L'omaggio floreale costituisce, da sempre, una delle strategie di primaria importanza per captare l'attenzione e l'interesse della fanciulla che fa battere il proprio cuore.
La tradizione del linguaggio dei fiori e il relativo uso (pur non arrivando alla logorrea del geniale John Everett Millais nella sua 'Ofelia') testimoniano la rilevanza assunta da quest'umile e profumato dono della natura.
Nell'epoca attuale, un'epoca tormentata sia socialmente che nell'ambito dei rapporti di coppia, l'omaggio floreale e' di rilievo ancor maggiore, in virtu' della scomparsa del sentimento trobadorico, di quell'amore puro ed elevato nutrito dal cavaliere per la donna cosiddetta 'angelicata' ('Stai zitta e buona, cosi ti amo di piu') e dall'estinzione della stessa, naturalmente.
Cosi gli uomini si trovano, oggigiorno, dinanzi a un bivio: mantenere vivo il sentimento secondo regole spesso lontane dalla propria naturale inclinazione o lasciarsi andare e godersi, dopo una discreta fatica, la conquista.
E' qui che l'omaggio floreale torna prepotentemente alla ribalta.
Relativamente poco costoso, romantico senza essere impegnativo, quasi unanimemente gradito dall'universo femminile, veicola un messaggio d'amore, tenerezza, passione o di resa ('Finiamola con 'sta storia del tenere viva la passione, i fiori costano comunque una certa cifra').
Un uomo mediamente sveglio SA che i fiori non si regalano in occasione di anniversari e altre ricorrenze, ma ' a random'. La donna mediamente sveglia SA, infatti, che la spontaneita' e la squisitezza del gesto valgono meno se il dono e' previsto dal calendario.
Correte percio' il rischio, miei cavalieri erranti, di veder precipitare in un abisso di mutismo e malumore la vostra amata.
Se timida accogliera' sorridendo il vostro presente, per poi rimuginare sulla regolarita' di certe attenzioni, regolarita' che non puo' certo rassicurarla.
Se di carattere aspro e/o in periodo premestruale, ebbene, enjoy yourself (cavoli vostri). Protestare la vostra innocenza d'intenti sara' improduttivo e aumentera' soltanto il livore della vostra donna angelicata. E l'associazione mentale stabilita tra un mazzo di fiori e una feroce disputa amorosa vi dissuadera' dal comprarne altri.
La maggior parte di noi predilige la varieta', e' quindi consigliabile una certa sperimentazione. L'importante e' garantire l'alternanza di fiori e colori. Alla lunga paga.
Se brontolera' perche' le avete donato dei lirium bianchi mentre la volta precedente aveva ricevuto da voi un garofano rosso, rabbonitela con un fumoso complimento simile a questo:
Amore, tutti i colori dei fiori mi fanno pensare a te. Perche' sei passionale, tenera, intelligente, simpatica e sempre, inalterabilmente, bella
(voce bassa, sorriso appena accennato, che la voce rifletta le pause delle virgole e dei punti fermi).
Si acquietera' in modo istantaneo.
La chicca: non ricorrete al solito fattorino del fiorista. Sbizzarritevi. Regalateglieli al termine di una serata trascorsa insieme, o fateglieli trovare per caso, magari con la complicita' di un'amica fidata o di un parente.
Sortira' maggior effetto.
Non c'e' essere umano femminile che possa resistere alla piccola, delicata e profumata testimonianza di un sentimento. La piu' acida delle ragazze si commuovera', borbottera' qualcosa d'insensato e ringraziera'. Poi scrivera' un ironico post sul suo blog per superare il misto di piacere e stupore provati. E ridera': del proprio animo irrimediabilmente romantico, della propria sensibilita'.
11 commenti:
Certo che è strano che nel XXI° secolo l'immagine del romanticismo sia quella del cavalierato del medioevo... ci hai fatto caso?
Bene bene, un pochino di romanticismo non guasta mai!
Perfetta analisi, non c'e' che dire; sembra cosi' normale a noi femminucce, ma se provo a mettermi nei panni di un mortale maschio mi chiedo:"Wow..Suona mooolto complesso e intricato..Tipico delle donne.."
;.D
Potremmo fare un sondaggio a riguardo: Fiori o Parole? (E li' la vedo ancora piu' dura in quanto a spremitura delle meningi..:-D
I prefer words, definitely:-)
Ciao Undine,
SI
@Diego: sì, strano, l'associazione d'idee mi è venuta senza accorgermene. Forse perché il sentimento che i trovatori nutrivano per queste dame inacessibili (con i dovuti distinguo) portava a raffinare la propria anima e a perfezionarla in un culto della bellezza e dell'armonia. Totalmente estraneo alla ricerca e soddisfazione della passione vigente.
@Ed: cosa significa quel numero sul tuo blog?
@Silvia: ti ringrazio! Tutti gli esperti psicologi, psichiatri,sessuologi and so on dicono che l'uomo non sa comunicare con le emozioni e che la donna comunica troppo. Discussioni di cui sono satura. Sono arrivata alla conclusione che l'amore, se veramente tale, vive di attenzioni spontaneamente elargite e non di tentativi di tenerlo vivo. Poi tra qualche anno potrò giungere a una nuova conclusione, chissà. ;) Fiori o parole, che dilemma. Poche, sentite parole, sì.
Ok,apriamo una rissa! ;)
Ma perchè devon sempre esser gli uomini a dover ingegnarsi con ste cose???
Per poi sentirsi dire, in altre occasioni:"Stasera mi faccio bella perchè usciamo".
Quindi se stai in casa col tuo "Cavaliere", non vale la pena di perder tempo...magari per una ceretta???
Mi sa che questa la pagherò cara.
In caso "l'anonimo lettore" sparisse, potrebbe esser stato soppresso fisicamente dopo questo affronto alla padrona di casa...
GIUNTO SU STO BLOG DA QUELLO DEL BENEAMATO CUGINO ZEUS NOTO QUESTO ARTICOLO CHE MERITA ASSOLUTAMENTE UN COMMENTO, quindi:
Secondo me le donne apprezzano sempre i regali e più sono costosi e più li apprezzano!!! Se volete un consiglio fate come me: li coltivate in giardino e poi glieli regalate!!! Infatti non vi costano nulla! Sono sempre disponibili da maggio ad ottobre!!! Sono più belli di quelli dei marocchini!!!
Unica nota dolente: se sono rose almeno togliete le spine!!!
CIAO
ROUGE
Ciao Undine, mi è piaciuto molto questo tuo post che ho inserito in uno dei miei blog - debitamente linkato al tuo - dove cerco di approfondire le istanze dell'animo maschile: http://achitallon.splinder.com/post/6201293
:-) Carla
Cara Undine, è vero che la riflessione sulla persistenza dello stereotipo "medievale" del romanticismo mi è stato suggerito dalle tue parole, però in realtà credo che tale stereotipo sia sempre e comunque presente nell'immaginario femminile collettivo (mi viene da pensare alle varie figure del principe azzurro, del cavaliere senza macchia e senza paura e via dicendo)... non è un po' strano il fatto che in questo campo non ci siamo evoluti affatto?
@Anonimo lettore: non vorrai dipingermi come un botolo peloso attento soltanto alla forma, vero? e che ne dici dei ragazzi che non vogliono lezioni di chitarra, pedaliere, spartiti per suonare e biglietti per il concerto di Goran Bregovic? Anche con voi non è facile! :) Cmq d'accordo con te. Entrambi debboni ingegnarsi!
@Rouge: chi ha un giardino e la possibilità di coltivare fiori farebbe bene ad approfittarne. Purtroppo chi non dispone di una serra deve cmq ricorrere al fioraio in inverno... se la sente, chiaro!
@Ghat: grazie per aver inserito il mio post sul tuo blog! Credo che passerò spesso dalle parti di Ghataka. Grazie ancora!
@Conte: tanti auguri alla Viscontessa anche da parte mia! Poi mi racconterai con'è andata questa giornata, d'accordo? In bocca al lupo!
@Diego: l'immaginario (maschile, femminile e collettivo) affonda le proprie radici soprattutto nella tradizione culturale e nella stessa produzione della cultura. Se non erro, questa è stata appannaggio del genere maschile per qualcosa come centinaia di secoli, perciò non mi meraviglia che si ricada in tali stereotipi. Una fanciulla che preferiva andare alla ventura per il mondo, anziché attendere il proprio cavaliere, non avrebbe fatto comodo a nessuno.
...effettivamente sarebbe stata bollata come "strega" e avrebbe fatto una brutta fine :-S
@Conte: anche se in ritardo, mille auguri alla Viscontessa!
@Undine:
Non intendevo dipingerLa come un botolo peloso, avevo fatto solo un esempio.
Non era riferito e Lei, signorina.
...ma se si sente chiamata in causa...
Però le complicazioni per i regali di compleanno o altre ricorrenze le abbiamo anche noi, o sbaglio?
Quando un ragazzo non vuole un dono in una particolare ricorrenza, forsè è solo perchè si ritiene già abbastanza fortunato notando le espressioni e gli sguardi dell'altra persona.
Se poi Lui non noterà più le espressioni di Lei o viceversa, non saranno certamente i fiori o qualsiasi altro regalo a risolvere la situazione.
Un regalo, di qualsiasi natura esso sia, non dovrebbe esser una cosa spontanea dettata dal nostro stato d'animo? O deve esser fatto per mantenerlo vivo nell'altra persona? Perchè se la seconda ipotesi è quella da seguire allora capisco perchè ho sempre sbagliato.
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