L'AMP (Asociación de Médicos Progresistas) e il sindacato UGT hanno denunciato la discriminazione subita dai gay nel piccolo stato dei Pirenei. Pare infatti che sia stata impedita la donazione di sangue agli omosessuali per tutelare l'interesse generale.
I precedenti di questo tipo sono numerosi: con l'aumento dei casi di Aids diversi governi avevano preso misure simili nei confronti degli omosessuali (nei primi anni il virus dell'Hiv era quasi una "prerogativa" di chi aveva rapporti con individui del proprio sesso), ma negli anni successivi l'infezione è diffusa soprattutto tra eterosessuali e gli esecutivi di diversi paesi hanno deciso di proibire la donazione di sangue soltanto a coloro che hanno avuto comportamenti "a rischio".
Il Principato di Andorra non è nuovo a provvedimenti impopolari come questo, avendo già negato, negli anni precedenti, il permesso ai lavoratori sieropositivi. Ora questa nuova discriminazione, giustificata così dal capo del governo Albert Pintat: i diritti di chi riceve una trasfusione hanno la precedenza.
Motivazione che non ha convinto l'A.M.P. e l'UGT: denunceranno il caso all'Organizzazione Internazionale del lavoro e al Tribunale dei Diritti Umani di Strasburgo.
Un passo avanti, due indietro.
E nuove vittime della cecità istituzionalizzata.
Fonte: El País.
3 commenti:
Tempo fa mi hanno raccontato una cosa allucinante sulla comunità gay pisana: ci sono alcuni elementi dalla vita sessuale promiscua che si sono iscritti all'AVIS solo perché così hanno diritto a fare il test dell'HIV gratuitamente... suppongo che sia l'eccezione e non la regola, ma queste storie sicuramente non contribuiscono ad annientare i pregiudizi dell'uomo medio...
Bè la solita ipocrisia...del resto, io da brava etero, potrei andare a donare il sangue domani senza sapere di avere qualsiasi malattia... bho...insomma non ha senso. Sarebbe più giusto rendere migliore il coltrollo sul sangue donato, certo nei limiti del possibile, se c'è tempo di farlo.
L'ignoranza miete e mieterà vittime di ogni tipo.
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