A proposito del signor A.G. Che si e' autosospeso dal video in seguito alla denuncia sporta da una ragazza vicentina...
Non ho mai sentito tanti maschietti parlare a vanvera come in questi giorni.
Siccome la ragazza lavora nel mondo del porno, dicono, la molestia se l'e' meritata, per non dire cercata, quindi le profferte del giornalista sportivo ci stavano tutte. Inoltre, essendosi rivolta alle Iene, ha goduto di una certa pubblicita'.
Per capire di cosa sto parlando, ascoltate qui .
Premesso che non e' mai stata (per forza di cose) mia intenzione lavorare nel mondo dello spettacolo, credo che al suo posto avrei fatto esattamente come lei. E non mi sarei limitata alla conoscenza con conseguente sputtanamento di quella pertica bavosa, ma avrei fatto il giro dei bavosi del settore per
svergognarli tutti in un sol colpo.
Invece una ragazza, in quanto tale, carina, con aspirazioni artistiche (e/o lavorative) certa gente deve affrontarla, stop.
-Cosi vanno le cose
-Se vuoi lavorare devi concedere qualcosa
-Andra' sempre cosi
E altri truisms del genere.
Cio' che molti saggi muniti di paraocchi faticano a capire e' che le cose vanno cosi proprio perche' tutti accettano che vadano cosi. Di conseguenza continueranno ad andare cosi. Detto e ridetto, lo so.
Abitudini, usanze, costumi vengono considerati giusti non per se stessi, ma soltanto perche' si verificano.
C'e' tanto scoramento alla base di questa pigrizia mentale, c'e' tanta sfiducia.
Ma quante ragazze vengono umiliate ogni giorno, alla ricerca di lavori in cui non e' richiesta una certa fisicita'? E la quotidiana violenza subita da diverse donne in ambito familiare e/o lavorativo?
Serpeggia un rancore da maschio ferito che rimpiange i tempi in cui noialtre stavamo zitte e ringraziavamo per le briciole cadute dalla tavola di esseri mediocri cui il pene garantiva potere e impunita'.
Bei tempi, per tante nullita' mai smascherate grazie al cromosoma Y di papa'!
Chi e' rancoroso e' pregato di sbollire: quell'eta' dell'oro non tornera' piu'.
Ce la faranno scontare ancora, e ancora, ogni giorno, ma noi continueremo a pensare. Certa gentaglia di sesso maschile non riconosce, alle donne, nemmeno il diritto di sbagliare, di pensar male, di non saper pensare. Noi, per alcuni, non POSSIAMO pensare, semplicemente non ci e' consentito.
E io penso.
Male, ma penso.
25.9.05
17.9.05
Ho trascorso buona parte dell' infanzia da mia nonna, i miei mi portavano li quando andavano a lavorare. Sono cresciuta in campagna, mangiando le crepes con la marmellata di prugne che mi faceva lei, giocando con i cani, inventando favole. E c'era il nonno che, tra un impegno e l'altro, veniva a vedere cosa stessi combinando.
Ora se ne sono andati via tutti e due, e mi domando se avrei potuto essere migliore e/o fare di piu' per loro. Inutile insistere, la risposta contiene soltanto rimproveri.
Mi sono sempre lamentata del mio aspetto fisico.
Ma ora, quando mi guardo allo specchio, vedo il naso e la fronte di mio nonno, le piccole snmorfie e i grandi occhi di mia nonna. I modi bruschi dell'uno, la suscettibilita' dell'altra.
E il cuore resiste e mi sembra che abbia ancora un senso continuare ad andare avanti perche', al di la' delle malattie, del dolore, della morte, lasciamo in dono qualcosa di noi a coloro che ci hanno amato e che sono rimasti.
Ora se ne sono andati via tutti e due, e mi domando se avrei potuto essere migliore e/o fare di piu' per loro. Inutile insistere, la risposta contiene soltanto rimproveri.
Mi sono sempre lamentata del mio aspetto fisico.
Ma ora, quando mi guardo allo specchio, vedo il naso e la fronte di mio nonno, le piccole snmorfie e i grandi occhi di mia nonna. I modi bruschi dell'uno, la suscettibilita' dell'altra.
E il cuore resiste e mi sembra che abbia ancora un senso continuare ad andare avanti perche', al di la' delle malattie, del dolore, della morte, lasciamo in dono qualcosa di noi a coloro che ci hanno amato e che sono rimasti.
11.9.05
La lente - Il mio breviario politico
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha contestato i sondaggi che danno in netto svantaggio la Casa delle Liberta' e, intervenendo con un collegamento telefonico al convegno regionale di Forza Italia che oggi si conclude a Cortina d'Ampezzo, ha ribattuto: "Con tutta tranquillita' sono sondaggi che non rispettano la realta'. I sondaggi che noi abbiamo fatto all'inizio dell'estate e adesso a settembre danno al 48,3% il centrosinistra e tutti i partiti della coalizione e al 48,3% il centro destra con tutti i partiti che lo sostengono. Quindi esattamente lo stesso numero".
Il premier ha quindi aggiunto che, "a parita' di sondaggio, e' certa la vittoria del centrodestra. Ho il convincimento assoluto che, credendoci, ce la possiamo fare. Sono intimamente convinto che saremo noi a governare nella prossima legislatura".
Su Repubblica.
Commento 1: da chi e' andato a lezione di statistica? Topo Gigio?
Commento 2: Allora mi auguro che, credendoci, ti manderanno a casa. Altrimenti cambio casa io.
Ci voleva, eccome se ci voleva!
Tornata a casa dopo un vivacissimo pomeriggio in ospedale, accendo la Tv.
All Music: One shot.
Chi c'e'? Ma gli Europe!!!
E torno bimba, quando stavo a guardarli a bocca aperta, affascinata dal mio adorato Joey Tempest, dalla sua voce fantastica (fortuna che non canta piu' cosi, alla lunga avrebbe seriamente danneggiato le corde vocali). Il video di The Final Countdown.
Tutti belli, capello lungo, vestiti di pelle nera! Che bello tornare all'infanzia, almeno per un istante.
Ricordo di essere stata talmente persa per Joey da decidere di abbandonare la religione cattolica per convertirmi a quella luterana e poterlo sposare, un giorno (ero convinta che sarebbe diventato mio marito,si).
Forse la mia passione per gli uomini dalla chioma folta e lunga viene dalle mie simpatie infantili...
Tre minuti di video e vedere cotanta bellezza mi ha rincuorata.
Oggi si e' imbolsito, tagliato i capelli, gli sono venute le rughe...e canta almeno un'ottava sotto.
Ma per ringraziare la mia memoria di bambina che mi soccorre nei momenti piu' tristi, inserisco qui la sua foto.
La bellezza va ricordata, soprattutto quando lascia il posto alla normalita'.
10.9.05
Il telefono e zia Assunta
Avete presente quelle care, vecchie ziette che telefonano soprattutto per discutere a fondo e con competenza di ogni malattia o semplice malanno di un familiare proprio o altrui?
Ogni famiglia che si rispetti ne ha una in dotazione.
Sono perlopiu' donne anziane, sole o che vivono come se lo fossero.
Non hanno interessi perche' hanno dedicato l'esistenza alla famiglia e al lavoro.
Cresciuti i figli, andate in pensione, si sono trovate un hobby: la malattia.
Ne abbiamo una anche noi: la zia Assunta.
Brava donna, sempre gentile e partecipe. Ho ricevuto da lei quantita' industriali di cioccolato Milka: alla nocciola, con l'uvetta, al caffe', al biscotto.
Ne ricevo tuttora.
La zia Assunta telefona, da quando ho memoria, due volte a settimana, verso le sette del mattino.
Mia madre si avvia rassegnata al telefono (data l'ora) e pronuncia QUELLA frase, con un'intonazione che non e' mai cambiata durante gli anni.
- Che dici Za Assu'?
Ed e' proprio cio' che si accinge a fare: ascoltare cio' che dice. Il siero al ginocchio, l'acqua al cuore e una caterva di malanni che impedisce di recuperare, in giornata, il buonumore.
Non sta mai bene. MAI.
L'assenza di disturbi non garantisce la salute. E infatti non l'ho mai sentita dirsi soddisfatta delle proprie condizioni fisiche.
Mia madre, con i problemi alla schiena e alle ossa in generale ( e con meta' degli anni della zia Assunta), e' tenuta ad ascoltare le sue lamentele e a non lamentarsi.
Sono stati anni di monologhi, piu' che di conversazioni.
Ma la fortuna ha arriso alla tenace zia Assunta.
Tutti e tre i miei nonni sono passati per l'ospedale e la zietta si e' immersa con volutta' nelle disavventure della nostra famiglia.
Chiama tutti i giorni.
Chiama per dire che vede malissimo la mia nonna paterna ad esempio.
Chiama per raccontare di uno zio di Pistoia che e' morto in seguito ad un incendio. Pur non avendolo visto, siamo a conoscenza dell'entita' delle ustioni e della quantita' di carne viva sul corpo del povero zio.
Chiama per sapere della fisioterapia di mia nonna e della prostata di mio nonno.
Cosicche', qualora i miei volessero sospendere per un minuto il pensiero rivolto ai propri genitori, non potrebbero comunque farlo.
Squilla il telefono.
-Pronto?
-Pronto Rusa'?
-No zia, sono io.
-Ciao! E la mamma?
-E' a lavorare.
-Ah! Lavora!?
Si, lavora, lavora da circa vent'anni e lo sanno persino le pannocchie del campo dietro casa nostra.
Cosi le racconto, in modo succinto, dei polmoni di mia nonna paterna, del femore di mia nonna materna e della prostata dell'unico nonno rimastomi.
Cio' non puo' bastare a soddisfare la sua curiosita', ma la delusione della zia e' mitigata dal pensiero della prossima telefonata.
Chiamera' domani, ore sette.
Mia madre rispondera' e pronuncera' la frase fatidica:
-Che dici za Assu'?
Segnalazione
Qualcuno ci crede. Ci crede proprio tanto. Amo i sognatori, tutti. Vi raccomando di visitare il blog di qualcuno che, al giorno d'oggi, vive distaccato dal mondo.
Spero che il '63 sia il suo anno di nascita. Sarei davvero contenta di sapere che l'eta' adulta non cancella l'innocenza, l'ingenuita' propria delle anime sognatrici.
Spero che il '63 sia il suo anno di nascita. Sarei davvero contenta di sapere che l'eta' adulta non cancella l'innocenza, l'ingenuita' propria delle anime sognatrici.
Succede
Sono andata in giro a convincere le persone delle mie capacita', della mia onesta'. Tutto cio' sopportando commenti sugli anni, sui miei studi, sulle mie scelte di vita... come un insetto osservato al microscopio. Voi, piu' avvezzi di me a tale trattamento, direte che e' normale, che CAPITA e che occorre abituarsi. Giusto, giustissimo, ma non mi sentiro' meno insetto per questo.
ANCORA
Come potete vedere ho cambiato per l'ennesima volta template.
Purtroppo non riesco a rimediare alle mancate lettere accentate se non modificando i posts. Scusatemi se in questo momento non riesco a farlo, credo che per un po' dovrete sopportare la vista di posts come quelli piu' in basso.
WEEKEND: festa di compleanno, stasera. Domani con le muchachas, le mie amiche appassionate di balli caraibici come me. Spero di passare un weekend tranquillo, ne ho bisogno perche' ho trascorso dei giorni difficili.
A tutti, auguro un buon fine settimana.
ANCORA
Come potete vedere ho cambiato per l'ennesima volta template.
Purtroppo non riesco a rimediare alle mancate lettere accentate se non modificando i posts. Scusatemi se in questo momento non riesco a farlo, credo che per un po' dovrete sopportare la vista di posts come quelli piu' in basso.
WEEKEND: festa di compleanno, stasera. Domani con le muchachas, le mie amiche appassionate di balli caraibici come me. Spero di passare un weekend tranquillo, ne ho bisogno perche' ho trascorso dei giorni difficili.
A tutti, auguro un buon fine settimana.
8.9.05
Misteri sparsi
1) Mi domando perché tocchi sempre a me dettare i telegrammi di condoglianze. Ormai io e l'addetta delle Poste Italiane ci diamo del tu!
2) Cepu si ostina ad inviarmi materiale pubblicitario.
3) Anche Viagra lo fa.
4) Vedo che tanti di voi visitano queste pagine...perché non lasciare un commento? non è una gran cosa essere blurker!
2) Cepu si ostina ad inviarmi materiale pubblicitario.
3) Anche Viagra lo fa.
4) Vedo che tanti di voi visitano queste pagine...perché non lasciare un commento? non è una gran cosa essere blurker!
Una famiglia felice
Domanda: si fa qualcosa per prevenire le stragi familiari, i delitti causati dalla follia o da conflitti mai risolti?
Risposta: NO.
E non scrivo questo post in riferimento al tragico avvenimento di oggi (anche se Studio Aperto ha brindato con dieci bottiglie di Crystal).
Sogno un mondo in cui (tra le altre cose) ogni famiglia possa ricevere un valido supporto psicologico e non venga abbandonata a se stessa.
In cui un genitore oltre al titolo, sia tale non solo occupandosi delle spese familiari e degli studi, ma anche -soprattutto- dell'educazione emotiva del figlio.
Ci sono mostri che non vediamo senza avere uno specchio a disposizione.
Ci sono grida che nessuno sente, altre che nessuno desidera sentire.
Togliere la vita a qualcuno è anche questo.
Risposta: NO.
E non scrivo questo post in riferimento al tragico avvenimento di oggi (anche se Studio Aperto ha brindato con dieci bottiglie di Crystal).
Sogno un mondo in cui (tra le altre cose) ogni famiglia possa ricevere un valido supporto psicologico e non venga abbandonata a se stessa.
In cui un genitore oltre al titolo, sia tale non solo occupandosi delle spese familiari e degli studi, ma anche -soprattutto- dell'educazione emotiva del figlio.
Ci sono mostri che non vediamo senza avere uno specchio a disposizione.
Ci sono grida che nessuno sente, altre che nessuno desidera sentire.
Togliere la vita a qualcuno è anche questo.
6.9.05
La mia manaccia arrogante e piena di sé ha portato il mouse sul blog di una persona che ho criticato pochi giorni fa. Mi apprestavo a visitarlo e a criticare l'autrice, a trovare la più piccola ragione per attaccarla.
Posso dirlo?
Avrei voluto trovare un migliaio di ragioni, criticare il suo blog per la grafica, per determinati post, per la supponenza che credevo di aver indovinato in una sua recensione.
Sarei stata stronza e contenta.
Zitta-zitta me ne sarei tornata qui e avrei sparato a zero, io che vado orgogliosa della mia imparzialità.
Avrei voluto attaccarla.
Invece oltre il mio nasino c'è un mondo, sentimenti che mi ostino ad ignorare, dolori di cui non sono a conoscenza, dolori piccoli. O grandi, come in questo caso. Dolori come il suo.
Mi sono bloccata e ho letto. Cliccato e letto ancora. Ho letto un post intenso, ho letto parole e dietro quelle parole c'era davvero qualcuno. A volte lo dimentico.
Mi sento impotente di fronte a quel gigantesco enigma che è la morte. Le mie certezze rimangono, ma come offrire consolazione a un dolore senza fine? E perché farle da maestra di vita?
Fortuna vuole che io creda in qualcosa, in qualcuno.
Nemmeno qui, per il rispetto che nutro nei vostri confronti, esibirò quelle che sono le mie “convinzioni”.
Quanto male inutile, lacerante, gratuito, ingordo che viene a succhiarci il sangue.
Me ne sono andata in silenzio.
Ho ridimensionato i miei GRANDI GRANDI problemi di merda.
E ho eliminato il post in cui l'attaccavo. Di più non posso fare.
Posso dirlo?
Avrei voluto trovare un migliaio di ragioni, criticare il suo blog per la grafica, per determinati post, per la supponenza che credevo di aver indovinato in una sua recensione.
Sarei stata stronza e contenta.
Zitta-zitta me ne sarei tornata qui e avrei sparato a zero, io che vado orgogliosa della mia imparzialità.
Avrei voluto attaccarla.
Invece oltre il mio nasino c'è un mondo, sentimenti che mi ostino ad ignorare, dolori di cui non sono a conoscenza, dolori piccoli. O grandi, come in questo caso. Dolori come il suo.
Mi sono bloccata e ho letto. Cliccato e letto ancora. Ho letto un post intenso, ho letto parole e dietro quelle parole c'era davvero qualcuno. A volte lo dimentico.
Mi sento impotente di fronte a quel gigantesco enigma che è la morte. Le mie certezze rimangono, ma come offrire consolazione a un dolore senza fine? E perché farle da maestra di vita?
Fortuna vuole che io creda in qualcosa, in qualcuno.
Nemmeno qui, per il rispetto che nutro nei vostri confronti, esibirò quelle che sono le mie “convinzioni”.
Quanto male inutile, lacerante, gratuito, ingordo che viene a succhiarci il sangue.
Me ne sono andata in silenzio.
Ho ridimensionato i miei GRANDI GRANDI problemi di merda.
E ho eliminato il post in cui l'attaccavo. Di più non posso fare.
Fierezza neo-con
Ma quant'è contenta la nostra cara, carissima, mai prevenuta Anselma Dell'Olio!
E quant'è fiera di aver fischiato come una poveraccia il film presentato da Battiato al Festival del cinema di Venezia!
"Musikanten" quei fischi li meritava perché:
1) è stato citato Wittgenstein
2) "il tempo non ci definisce, lo spazio non ci colloca" provoca pericolosi sbadigli
3) ci sono state discordanze linguistiche tra personaggi ed attori
Sì, brava Selma, tutti con te.
E quant'è fiera di aver fischiato come una poveraccia il film presentato da Battiato al Festival del cinema di Venezia!
"Musikanten" quei fischi li meritava perché:
1) è stato citato Wittgenstein
2) "il tempo non ci definisce, lo spazio non ci colloca" provoca pericolosi sbadigli
3) ci sono state discordanze linguistiche tra personaggi ed attori
Sì, brava Selma, tutti con te.
Succede che non è possibile postare tutti i commenti e questo già da qualche giorno. Pare che tutto sia a discrezione di Blogger: se è in buona, ci pubblica.
Aspettiamo ancora un po' e vedrò cosa fare.
Buona giornata a tutti!
Ps: è tutta mattina che mi viene in mente "Gioca Jouer". Non chiedetemi perché. Non lo so.
5.9.05
Nubilaria Celtic Festival
Nubilaria Celtic Festival
si tiene ogni anno in quel di Novellara (RE), il primo weekend del mese di settembre.
bancarelle d'antiquariato (cosa c'entra con la cultura dei Celti? Ma sì, ma sì... c'entra)
bancarelle con oggetti in legno
bancarelle con soprammobili a forma di elfi, fate, gnomi e troll (cosa c'entrano i troll con la cultura dei Celti? Ma sì, ma sì... c'entrano)
bancarelle con libri di cucina e di magia
bancarelle con magliette decorate con l'aerografo
bancarelle con corone di fiori intrecciati
bancarelle con libri sulle rune e lettura delle stesse (cosa c'entrano le rune con la cultura dei Celti? Ma sì, ma sì... centrano),
bancarelle che vendono birre, sidro e idromiele (27°, un aperitivo)
angolo della cucina celtica: gnocco fritto, piadina, piatti della cucina emiliana
buona la ricostruzione delle abitazioni dei Celti, diversi personaggi in costume, altri con il kilt che si sfidano a colpi di spada
un mediterraneo e panzuto rappresentante di quel popolo che suona la cornamusa
I leghisti, immagino, saranno stati fieri di assistere ad una manifestazione dedicata agli usi e costumi dei loro avi. Magari avranno creduto alla fedele, accurata ricostruzione delle usanze celtiche.
In sintesi: andateci se volete far finta di fingere di trovarvi in un villaggio celtico, non chiedete di più. Ci si diverte e tanto, ma prendetela come un mercatino di fine estate... e bevete l'idromiele, squisito e superalcolico. Possibilmente a stomaco pieno.
4.9.05
Buona domenica
Se avessi scritto ieri sera, il post sarebbe stato quanto di più patetico si possa immaginare. Ho preferito non andare a ballare perché non sarei stata di compagnia (salvando anche i piedi di qualche ballerino dai miei tacco a spillo...Ed, puoi stare tranquillo!), ieri sera avrei voluto chiudermi in casa, con le mie sigarette, il mio pigiama a cuori, le pizzette che ha portato a casa mio padre e...abbrutirmi.
Invece ho deciso di andare in ospedale a tener compagnia a mia nonna che è stata ricoverata ieri. Siamo tornate verso mezzanotte e mezza, ma ho la possibilità di scrivere un post diverso dal previsto.
Ieri avrei pianto calde (possono essere solo calde) lacrime qui, allagando il blog (che sta subendo prove su prove), presa dalla disperazione di non riuscire ad accettare la nostra mortalità.
Oggi no.
Mia nonna, ringraziando il Cielo, non ha alcun problema di cuore come temevamo ( e come temeva quel medico ingegnoso che ha sbagliato completamente diagnosi). E' stata a letto tredici giorni per una polmonite.
Polmonite di cui non eravamo a conoscenza.
Ora ci sarebbe lo spazio per alcune considerazioni sul numero e l'efficienza dei neuroni di certi miei parenti. E lo spazio basterebbe a riempire l'intera pagina del blog. Fingerò di aver riversato qui la mia rabbia nei confronti dei figli ingrati, sarà come liberarsi della paura dei giorni precedenti.
Invece ho deciso di andare in ospedale a tener compagnia a mia nonna che è stata ricoverata ieri. Siamo tornate verso mezzanotte e mezza, ma ho la possibilità di scrivere un post diverso dal previsto.
Ieri avrei pianto calde (possono essere solo calde) lacrime qui, allagando il blog (che sta subendo prove su prove), presa dalla disperazione di non riuscire ad accettare la nostra mortalità.
Oggi no.
Mia nonna, ringraziando il Cielo, non ha alcun problema di cuore come temevamo ( e come temeva quel medico ingegnoso che ha sbagliato completamente diagnosi). E' stata a letto tredici giorni per una polmonite.
Polmonite di cui non eravamo a conoscenza.
Ora ci sarebbe lo spazio per alcune considerazioni sul numero e l'efficienza dei neuroni di certi miei parenti. E lo spazio basterebbe a riempire l'intera pagina del blog. Fingerò di aver riversato qui la mia rabbia nei confronti dei figli ingrati, sarà come liberarsi della paura dei giorni precedenti.
3.9.05
Oltre alla delusione mattutina di cui vi ho parlato prima, qualcos'altro ha contribuito a rendere piacevole il mio risveglio. E' iniziata la stagione venatoria. Dopo sei anni di quiete, sei anni in cui i fagiani e le lepri hanno potuto vivere tranquilli nelle nostre campagne, arrivano questi pirla con cani al seguito. E' arduo stabilire se siano più stupidi gli essere umani o quelli canini.
Girano dalle sei alle nove del mattino, col fucile sottobraccio. Vanno e vengono da un terreno all'altro. La caccia è consentita e chi abita in campagna deve accettare ciò che non condivide. C'è la possibilità d'impedire l'accesso a quella gentaglia: versando tot all'anno, previa richiesta al comune.
Girano dalle sei alle nove del mattino, col fucile sottobraccio. Vanno e vengono da un terreno all'altro. La caccia è consentita e chi abita in campagna deve accettare ciò che non condivide. C'è la possibilità d'impedire l'accesso a quella gentaglia: versando tot all'anno, previa richiesta al comune.
Riforma della Banca d'Italia
“Abbiamo trovato la soluzione” ha esultato il nano malefico davanti ai giornalisti.
La soluzione consiste nel garantire la poltroncina ad un uomo notoriamente corrotto fino a quando il buon Dio non lo chiamerà a sé. E speriamo che la vocazione della figlia possa servirgli a qualcosa.
Grazie a "Repubblica" per l'immagine. Memorabile.
Ascoltando Santana
Mattina passata ad aspettare una telefonata che non è arrivata.
Si trattava di lavoro, un posto quasi assicurato... invece il capo ha cambiato idea, sia sul numero di personale da assumere che sui requisiti dei candidati.
Sono dispiaciuta, ma non più di tanto, perché so che non ci sono state mancanze da parte mia e che tutto è dipeso dalla scarsa serietà del “signore” in questione.
Tornerò a fare quel che devo, il solito mazzo, cercare e cercare ancora. Ma va bene così.
Mi tirerò su andando a ballare i latini stasera a Verona, sperando di non incontrare uno di quei salseri espertissimi che non sanno andare a tempo, o mettere a proprio agio la dama del momento. Perché sarei buona di piantargli un tacco a spillo nel piede.
Si trattava di lavoro, un posto quasi assicurato... invece il capo ha cambiato idea, sia sul numero di personale da assumere che sui requisiti dei candidati.
Sono dispiaciuta, ma non più di tanto, perché so che non ci sono state mancanze da parte mia e che tutto è dipeso dalla scarsa serietà del “signore” in questione.
Tornerò a fare quel che devo, il solito mazzo, cercare e cercare ancora. Ma va bene così.
Mi tirerò su andando a ballare i latini stasera a Verona, sperando di non incontrare uno di quei salseri espertissimi che non sanno andare a tempo, o mettere a proprio agio la dama del momento. Perché sarei buona di piantargli un tacco a spillo nel piede.
1.9.05
Ieri sera
l'idea era di andare al 212, un bel posticino al chiuso, peccato che fosse CHIUSO del tutto.
Così, via al Moro. Bello, bello, bello. Quando si sta seduti come ho fatto io, sul tappeto tra cinque o sei cuscini.
Perché, mi domando, andare in un ristorante dopo l'ora di cena e reggersi tre ore sui tacchi?
Il momento più emozionante:
-Ragazze, venite a casa con me?
-No, grazie!
-Come no? Però la mia macchina non l'avete vista! Guardatela e poi decidete.
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