l'unica soluzione sarebbe stata dichiararlo affetto da "grave forma di handicap" così da affiancargli un insegnante di sostegno. Lo specialista che avrebbe dovuto stilare il certificato si è rifiutato di farlo. I genitori degli altri bambini hanno anche inviato una petizione al Provveditorato agli studi ed ipotizzato di far intervenire i carabinieri".
Due volte, il bambino è stato oggetto di violenza da parte dei compagni: una ha ricevuto una testata alla mandibola che ha comportato con sette giorni di alimentazione liquida, l'altra, un calcio sul naso con cinque giorni di prognosi. A fine 2003 ha cambiato scuola: "Lì ha trovato degli amici e delle figure di riferimento, che hanno saputo inserirlo ed integrarlo. E' sereno e continua nel suo percorso di crescita", hanno concluso i genitori. Posted by Hello

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