13.6.05

Libertà è partecipazione

In questi giorni è stata scritta una pagina nera nella storia della nostra democrazia. Il Comitato Scienza e Vita ha raggiunto il proprio scopo e lo strumento referendario è stato ridotto a burletta…per non dire peggio.
I soliti hanno sentenziato che "su una materia così delicata non era possibile votare", hanno invitato all'astensione ben sapendo che se astenersi non è reato, invitare a farlo è proibito dalla legge. Mi auguro che qualcuno li denunci.
Non discuto dell'opinione legittima che ciascuno di noi può avere, ma sarebbe stato giusto esprimerla andando a votare, anziché astenersi. Si poteva votare SI, NO o scheda bianca.

Invece ha vinto l'Italia peggiore, quella del menefreghismo, della disinformazione, della mancanza d'idee proprie, della pigrizia mentale, dell'indolenza, della non partecipazione. Tutti a belare felici e contenti…e se penso che c'è chi è morto, chi ha lottato affinché tutti noi potessimo esprimere la nostra opinione…divento una belva.

Ho sentito affermare che "i quesiti erano troppo complessi". Bene, penso che non siano mancati gli strumenti per approfondire i quattro quesiti referendari, purtroppo c'è chi non ha voluto farlo. La lettura della Gazzetta dello Sport o dei manifesti pubblicitari costituisce il massimo dello sforzo per certa gente ignorante che desidera restare ignorante.

Precisazione: ho avuto intenzione di votare due NO e due SI, ho espresso il mio parere avendo doveri solo nei confronti della mia coscienza (e non del partito di riferimento). Io stessa, se mai mi trovassi in condizione di non aver figli, non ricorrerei alla fecondazione assistita, ma fatico a comprendere perché chi non condivide il mio punto di vista debba andare in Spagna o Slovenia anziché ricevere le cure del caso in Italia.

Sapevo fin da ieri mattina che il quorum non sarebbe stato raggiunto, ma sono andata a votare ugualmente e non strapperò la mia scheda elettorale come qualche radicale inferocito ha gridato ieri sera.
Il fatto che altri usino male i tre neuroni che Madre Natura ha loro concesso non mi dispensa dall'esercizio del mio diritto-dovere.

La nostra fortuna è vivere in un mondo dove i risultati della ricerca scientifica procurano vantaggi anche ai paesi in cui non è svolta, perciò sotto quest'aspetto, sarà solo (eufemismo) la ricerca italiana a rimetterci. Ed in breve tempo anche l'Italia godrà dei successi di questa.

Ben più triste vedo il futuro di coloro che desiderano un figlio: pellegrinaggi all'estero e spese folli (si parte dagli 8000 €, tanto Silvio dice che in Italia stiamo tutti bene).

Insomma, contrariamente alle attese di quella gentaglia di Scienza e Vita, io sono ottimista: l'Italia resta indietro, soltanto per ora. Tra qualche anno sarà necessario rivedere la legge e non basteranno l'indolenza, la dipendenza dal Vaticano o l'ignoranza ad impedirlo .
Nel frattempo, gli altri ci salutano durante il sorpasso.

Italiano! Questo è un paese che negli ultimi anni ha fatto grandi passi avanti, peccato che tutti gli altri vanno in macchina!
Brunello Robertetti/Corrado Guzzanti

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