17.10.05

'Gonfia' d'orgoglio

Lo ammetto.
Sono politicamente intollerante.
Ne ho avuto prova ieri sera, quando mi sono recata a votare per scegliere il candidato premier alle politiche del 2006.
Il signore brizzolato che ha controllato la mia tessera elettorale, la ragazza che mi ha suggerito di piegare la scheda in quattro, la famigliola che attendeva il proprio turno. Tutti erano di centrosinistra e io LO SAPEVO.


Una sensazione che mi ha inebriata e rassicurata.

Li vicino non c'erano i 'meritocratici' che parlano di valore personale confondendolo con la cultura del 'fare'.
Non c'erano Bertolini in sedicesimo che si lamentano di un'Emilia Rossa che 'non cambia mai strada'.
Non c'erano fans di Giulietto che danno la colpa di tutti i disastri all'euro e al buco lasciato dal centrosinistra.
Insomma, per dirla in soldoni:
NON C'ERANO TESTE DI C***O.

COME non sentirsi ebbri di felicita' quando pareva che il mio paesino fosse abitato soltanto da elettori di centrosinistra?

Non dovevo sgolarmi spiegando che la Thailandia accanto a noi fa un figurone e che Biagi non e' iscritto ai Comunisti italiani.
Non ero tenuta a sottolineare lo scarso rispetto per gli italiani dimostrato da un governo che cambia la legge elettorale a sei mesi dal voto.
Verita' lapalissiane, si. Eppure certi miei concittadini faticano meno a credere nell'onesta' di Luciano Moggi.

Il mio entusiasmo e' degenerato.
Ho lasciato ai miei compagni di sventura numero di cellulare, casa e persino l'indirizzo e-mail.

Poi me ne sono andata a casa, pimpante.
Solamente oggi ho riflettuto su quei minuti adrenalinici.

Sono intollerante?
Si.

Lo sono nei confronti di questo centrodestra, che poco ha a che fare con la tradizione di quello europeo.
Fini ci ha provato, diamogliene atto, ma nessuno aspira a stargli dietro.
Follini pure, ma non lo vedremo mai piu'.
Cosi ci troviamo un intrigante mix di postfascisti, razzisti che non disdegnano di ricevere prestazioni particolari da straniere, chiesaioli, pseudonazionalisti ed altri eredi di importanti tradizioni democratiche, oltre a galantuomini salvati dal fresco di qualche rassicurante cella.

Da cittadina che vota un partito della sinistra cosiddetta 'radicale', esigo un vero partito conservatore, sul modello francese e tedesco, ma non questi politici da avanspettacolo e orticaria.

Berlusconi e' comprensibilmente stizzito e gioca a far finta che quattro milioni quattrocentomila persone non esistano.
Maroni e Fini ci rispettano. Sono turbata e commossa.
Castelli parla di modello sovietico e di risultato gonfiato. Questo perche' se fosse stato del centrosinistra non avrebbe resistito alla tentazione di gonfiarli LUI, i risultati.

Prodi gongola, Bertinotti sfodera il sorriso di circostanza di chi sperava nel 28 % e si trova qualcosa in meno, Mastella ha convinto il figlio Elio a non telefonargli piu' quando da papa' ci sono i giornalisti e Rutelli (ignaro dei miei suggerimenti) continua a rifiutare l'ipotesi della lista unica.

Concludo.
Ieri tanti cittadini ed elettori di centrosinistra hanno inviato (per l'ennesima volta) un segnale.
E' auspicabile che qualcuno, soprattutto la' dove nascono le margherite, capisca quanto sia necessaria la creazione di una lista unica.
Speriamo che le tensioni diventino un ricordo e che questi cinque, lunghissimi anni, finiscano nel dimenticatoio.
Altrimenti saro' la prima ad affermare che ogni forma di partecipazione alla vita politica e civile del nostro paese e' inutile.

Nota:
festeggio con un cadeau per voi, niente di che, ma si ride.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

anch'io mi sono sentita così ieri!
è stato speciale.

Undine ha detto...

:)
@Conte: dovrei essere più moderata, se non nei giudizi, almeno nelle reazioni. Gran cosa essere tolleranti, soprattutto di questi tempi. Ho ancora molto da imparare, non scherzo.
Io non fucilerei nessuno, mi basterebbe non essere costretta a sentire certa gente alla radio, vederla in Tv e leggerne le imprese sui giornali... Nel caso andassi al potere, avresti il mio appoggio. :)

Anonimo ha detto...

Concordo. Ieri c'è stata un'altra grande prova di una base che crede ancora nella passione e vuole bene a questo paese.
Ma ora basta riposare sugli allori e che lavorino ad un programma convincente da votare ad aprile. Questa volta non possono non ascoltare...

SI-FA-SI ha detto...

Ciao,
che post sincero!
Beato te contevico che sei intollerante solo a Schifani...:-)
Come dice il grande Beppe: "potranno far finta che tot milioni di persone non esistano?...Si..":-D
La lista unica, come dici te, per non spezzettare l'attenzione, gia', concordo; infatti ancora non capisco bene il ruolo della Margherita..Boh...Che vita ambigua..
Ho visto i bannerini al lato del tuo blog; mi sa che abbiamo parecchio in comune, cosi' come tanti altri "inesistenti"italiani!!!
Non perdiamoci di vista, come sottolineava Nanni,
ciao, alla prossima!!

SI

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Non abbiamo vinto le elezioni politiche! Le premesse ci sono tutte, ma aspettiamo aprile per festeggiare. Lo so che coi tempi che corrono ci basta 'poco' a gioire, ma io voglio sconvolgermi a aprile, come se fosse Capodanno, ma un Capodanno che segni davvero una svolta netta.

Cilions ha detto...

Ciao, ricambio i complimenti, ti ringrazio per avermi linkato e per avermi suggerito di adottare un inutile blob:)
Anche io verrò a trovarti di tanto in tanto!

Anonimo ha detto...

Concordo con Ed! E' stata una bella giornata ma non si è ancora vinto nulla.

Undine ha detto...

Ringrazio chi è passato di qua per i complimenti.
Ragazzi, attenti o fate arrossire anche un'acida senza speranza come me!
Ed e Lovejoy, avete ragione: festeggiare ora, nonostante la grande prova di democrazia, è prematuro.
E porta male (aggiungo io).

Ora sto friggendo dalla curiosità per quattro motivi:

1)Come e con chi si presenterà alle politiche il mio partitino da 2% e poco più?
2) Nel centrodestra si parla di sottoporre il programma di governo al giudizio degli elettori di quello schieramento. Come andrà?
3)anche Prodi intende sottoporre il programma del centrosinistra al giudizio di noi "inesistenti". Come andrà?
4)Già che ci siamo... e il programma dov'è?

Roberto Iza Valdés ha detto...
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