7.6.05

Senti chi parla!


Ieri il pontefice ha ripetuto ancora una volta che la famiglia è il centro della vita, che va difesa dai legami pseudomatrimoniali che la mettono a rischio, che l'embrione va tutelato, che...
Le continue ingerenze del clero nella vita di tutti noi non smettono d'infastidirmi.

Non la capisco questa gente che si arroga il diritto di parlare in nome di Dio.

Ci vuole un bel coraggio per farlo.
Tanta faccia tosta.
Tanta ignoranza della vita vera.


Badate: sono uomini. E celibi.

Di famiglia non sanno un bel niente.

Non hanno mai trascorso la propria esistenza accanto ad una donna.
Non hanno mai conosciuto la gioia di diventare padri.
Non hanno mai stretto un figlio loro tra le braccia.
Non hanno mai dovuto vivere accanto ad un coniuge violento perché "la Chiesa non ammette il divorzio".
Non hanno mai dovuto affrontare una crisi matrimoniale.
Non hanno mai assistito la moglie durante un periodo difficile.
Non hanno mai asciugato le lacrime dei propri figli.


Non conoscono quella forma d'amore paziente che comprende solidarietà, fiducia, dialogo e rispetto. Quell'amore così prezioso e fragile…non hanno mai lottato per preservarlo nel tempo, malgrado i lutti, le delusioni, le disillusioni.

Sono uomini e celibi.
Qualche volta per fede e spesso per ambizione, eppure parlano di voi e di me come se ci conoscessero bene.
Emettono sentenze sui nostri corpi e sulle nostre coscienze, ma ignorano le nostre vite, i nostri drammi, le nostre rinunce, i nostri tentativi di vivere il meno infelicemente possibile.

Come mai, allora, tanta attenzione alla famiglia da parte di persone che non ne hanno mai formata una?


No. Qui l'amore di Dio per le Sue creature NON C'ENTRA.


La società è in continua evoluzione, così come la concezione di famiglia e questi uomini celibi, senza alcun affetto stabile e impegno coniugale, credono che la Chiesa finirà sempre più in secondo piano e che il numero dei fedeli calerà.Meno fedeli, minor importanza e meno lilleri.
Ecco perché persistono nella proposta di un unico modello di famiglia, un'unica etica, un unico modo d'amare.

Non comprendono che la Chiesa sta già perdendo consensi e che il giovane medio partecipa ad una funzione religiosa solo in occasione di cerimonie o di festività come il Natale e la Pasqua. Il giovane medio prega, ma non in chiesa. Il giovane medio non partecipa attivamente alla vita della parrocchia. Si dice "fedele non praticante" ed in materia di etica segue soprattutto la propria coscienza.

Ecco perché sono anticlericale.
Se è fastidioso ricevere consigli da chi sa più di noi, come tollerare quelli di chi non sa un benemerito cavolo?

Ah già...parlano in nome di Dio!

Non sapevo che al buon Dio spettasse la noiosa incombenza di eleggere pontefici, cardinali, monsignori, vescovi…deve essere per questo che altri parlano a nome Suo. Ha già così tanto da fare!

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