25.1.06



Siamo in fascia protetta.

La nostra e' una Tv per famiglie.

E la mia preferita, pronunciata dopo l'ennesima battuta volgare e/o a sfondo sessuale di un ospite :

I bambini ci stanno guardando.


Quante volte l'abbiamo sentito dire da questo o quel conduttore televisivo nel bel mezzo dell'attacco isterico di un ospite?


Cosi uno spettatore accorto potra' riflettere sull'oscenita' di cio' che viene proposto alla propria famiglia.
Il litigio con tanto di minacce di morte tra due morti di fama e' volgare.
La soubrette sul set fotografico del calendario che sta realizzando per Fox, Capital, Max (si dice che si sottopongano alla ceretta inguinale in vista dell'evento) no.
La bestemmia e' offensiva.
Le scene violente contenute in un film alle nove e mezza di sera sono accettabili.
L'amplesso amoroso dei concorrenti di un reality show e' volgare.
La morte trasmessa al telegiornale della sera no.

E, al fine di scongiurare precoci e pericolose tendenze omosessuali nei piu' piccoli, l'Osservatorio sui diritti dei Minori suggerisce l'accoppiata rasoio-ceretta.

L'omosessualita' e' una condizione che va rispettata, ma ai bambini
occorre far vedere, ai fini psicopedagogici, un maschio che si fa la
barba e una femmina che si fa la ceretta perche' l'educando possa
discernere i rispettivi ruoli secondo natura.


A prescindere del fatto che lo spettacolo di una donna che si fa la ceretta potrebbe indurre una bambina al ripensamento della propria identita' sessuale, intendo raccontare qui la mia esperienza di baby-spettatrice.

Sono cresciuta a cioccolata, radio e tv. Mio padre lavorava di notte e mia madre l'intera giornata, ma entrambi si sono fidati di me e mi hanno lasciata a casa da sola, dopo la scuola. Mi sono trovata piu' di una volta (come molti delle ultime generazioni) a dover filtrare e tradurre velocemente immagini e concetti a me ignoti in conoscenze, a immagazzinarli ed elaborarli pur non avendone i mezzi, senza l'intermediazione di un genitore o di un adulto.
Bene o male sono sopravvissuta anche a questo, senza riportare danni cerebrali di rilievo.

Rovistando nei ricordi della mia infanzia 'televisiva' ce n'e' solo uno che mi ha turbata e ha innescato una serie di emozioni negative: un bacio omosessuale durante un video musicale. E' stato difficile accettare l'esistenza di questa nuova 'possibilita' '.
Non lo sapevo, nessuno me ne aveva parlato, ne' mi era mai capitato di vedere episodi analoghi prima di allora.

Se e' vero che l'acquisizione di conoscenza consiste nel ricondurre l'ignoto al noto (come accade a contatto con usi o costumi civilta' lontani da noi), ecco che io dovevo assimilare non un nome, un volto o una voce nuovi, ma l'esistenza di una realta' applicabile a tutti gli esseri umani.

Una testolina piccola e ignorante non poteva che prendersela con chi l'aveva scioccata. E cosi ho fatto, per diverso tempo, fino a quando non ho compreso chi fossero i diretti responsabili di quell'epifania: i miei genitori. E non per la loro scelta di lasciarmi a casa da sola, ma per avermi tenuta all'oscuro di un modello di vita alternativo a quello da me conosciuto.

I genitori devono intepretare la realta' per i figli e comunicargliela, nei termini che ritengono opportuni, senza celarla, senza omettere cio' di cui essi stessi non accettano l'esistenza.

Tutti ci ricordiamo della nostra volonta' di apprendere (volonta' facile e felice) durante gli anni dell'infanzia.
Abbiamo voluto capire tutto con voracita', senza idee preconcette, con un approccio pronto e ricettivo nei confronti della vita.
Le polemiche sulla presenza degli omosessuali in Tv, percio', non riguardano tanto i bambini, quanto chi li educa.
Sospetto che l'insistenza sulla tutela anche televisiva dei minori (che vanno tutelati dall'amore omosessuale e non dalla vista di distese di cadaveri o di scene di compiaciuta violenza) sia lo specchio di irrisolti conflitti con la realta' circostante di alcuni. Genitori e/o osservatori.



PS: alle 4 PM Blogger effettuera' una manutenzione di un quarto d'ora circa. Chi capita dalle parti di uno dei blog coinvolti da quest'operazione puo', nel frattempo, fare merenda, ritoccarsi il trucco, giocare a pinnacolo o dedicarsi all'origami.

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Non tutte le manifestazioni di omosessualità sono condannate: il bacio lesbo in tv va bene, perché è pruriginoso ed alimenta le fantasie erotiche del provincialotto...
se a baciarsi sono invece due "froci", allora si ride o li si manda al rogo...
italietta...!

Anonimo ha detto...

parliamo anche delle mamme "sole" che crescono un figlio cercando un nuovo partner... Magari provano a stare con più di una persona...

non per questo i figli diventeranno mignotte o maniaci.

Al mondo dei grandi fa paura l'omosessualità, non ai piccoli. Probabilmente fa paura perchè loro a differenza dei bambini che devono ancora farlo, non hanno più la possibilità di scoprire chi sono

Anonimo ha detto...

Brava undine bel post: scrivi molto bene, sapessi io scriver così!
OT: le 4.00 pm di blogger sono riferite al PST - Pacific Standard Time quindi meno 9 ore da noi sono la 1 di notte di domani, per la precisione :)

SI-FA-SI ha detto...

Undine nn so se hai visto "Una casa alla fine del mondo" con Colin Farrell, di qualche anno fa..?
Parla di come puo' essere vista e vissuta la vita senza preoccuparsi di cose cosiddette"diverse" come omosessualita' e stili di vita alternativi..E' un film particolare:-)
Anch'io stavo parecchio davanti alla tv da sola quando i miei erano fuori, ma penso di nn aver subito tarumi eveidenti:-)

SI

PiB ha detto...

Si pensavo alla stessa cosa: quando legevo il post mi è venuto in mente lo stesso Film....mi viene anche in MENTE una affermazione di Ermanno Genre sull’omosessualità è “un non-sapere perturbante”....

artemisia ha detto...

Questa è curiosa, proprio ieri ho fatto un post su questo.

Undine, complimenti per il post.

Pib, grazie per avermi segnalato il post di Undine...

Undine ha detto...

@Velenero: bravo a ricordarlo. I provincialotti prediligono le scene di amore saffico perchè la donna è, ancora una volta, ritenuta inferiore. Lo spettacolo da lei offerto somiglia all'intrattenimento dei nani di corte del '600 di cui si rideva con indulgenza e bonarietà.

@Cape: la mia speranza è che i bambini guardino alla realtà non dico senza pregiudizi (pura utopia), ma almeno senza paraocchi. Dagli adulti, da certi adulti, non ci si può più aspettare altro.

@Massimo: grazie per il complimento, ma saper scrivere bene (in modo comprensibile) non compensala mia inesperienza nei calcoli delle differenze di fuso. ;-)

@SI e Pib: peccato, non l'ho visto, cercherò di colmare questa lacuna, perchè dalla breve descrizione di SI sembra interessante.

@Artemisia: ho appena letto il tuo post e sono curiosa di sapere i risultati della ricerca condotta dalla tua amica. Il fatto che abbiamo affrontato lo stesso tema è divertente e confortante: di certo rivela una comune sensibilità. E sapendoti fan della Austen, non posso dubitarne! ;-)

artemisia ha detto...

Ma come, anche tu?
ora ti linko subito! :))

Anonimo ha detto...

undine prendo sempre più in considerazione la possibilità che sia tu "domani" a crescere i miei figli. ormai più ti fai conoscere e più mi sorprendi e più mi riempi e più mi fai stare bene, e non me ne frega niente del tuo "convivendo, un po'colpa mia, e tu...".
mi dispiace.

il provincialotto non si sente superiore alla donna. semplicemente predilige le scene "lesbo" perchè più eccitanti!

e i froci lo sono un po' troppo meno!

evviva le contraddizioni dell'essere umano, mi fanno ben sperare

Associazione ImperiaParla! ha detto...

I genitori fanno quello che possono, certo non bisogna aver paura di affrontare certi temi.
Sono scelte difficili da fare e a volte sono un azzardo.

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Per SI(lvia):
lo dici tu! Allora la passione per i Queensrÿche a cosa dobbiamo attribuirla?
:-D

Anonimo ha detto...

Allora, ho trovato il tuo post (come sempre) interessante e ricco di importanti spunti. Hai affrontato un tema che mi sta molto a cuore e per cui spesso mi infervoro sbraitando e sbattendo i pugni dove capita (rischiando anche di colpire la persona con cui discuto :P). Per quanto mi riguarda devo dire di essere stata fortunata. Mia madre ha sempre avuto amici omosessuali e quindi l'argomento è stato da me affrontato fin dall'infanzia con estrema serenità. Nessuno di questi amici si è mai permesso di ostentare a livelli di eccesso la propria preferenza sessuale davanti a me, soprattutto quando ero piccola (tipo baci sugosi con il proprio partner o racconti dettagliati della propria vita sessuale). Sono cresciuta quindi con una sana (ritengo) consapevolezza della "diversità" omosessuale, senza avere subito traumi di alcun tipo. Capisco che "fare" il genitore non sia cosa semplice ma bisognerebbe sforzarsi di affrontare il tema, perchè l'omosessualità è un dato di fatto. Non si tratta di un errore di natura, nè di malattia, nè di perversione. A molti l'omosessualità fa paura e di conseguenza diventa più difficile spiegarsi, tanto da preferire l'omertà.

Henry ha detto...

che bel post!

PiB: grazie per la segnalazione anche se sarei capitato comunque. Ora il dilemma: commento qui o commento da artemisia? in un'esperimento di cross-commento lo faro' in entrambi.

io credo che alla base di una buona crescita intellettuale e emotiva di un bambino ci sia l'amore. e l'amore, nonostante ci si sforzi a volerlo incasellare in schemi precostituiti ha la fantastica proprieta' di riuscire sempre a liberarsi per ripresentarsi in forme sempre diverse. io non so se una coppia di uomini puo' sostituire un babbo e una mamma sono certo pero' che una coppia di uomini che si amano, si rispettano hanno molte piu' probabilita' di saper creare un ambiente emotivamente migliore per un bambino di un babbo e una mamma che si spaccano i piatti in testa un giorno si e uno no (per non dire di peggio).

purtroppo due uomini che si amano vengono ancora visti come due froci che se lo mettono dietro. c'e' un sacco di strada da fare prima di arrivare ad una societa' meno invischiata in schemi e preconcetti beceri. fortunatamente pero' qualche segnale positivo si comincia a vedere.

SI: il film non l'ho visto ma ho letto il libro che e' dello stesso autore da cui e' stato tratto il (per me) magnifico The Hours. Se non lo hai visto te lo consiglio!!

rainbowsparks ha detto...

sì! voglio fare la ragazza immagine di Gugi. E' deciso.
E nel frattempo,sono felice che la mia non sia una paura "percepita" ;)

Dblk ha detto...

Penso che adesso la televisione, essendo più permissiva del 1954, abitui da subito i bambini al tema "uomo-uomo / donna-donna" e se non ci pensa lei, la sostituisce bene la pubblicità della "Racer". I genitori non vogliono affrontare certi discorsi per A vergogna B paura che il figlio diventi gay (giustificata non tanto dal fattore sesso in senso stretto, ma dalla paura che venga isolato, essendo loro i primi a coltivare tale sentimento). Ps: e poi in tv ci va Zequila che mi pare peggio di tutto. Ciao, Dblk

Anonimo ha detto...

la cosa più divertente è: cosa è giusto e cosa è sbagliato??

riprendendo quanto detto da a proposito di henry possiamo noi decidere cosa è giusto per un bambino? ovvero crescere in una famiglia normale (e poi dovreste voi tutti, comunistelli e anarchici da strapazzo, etici-visionari-migliorati-illuminati-umanisti, dirmi per favore cosa è normale e cosa è anormale) con i genitori che si massacrano di botte e quant'altro, o crescere in una famiglia con due uomini o con due donne chiedendosi "ma perchè io ne ho due uguali di tizi in casa?"???????

premettendo che non ho nulla contro i gay e che anzi nel mio paesello di 2700 persone ci sta pure un ragazzo che s'è dichiarato, un ragazzo della mia stessa età, che lavora in un bar, ed io gli/le sono abbastanza amico (nel senso che vado al bar quanto c'è lui che lavora e scambio pure quattro chiacchiere con il sunnominato) tanto da permettergli/le di toccarmi ogni tanto in posti poco ortodossi -per scherzo, ovvio! - e addirittura di giocare come due innamorati - ma senza baci o sesso -, ditemi per favore qual è il confine tra giusto e sbagliato?
e qual è il confine tra normale e anormale?
chi è che ha dovuto deciderlo?
e perchè non mi/ci ha consultato/ti?
e soprattutto perchè dovrei/mmo seguire i suoi dettami??

grazie per l'attenzione
con la presente porgo distinti saluti

Anonimo ha detto...

anche io ti consiglio quel film...

veramente tosto

Anonimo ha detto...

@dblk: "I genitori non vogliono affrontare certi discorsi per A vergogna B paura che il figlio diventi gay (giustificata non tanto dal fattore sesso in senso stretto, ma dalla paura che venga isolato, essendo loro i primi a coltivare tale sentimento)". Mi trovi assolutamente d'accordo. Aggiungerei anche la classica ed egoistica motivazione: se mio figlio diventa gay, rischio di non diventare nonno/a. Cioè una delle ragioni principali per cui si fanno figli: produco l'unica cosa veramente mia perchè così nella vita sarò meno solo/a. Senza tenere presente che quel figlio/a non ti appartiene ma è una persona che hai il dovere di assistere (almeno sarebbe credo oggligatorio) fino ad una certa età per poi lasciarla libera di scegliere, concedendo solo indicazioni di massima. Penso che i genitori dovrebbero cercare di "insegnare" o comunque di informare il figlio nel modo più impersonale possibile perchè è abbastanza chiaro che si cresca sotto la principale influenza di pensiero dei propri genitori: "figlio! Sappi che i froci se lo mettono nel didietro, sono malati e tu stanne alla larga perchè appena vedono un maschio ci provano". E' certo che poi diventa difficile farsi una propria opinione in merito.

Riguardo all'ipocrisia della televisione, concordo pienamente. Per mia fortuna faccio parte di quella massa di persone capaci di distinguere la cazzaggine del messaggio televisivo dalla realtà(anche perchè sono cresciuta a pane e tv e anche perchè in tv ho lavorato per 6 anni).

Riguardo invece al quesito di jack su ciò che è normale e anormale, penso che esistano delle norme di pensiero e di comportamento definite "normali" per comune e naturale andamento delle cose. In realtà credo che il concetto di normalità sia parecchio vago e che il termine sia troppo generico e comodo. Per quanto mi riguarda è certo che un omosessuale non possa essere considerato "anormale" solo per il fatto che sia omosessuale, ma al limite perchè quell'individuo ha delle abitudini particolarmente eccentriche per esempio (che ne so, trombarsi la nonna, bho, cose così) ma comunque resta sempre un punto di vista: per lui quella è la normalità. E' come il pazzo che viene definito pazzo da tutti. Per lui probabilmente, i pazzi siamo noi.

SI-FA-SI ha detto...

Ehi jack stai rivelando il tuo animo nobile:-) Questo Jack mi piace:-)
Continua cosi'...
Pensavo che il film fosse passato insordina, invece vedo che ha lasciato il segno in alcuni di noi..

SI