Ho trovato una lettera indirizzata a me e scritta qualche anno fà .
Mi ha fatto piacere rileggerla e ho pensato di pubblicarla qui , credo che l'autrice non se la prenderà con me .
Cara anima che ti senti fragile ,
ti racconto un episodio insignificante che mi è capitato anni fà , quando andavo a scuola in autobus .
Ero seduta , con un quaderno sulle ginocchia , impegnata a brontolare perchè l'idea di alzarsi presto per andarsi a rinchiudere tra quattro mura non riusciva a piacermi . Mi guardavo intorno , cercando di svegliarmi e di scacciare la noia e il malumore . Così , alzato lo sguardo , ho visto .
Eravamo bloccati sul cavalcavia della Madonnina , uno dei luoghi meno adatti a serie e/o vaghe rfilessioni , soprattutto per chi trova poco stimolante meditare sul traffico cittadino .
Il cielo , quello spazio piatto e grigio , era solcato da uno stormo di rondini . Subito distinsi una di loro .
Volava , azione comune per un uccello . Volava . Faceva solo quello che le era dato fare . Il vento , la confusione lì sotto , quella rondine li ignorava . Continuava ad agitare le piccole ali per giungere a destinazione .
E mi è parso , se non la prova dell'esistenza di Dio , la conferma all'ipotesi che ciascuna creatura è in grado di svolgere i propri compiti ed impiegare le proprie energie , assecondando la propria natura .
Non siamo diversi da quell'uccellino , noi .
Come lui possediamo i mezzi per procurarci la serenità e per affrontare il dolore , quando arriva .
Sfortunatamente ci lasciamo distrarre dal caos , dal vento , dalle difficoltà che incontriamo . E non dovremmo permetterlo , sai ?
Come lui siamo in grado di conoscere la gioia , di andare dove dobbiamo e vogliamo .
Perchè noi non ci proviamo ?
Se iniziassimo ad attribuire meno importanza a chi e cosa ci circonda e volassimo anche noi verso la nostra destinazione ?
Abbiamo il necessario per il viaggio . Curiosità , pazienza , fiducia , determinazione , forza . Ci resta solo di annunciare agli altri il desiderio di partire , di affermare noi stessi semplicemente vivendo .
Si deluderà qualcuno ? Si manderà in collera qualcun'altro ?
Va bene . Ma fa differenza ?
Non è più importante il nostro volo ?
Non è prioritaria la fedeltà a noi stessi compiendo il dovere di usare le nostre piccole ali ?
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