1.3.05

Omaggio a Mario Luzi - l'ultima poesia

Il termine,

la vetta di quella scoscesa serpentina ecco,

si approssimava,

ormai era vicina, ne davano un chiaro avvertimento i magri rimasugli di una tappa pellegrina

su alla celestiale cima.

Poco sopra alla vista

che spazio si sarebbe aperto dal culmine raggiunto...

immaginarlo già era beatitudine

concessa più che al suo desiderio al suo tormento.

Sì, l' immensità, la luce

ma quiete vera ci sarebbe stata?

Lì avrebbe la sua impresa

avuto il luminoso assolvimento da se stessa

nella trasparente

spera o nasceva

una nuova impossibile scalata...

Questo temeva, questo desiderava


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