4.11.04

" Camminare insieme " è il giornale della parrocchia di un paese che , per diverse ragioni , mi trovo a conoscere : Soliera .
Esce in corrispondenza delle più importanti festività religiose e si trova
nelle due chiese del paese .
Chiunque , dal praticante al credente lo può prendere lì , vicino ad una delle numerose cassette per le offerte .
Leggo da un articolo presumibilmente scritto dal parroco :






L'esistenza delle cose e delle persone non dipende da noi .
Le cose e le persone esistono anche se non ci crediamo .
Così è l'esistenza di Dio . DIO C'E', anche se uno non ci crede. Così è per l'esistenza del Paradiso , del Purgatorio e dell'Inferno : ci sono , esistono , anche se uno non ci crede.
Direi che è da furbi crederci, per prepararci bene all'incontro con Dio e star per sempre con Lui in Paradiso .
E' chiaro : chi non vuole stare con Dio , sceglie per sé l'inferno ..
E' da furbi stare con Dio e scegliersi un'eternità felice . Lo sbaglio più grosso che uno possa fare , è negare Dio e scegliersi l'Inferno per sempre .
E' molto meglio riconoscere che Dio ti ama e chiedere perdono dei peccati commessi , che tener duro fino alla morte , per andare poi nell'inferno .
E' da furbi stare con chi è più forte : Gesù è il più forte , perchè ha vinto la morte e ha il potere di perdonare tutti i nostri peccati , perchè Dio ci ama . Basta che tu lo voglia .
Se vuoi Don A****** e Don M**** ti possono aiutare a incontrare Gesù , e ottenere il suo perdono .
Ti aspettiamo . Grazie ! Alleluia !








Tra le cose che ho letto ce ne sono poche che mi abbiano gelato il sangue . L'articolo sopracitato fa parte di questo gruppo ristretto .
Noi parliamo di integralismo islamico e terrorismo , temendoli . E giustamente .
Poi capita che parole vengano scritte e distribuite gratuitamente al pubblico ( da un italiano , in italiano , nel nostro paese ) e si tace .
Primo : il riferimento a Paradiso , Purgatorio e Inferno .
Posto che si tratta di concetti derivanti dalla tradizione medievale ( letteraria , filosofica , religiosa ) , dovrebbe ormai apparire assodata l'inefficacia di ribadirlo a ogni pié sospinto . I più grandi teologi hanno ridimensionato notevolmente la questione , ma tant'è...
Secondo : è da furbi crederci
Innanzi alla "freddezza" religiosa di un individuo ( che non ha fede , non la cerca e non desidera cercarla o ritiene di non provare l'esistenza di Dio ) , è poco sensato tentare di terrorizzarlo con l'ipotetica destinazione chiamata Inferno e poi invitarlo ad essere furbo . La furbizia , a quanto mi risulta , non porta al "dono" della fede . E se fosse furbo e freddo potrebbe , per furbizia e freddezza , decidere di fregarsene e non porsi problemi sul futuro post mortem , dato che non crede nell' aldilà .
Terzo : chi non vuole stare con Dio sceglie per sé l'Inferno
questo è uno degli aspetti più vicini all' integralismo islamico , basta cambiare dottrina e ...oplà...
Lo scrivente ( delirante , tanto per aggiungere un altro gerundio presente ) suppone che gli individui possano incontrare Dio , sapere che esiste , e respingerlo coscientemente . A tutti quindi è dato di vederLo , il rifiuto conduce necessariamente all'Inferno .
Quali e quanti sono gli individui che davanti all'incontro con Dio ( o Jahvé, Allah ...ecc...) si sono tirati indietro scegliendo coscientemente di andare a bruciare tra le fiamme per l'eternità ? Oltre ai satanisti , c'è qualcun'altro ?
Non basta , il nostro parroco va ancora più in là : anche chi non crede in Dio ( non avendo prova della sua esistenza) va all'Inferno . Probabilmente non ha fede , non ha ricevuto un'educazione religiosa , non ha visto bontà attorno a sé o semplicemente non va oltre ciò che vede . Ma la ricetta c'è : rivolgersi a lui e al suo ausiliario . Qualora non lo facesse , Inferno a go-go .
M'incuriosisce sapere come un individuo , non credendo a qualcosa o qualcuno , possa ugualmente decidere di cercare le prove di questo. Come se un credente , convinto dell'esistenza di Dio , cercasse ovunque le prove della Sua non esistenza.
LA FEDE NON E' UNA SCELTA

Concludo : credo in Dio , a modo mio , con la mia testa e i miei limiti . Sia razionalmente che irrazionalmente , si tratta di qualcosa che possiedo e non so spiegare . I proclami di preti settari o le immagini di esseri infernali non suscitano angoscia , perchè è in loro che io non credo .
Le mie convinzioni , ovviamente , non vengono scosse da tirate come quella di cui sopra , ma mi domando se sia giusto auspicare la dannazione per coloro che non possiedono le mie . E m'interrogo soprattutto sull'opportunità di inculcare tali nobili idee a chi crede , frequenta regolarmente la parrocchia ed è praticante . Così dicendo non invita a fare proselitismo o ad escludere persone non credenti e non praticanti dalla loro vita ? A ghettizzarli o rivolgere un'indulgente alzata di spalle ?
Può un simile atteggiamento favorire il dialogo , l'autentica comunicazione ? Non pretendo di indicare ciò che l'avvantaggia , ma probabilmente non contribuisce a rafforzarlo .
E può attirare persone che nutrono sentimenti come i miei ? Leggendo l'articolo si provano sensazioni contrapposte .Repulsione o interesse .
Batsa credere in qualcuno o qualcosa , credere nelle proprie capacità o in un Padre amorevole lassù , nell'innata bontà dell'uomo o nell'immortalità della natura . Basta , cioè , che l'oggetto di fede sia oggettivamente buono , che concettualmente sia collegabile ad amore , fiducia , onestà , speranza , giustizia , compassione , rispetto .
Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te
Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te
E' difficile . E' proprio dura . Non molto "furbo" , ovviamente .
Bisogna provarci , provarci , riprovarci , sbagliare , riprovare , cascare e rialzarsi per provare ancora . Ma farlo sempre , sempre sempre .
Alla fine la vita è tutta qui .

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